Il Movimento 5 Stelle ha presentato la lista. Sindoni: “Monza è ferma da 15 anni”

Ventotto candidati di cui dieci donne, oltre all’aspirante sindaco Danilo Sindoni. La lista del Movimento 5 Stelle per le elezioni comunali di Monza è pronta.
Ventotto candidati di cui dieci donne, oltre all’aspirante sindaco Danilo Sindoni. La lista del Movimento 5 Stelle per le elezioni comunali di Monza del prossimo 11 giugno è stata presentata ieri sera all’Urban Center alla presenza di due parlamentari e di un consigliere regionale.
Come da regole della forza politica fondata e guidata dal comico e blogger Beppe Grillo i candidati sono tutti iscritti al M5S e sono sia di Monza che di Comuni vicini. Riguardo all’inserimento in lista è stato deciso a livello locale di adottare l’ordine alfabetico con la sola eccezione della separazione di due con lo stesso cognome.
Ecco i nominativi dei candidati così come gli elettori li troveranno in lista: Elisabetta Amato, Massimo Antinolfi, Franco Amato, Gianluca Luigi Bernardo, Gaspare Buffa, Aurelio Camporeale, Rossella Sonia Ceccattini, Paolo Colombo, Elena Cozzi, Luz Marta De Poli, Michele Stefano Del Carlo, Rachele Della Porta, Sandro Di Tavi, Enrica Giuseppina Ferrari, Giovanni Flore, Caterina La Malfa, Rosario Marfella, Rita Mondello, Cruciano (detto Nuccio) Nasca, Luca Orazi, Paolo Piazza, Luisella Pons, Giancarlo Porelli, Alessio Raja, Roberto Scarian, Diana Emanuela Soregaroli, Paolo Strazzeri, Andrea Togno. Da oggi ai gazebo allestiti in centro città è iniziata la raccolta delle firme, che dovranno essere tra le 350 e le 700, necessarie per la presentazione della lista alle amministrative.
Se il senatoreBruno Martonnon è intervenuto, al contrario il deputato concittadino (di Desio) Davide Tripiedi è stato un bulldozer nei confronti in particolare di chi governa attualmente Regione e Comune: “S’inventano ogni schifezza pur di rapinarci i soldi. L’autostrada Pedemontana Lombarda (Cassano Magnago-Osio Sotto, ndr) ci costa già 5 miliardi di euro. Ebbene, adesso vogliono, per risparmiare, prendere la terra di scavo contaminata dalla diossina e depositarla in montagnette di fianco all’autostrada creando, appunto, le ‘pedemontagne’. A Desio hanno previsto di realizzare quella più alta. Noi siamo per fermare la Pedemontana lì dove è arrivata finora (a Lentate sul Seveso, ndr) e dirottare le risorse a sostegno della piccola e media impresa. Al candidato Sindoni dico (in polemica con l’attuale primo cittadino Roberto Scanagatti del centrosinistra, ndr) che il sindaco di Monza ha la possibilità di scegliere se costruire un inceneritore o un parco per i bambini, se ospitare grandi eventi nel parco, dove non sarebbe consentito, o piuttosto rivalutare lo stadio che è sottoutilizzato…”.
Il consigliere regionale Gianmarco Corbetta, di Bovisio Masciago, ha parlato del problema dei dializzati del Seregnese e del Caratese che, “in seguito alla creazione di due aziende socio-sanitarie territoriali in provincia, quella di Monza e quella di Vimercate, sono costretti a far riferimento all’ospedale di Vimercate anziché al più vicino di Desio come fatto finora. Facendo incontrare direttamente i dializzati con l’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, sono riuscito a organizzare un tavolo di lavoro. Se i diretti interessati non fossero venuti in Consiglio regionale, l’assessore avrebbe risposto che non c’è problema, che va tutto bene… Riguardo a Sindoni, ricordo che in questa sala al V2-Day del 2008 c’eravamo solo io e Danilo. È stato uno dei primi in Brianza a combattere le battaglie di Beppe Grillo”.
