Muggiò, partita la riqualificazione a Palazzo Isimbardi

7 aprile 2017 | 09:35
Share0
Muggiò, partita la riqualificazione a Palazzo Isimbardi

I lavori si concentreranno sulla riqualificazione della storica corte d’accesso alla dimora settecentesca, che diventerà uno spazio per eventi e iniziative

Palazzo Isimbardi Gasparoli ritorna al suo antico splendore. Sono infatti partiti i lavori di riqualificazione della corte che fa da ingresso alla storica villa signorile di Muggiò. L’obiettivo delle operazioni sarà quello di riportare all’originaria bellezza la piazza della dimora settecentesca, ripristinando il suo ruolo di accesso scenico principale e restaurando l’antica trottatoia che accompagnava gli ospiti verso l’elegante triportico d’entrata. Il tutto adattando la piazzetta alle normative di accessibilità per le persone diversamente abili e facendo in modo che il piazzale diventi un nuovo e bellissimo spazio fruibile a tutti.

Il progetto, autorizzato dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio, vedrà la compartecipazione ai lavori dell’Amministrazione e della Società Mariani s.r.l., proprietaria quest’ultima di un’area del Palazzo. Per quanto riguarda la parte di proprietà comunale, sede di alcuni uffici dell’ente, i lavori si concentreranno anche sulla messa in sicurezza dell’accesso a questi ultimi e avranno un costo di circa 50mila euro.

La riqualificazione della corte di Palazzo Isimbardi Gasparoli sarà suddivisa in più fasi operative che vedranno la realizzazione di nuovi camminamenti laterali lungo il perimetro della villa , il riposizionamento delle lastre in pietra della trottatoia, il rintonacamento del muretto perimetrale e, infine, la pulitura e la tinteggiatura dell’andito centrale della villa.

Soddisfatta l’assessore al Patrimonio e vice sindaco di Muggiò, Elisabetta Radaelli: “L’obiettivo dell’Amministrazione è quello di riconsegnare ai cittadini muggioresi un bellissimo e importante spazio legato alla storia di Muggiò. Una bella piazza, una corte storica come quella di Palazzo Isimbardi sono aree in cui i cittadini possono avere l’opportunità di sentirsi parte di una comunità. Ed è proprio per questo che faremo in modo che la corte sia a disposizione per eventi e iniziative, per renderla il più possibile fruibile alla cittadinanza”.

La chiusura del cantiere e la consegna dei lavori alla città è prevista per il 30 di aprile, ma l’assessore Radaelli sulle scadenze è cauta: “In lavori delicati come questi, l’intoppo è sempre dietro l’angolo. Per esempio, le operazioni hanno già subito un imprevisto : gli scavi hanno riportato alla luce una grande cisterna di benzina probabilmente appartenuta a un benzinaio degli anni sessanta. Ora dunque si dovrà procedere alla rimozione. Ovviamente cercheremo di rispettare le scadenze, senza però dimenticare la cura con cui va maneggiato il patrimonio storico. Come visto gli ostacoli possono presentarsi in ogni momento”.