Stop allo sciopero, ma continua il braccio di ferro tra K-Flex e sindacati

Le procedure di licenziamento per 187 lavoratori si concluderanno il 26 di questo mese. L’azienda propone degli incentivi economici. I sindcati la licenziano per condotta antisindacale.
Le due forze che si scontrano sono ormai da mesi le stesse: l’azienda, K-Flex, e sindacati. La multinazionale roncellese ha dichiarato di voler proseguire con la trattativa e giungere ad un accordo con le parti sociali. I sindacati sono però scontenti: a parer loro le buonuscite proposte sono del tutto insoddisfacenti. Intanto, il 26 aprile è alle porte: in quel giorno scadrà la procedura di licenziamento.
Da una parte, l’azienda che vuole continuare con le trattative. Dall’altra i sindacati che non accettano mezze misure. Stamattina hanno annunciato in un comunicato stampa che da domani, 13 aprile, sospenderanno lo sciopero e riprenderanno l’attività lavorativa coi turni di lavoro che avevano prima del 24 febbraio. Si legge inoltre che le associazioni sindacali “denunceranno K-Flex di condotta antisindacale”. I sindacati si riferirebbero al fatto che in un accordo del dicembre 2016 era stato garantito il posto di lavoro fino a marzo 2018. I licenziamenti saranno invece effettivi tra pochi giorni, il 26 aprile. “Ci rivolgiamo alle autorità competenti per chiedere l’annullamento della procedura di licenziamento collettivo“, continua il comunicato.
Oggi siamo al 79esimo giorno di presidio permanente, iniziato il 24 febbraio. I 187 licenziamenti sono ormai una certezza. Meno certa l’entità delle agevolazioni e degli incentivi che accompagneranno la trattativa.
Situazione dunque sempre più tesa, nonostante nei vari incontri si sia cercato il dialogo. L’ultimo è quello che si è svolto il 7 aprile presso L’ARIFL (Agenzia Regionale per l’Istruzione, la Formazione e il Lavoro). In quest’occasione l’azienda, rappresentata da Marta Spinelli, ha proposto un’adeguata prima offerta economica. I sindacati continuano però a sperare e a chiedere che si possa mantenere un sito produttivo a Roncello. “La K-Flex continua a chiudere su ogni prospettiva di futuro. Non possiamo quindi essere soddisfatti di ciò che ci propongono”, dichiara Matteo Moretti di Filctem cgil.
Il 20 aprile si cercherà un ulteriore dialogo tra le parti in causa, in occasione di un secondo incontro presso l’ARIFL. In un comunicato stampa che giunge dalla multinazionale si legge: “K-FLEX confida in una positiva prosecuzione del cammino di confronto e auspica che, nei pochi giorni utili ancora disponibili in vista dell’incontro fissato per il 20, le Rappresentanze Sindacali valutino responsabilmente la proposta dell’azienda”
Ma i sindacati non accennano a cambiare idea, e confermano la loro delusione di fronte alle proposte di incentivi da parte dell’azienda. In attesa di ulteriori sviluppi, la tensione rimane altissima