Il capogruppo consiliare Nicola Fuggetta e il consigliere comunale Gianmarco Novi, che non si ripresenteranno alle prossime elezioni, hanno fatto un bilancio dei loro 5 anni di lavoro come portavoce del movimento. “In Consiglio – ha dichiarato Novi – ho imparato tantissime cose. A Danilo consiglio, una volta che sarà eletto, di non dimenticarsi della base. E di continuare col suo spirito di innovatore. Vogliamo che i monzesi vadano in giro sorridenti. Non bisogna cercare di risolvere i vecchi problemi con vecchie soluzioni, ma guardare a nuove soluzioni”. “In questi 5 anni la mia vita è cambiata in meglio – gli ha fatto eco Fuggetta – Abbiamo fatto bene a seguire i consigli di Beppe Grillo, che ci aveva detto di parlare di acqua pubblica e rifiuti. Beh, ci abbiamo preso. Lo scontro con l’Amministrazione Scanagatti sulla gestione dei rifiuti non l’abbiamo vinto, ma ci stiamo riuscendo. L’attuale maggioranza sta infatti portando avanti il nostro programma di 5 anni fa… Quelli al governo della città hanno fatto cavolate, come quella di non interrompere la validità del contratto con la società concessionaria. E così l’appalto è stato commissariato. E noi cittadini ne paghiamo le conseguenze. Inoltre non sono in grado di farsi valere con Brianzacque (la società che gestisce gli acquedotti della provincia, ndr) perché lì non funziona nulla. Sul candidato sindaco, Danilo è sempre stato presente in questi anni e ha visto sia cosa abbiamo fatto bene che gli errori che abbiamo commesso. Ai cittadini dobbiamo parlare di idee e proposte e non di regole e persone”.
Il finale della serata è stato tutto per Sindoni, 60 anni il prossimo 5 maggio, che prima ha raccontato un po’ di sé e poi ha anticipato alcuni punti del programma di M5S per Monza: “Sono una persona che ha fatto tante cose cambiando tanti lavori. Sono stato prima alla radio, anche come produttore di programmi, poi alla televisione come aiuto regista. Dopo duemila puntate di quiz a premi ho detto: basta. Ho dunque aperto con dei soci una piccola catena di negozi, le videoteche Première. Poi con un socio sono passato all’e-commerce, fondando DVD.it. Qualche anno fa volevo lasciare questo Paese perché avevo già capito come si sarebbe finiti male. Poi mia mamma si è ammalata di Alzheimer e sono rimasto qui. Cosa penso di Beppe Grillo? Noi dobbiamo ringraziare chi lo allontanò dalla Rai perché se siamo qui è perché c’è stato questo episodio: dalla Tv lui passò infatti a fare spettacoli, poi al blog e sappiamo cosa è successo negli ultimi anni… Se Beppe ha messo in gioco la sua tranquillità, i suoi soldi, è perché ci crede veramente nel progetto del movimento. Cosa farò se diventerò sindaco? Innanzitutto ridarò entusiasmo ai lavoratori del Comune, farò riscoprire loro la meritocrazia, che in base alla mia esperienza fa miracoli. Da Monza si avvierà il nuovo rinascimento italiano. Sarà una città pilota. Il mio sogno per Monza è farne un luogo dove sia bello vivere. La città è ferma da 15 anni. E non c’è amore in quello che fa l’Amministrazione. Del resto l’estetica ha a che fare con l’etica. Il Comune deve diventare un solutore di problemi dei cittadini. Io sono del segno zodiacale del Toro e sono convinto: noi cambieremo Monza. Non solo noi portavoce del gruppo dell’assemblea del M5S locale, ma tutti gli attivisti. Il 21 o 22 aprile presenteremo il programma, ma un paio di anticipazioni si possono dare. La prima è che il lavaggio delle strade non sarà più fatto come adesso, costringendo i veicoli a non sostare ai lati, perché è un modo di fare cassa alle spalle dei cittadini. Adotteremo altre soluzioni come ad esempio quella del lavaggio con getti d’acqua nebulizzata sull’asfalto. L’altra riguarda l’economia nella nostra città, che non è più un’isola felice. Mentre una volta Monza era una ricca città industriale. Il fatto è che se si butta un seme in un campo arido non cresce nulla, ma se si creano le condizioni adatte qualcosa cresce. Per questo intendiamo attuare le zone ‘tax free’, cioè aree dove chi ha un’idea imprenditoriale potrà attuarla senza pagare alcuna tassa comunale. Comunque il programma è un ‘work in progress’, per cui se i cittadini hanno delle idee da proporci possono comunicarcele ai gazebo che allestiremo da domani fino a giugno. Perché sono ottimista? Perché i due principali competitori hanno messo in campo due nomi abbastanza conosciuti. L’effetto novità è pari a zero: i monzesi li hanno già messi alla prova e abbiamo visto con quali risultati…”.