Meroni si candida, Lissone sarà il Trentino della Brianza

7 aprile 2017 | 15:33
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Meroni si candida, Lissone sarà il Trentino della Brianza

Lissone al voto. Ecco Fabio Meroni il candidato del Centrodestra. L’uomo forte della Lega Nord vuole tornare a fare il sindaco.

Prosegue il nostro viaggio per conoscere i candidati alla poltrona di Sindaco del Comune di Lissone, questa volta abbiamo intervistato Fabio Meroni, esponente della Lega che dopo aver già governato per ben 8 anni ha deciso di tornare a proporsi per guidare la città di Lissone: “Per il centrodestra sarò io il candidato per Lissone, abbiamo avuto il via libera e l’appoggio anche da Fratelli d’Italia, Forza Italia e la lista civica Lissone oggi di Ruggero Sala. Abbiamo fatto la conferenza stampa di presentazione proprio il 7 aprile perché il 7 aprile del 1167 ci fù il giuramento di Pontida dove le varie leghe lombarde si unirò per combattere l’invasione di Barbarossa. A Lissone non vi è stato il Barbarossa, ma un assessore di nome Beretta che ci ha lasciato un bel po’ di macerie e dunque vogliamo riprendere l’amministrazione di questo comune per riportare la seconda città della Brianza nel posto che si merita. In questi anni è stata governata male, nonostante noi avessimo lasciato una buona strada da continuare con tanti progetti come la piscina coperta o l’area feste, ma purtroppo è stato tutto abbandonato come abbandonate sono state anche tutte le strutture da noi create come la biblioteca che ora ha un piano chiuso o il museo che non ospita più mostre di un certo livello. Tutte le cose che la Lega e il centrodestra hanno fatto in 18 anni e a noi non ci sta bene, noi abbiamo tanti progetti da continuare a cui dare inizio per fare felici i cittadini di Lissone. La città è cresciuta, abbiamo molti nuovi cittadini perché la città è bella, ma non basta, bisogna riempirla di servizi come avevamo iniziato a fare nel 1994. Opere ne abbiamo fatte moltissime, oggi bisogna risollevare anche l’umore dei cittadini,perché ci sembrano un po’ assopiti”.
fabio meroni lissone
Un Meroni davvero agguerrito ha deciso dunque di accettare e guidare la coalizione di destra formata dalla Lega, da Forza Italia, Fratelli d’Italia e La lista civica Lissone oggi.

Il programma studiato e condiviso dalla varie parti politiche è basato su punti ritenuti fondamentali dal candidato:  “I punti principali del nostro programma sono numerosi a partire dai commercianti e la ZTL, non riesco a capire il perché dell’ampliamento a tutta la settimana, quando invece solo i weekend come avevamo fatto noi era perfetta e questo lo dicono anche i commercianti. Poi si è parlato tanto del San Luigi, progetti e molte altre cose, dimenticandosi che però le strutture sono della Curia. Noi ci metteremo ad un tavolo con loro per trovare la soluzione migliore per la città e le esigenze dei cittadini. Il controfirme poi sarà importantissimo, perché non possiamo avere all’entrata della città il sinonimo di lavoro Lissonense completamente abbandonato, noi dobbiamo trovare una soluzione ai soci ma sopratutto a un simbolo della città. L’arredo urbano, senza dimenticare che il comune ha buttato via 40mila euro per delle poltrone, cercheremo di valorizzare la città con percorsi pedonali protetti, dando slancio alle attività di vicinato senza dimenticare che l’arredo urbano non sono solo poltrone ma anche viabilità, marciapiedi e barriere architettoniche. Poi il tempo libero è fondamentale, la piscina coperta e l’area feste saranno finalmente portate a termine mentre per il Maggiolino, vogliamo sentire i giovani per creare uno spazio a loro dedicato. La sicurezza sarà rivista a partire dai furti e scippi, con un riutilizzo dei vigili non solo per fare multe ma per controllare i cittadini da situazioni pericolose. Sull’immigrazione maggior controllo ed essere più ferrei nel sanare certe situazioni. Infine la cultura sarà rimessa al centro dei pensieri dell’amministrazione, come ai tempi in cui governavamo”.

In chiusura Meroni ha voluto poi ringraziare tutti i conisiglieri comunali del centrodestra che hanno comunque portato avanti e difeso le loro idee in quei 5 anni e lanciando una provocazione, quella di voler trasformare Lissone nel Trentino della Lombardia.