Monza, pressione fiscale: il Comune perde la maglia nera

Pubblicata la nuova indagine di Assolombarda. Monza passa dal 6° al 13° posto. Bonomi: “Abbiamo una sfida da vincere: rendere il nostro territorio sempre più attrattivo”
E’ l’unica classifica dove perdere posizioni fa piacere. Assolombarda Milano, Monza e Lodi ha pubblicato la quinta edizione del monitoraggio sulla pressione fiscale su base locale. Milano è al primo posto per carico fiscale complessivo sulle imprese, seguito da Sesto San Giovanni, Paullo, Rozzano e Bollate. Mentre Monza passa dal 6° al 19° posto, perdendo quella maglia nera che tante polemiche erano costate lo scorso anno. Nel 2016 la pressione fiscale locale rimane comunque sui livelli, già elevati, dell’anno precedente e non diminuisce né per i capannoni e né per gli uffici.
L’indagine analizza la pressione fiscale esercitata dai comuni mettendo, inoltre, a confronto per gli anni 2012-2016 i valori delle imposte gravanti sugli immobili di impresa (Imu, Tasi, Tari, gli oneri di urbanizzazione) e l’addizionale Irpef. “Abbiamo una sfida da vincere – ha dichiarato Carlo Bonomi, vice presidente di Assolombarda -: rendere il nostro territorio sempre più attrattivo. Milano ha i numeri per competere su scala globale, lo dimostrano le diverse partite che la vedono candidata a ospitare la comunità finanziaria in uscita da Londra e l’Agenzia Europea del Farmaco. Ora occorre un lavoro di squadra per farle fare un ulteriore salto di qualità”. Uno sforzo. ha aggiunto Bonomi, che deve interessare tutte le amministrazioni locali. La situazione migliora allontanandosi da Milano e dagli altri centri principali: non sorprende quindi che tra i comuni più virtuosi ci siano Castelnuovo Bocca d’Adda, Cornovecchio, Cavacurta, Orio Litta e Montanaso Lombardo.
“L’iniziativa fornisce un quadro dell’impatto della fiscalità locale sulle attività produttive – ha proseguito Carlo Bonomi -, un importante strumento che mettiamo a disposizione delle Amministrazioni comunali, utile a orientare le loro scelte su una materia decisiva per la vita delle aziende e per l’attrattività del territorio”.