Concorezzo, esplode la mania del Flag football

Tutto è iniziato con una grigliata fra amici e una palla ovale. Poi, un po’ alla volta per un gruppo di ragazzi di Concorezzo è esplosa la passione per il Flag Football, la versione dolce del Football americano. All’inizio erano in quattro, adesso sono un ventina e ogni sabato si ritrovano al Parco di Monza o al parco Aldo Moro di Agrate Brianza a giocare. Organizzano fra di loro mini sfide casalinghe con l’obiettivo, un giorno, di fondare una piccola società e magari anche inscriversi al campionato nazionale. Le regole del Flag football sono simili a quelle del Football americano.

La differenza più evidente è l’assenza di contatto fisico: l’avversario non viene fermato con un placcaggio, ma prendendo una bandierina che porta in vita attaccata a una cintura. Si gioca cinque contro cinque con partite di 40 minuti divise in due tempi di 20 minuti ciascuno. Di tasca loro, si sono pagati i coni (in gergo si chiamano cinesini) per delimitare il campo e le divise. Si sono dati un nome: Bulldogs Concorezzo e grazie alla nonna di uno dei giocatori, si sono fatti cucire le cinture dove vengono attaccate le bandierine.

Passaggio obbligatorio per avere un po’ di visibilità è stata la realizzazione di una pagina Facebook, grazie alla quale sono entrati in contatto con un coach che allena gli Hammers di Desio che li sta aiutando a crescere. L’età dei giovani concorezzesi pazzi per il Flag va da un minimo di 17 a un massimo di 25 anni e vorrebbero creare due squadre, una senior e una under 17. “Ci stiamo mettendo tanta passione e impegno – spiega Lele Bramati, 22 anni, uno del gruppo storico -. Ci siamo rivolti anche alla Federazione per avere qualche buon consiglio su come comportarci e quale iter seguire”.

Sul territorio, vicino a Concorezzo, ci sono i Gators di Cassano D’Adda e le due squadre di Milano, i Rhinos e i Seaman, da anni ai vertici della classifica nazionale. Un’idea per testare il livello, potrebbe essere di provare a organizzare una partita amichevole con una di loro. Poi, il passo successivo potrebbe essere quello di provare a cercare un sponsor in grado di sostenere economicamente il salto di qualità dei nuovi Bulldogs di Concorezzo.