“Squadristi” il sindaco Scanagatti contro casa Pound (e i cittadini di via Asiago) #video

11 aprile 2017 | 15:53
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“Squadristi” il sindaco Scanagatti contro casa Pound (e i cittadini di via Asiago) #video

“Fascisti!” Il sindaco Scanagatti reagisce all’interruzione del Consiglio. Ma i residenti di via Asiago sono esasperati dai profughi.

“Una provocazione fascista, una vera e propria incursione squadrista”. Così il sindaco di Monza, Roberto Scanagatti, ha stigmatizzato ciò che è accaduto ieri durante il  Consiglio comunale cittadino. Una manifestazione durante l’assise cittadina di quelle che non si vedevano da tempo. A smuovere gli animi la questione “migrandi in via Asiago“. A manifestare esponenti di Casapound e un folto gruppo di residenti del condominio. 

Srotolando uno striscione contro quello che loro chiamano il “business dei migranti”. Nel palazzo di via Asiago da mesi ormai gli appartamenti invenduti sono stati dati come alloggi per i migranti. Adesso ve ne sono circa cento e la convivenza con i 30 residenti non è delle più facili.  Esasperati hanno hanno scritto al sindaco e alla giunta affinchè prendessero posizione. Ieri a gran voce di nuovo l’esortazione a rispondere alle decine di e-mail inviate, che auspicano una soluzione. La situazione per loro è ormai insostenibile. 

L’interruzione della seduta è proseguita per più di mezz’ora con slogan e insulti indirizzati alla giunta, al sindaco e all’intero Consiglio, reo di no aver fatto nulla per aiutarli. In realtà il Pd, che a Monza governa, una proposta l’aveva fatta. Destinatario regione Lombardia alla quale si chiedeva di trasferire i profughi nell’Ex San Gerardo [leggi qui]. La risposta, tra l’altro prevedibilissima, non è tardata ad arrivare ed è stata picche. [leggi perchè]

Tornando a ieri sera, la seduta del Consiglio comunale è stata sospesa dopo la votazione dell’oggetto, che assegna la cittadinanza onoraria al giudice Di Matteo. “Una ventina di aderenti a Casapound ha interrotto i lavori tra urla e schiamazzi e insultato l’aula, la giunta e il sindaco di Monza vagheggiando per più di mezz’ora accuse strampalate e fuori fuoco sulla gestione dei migranti. Ringrazio tutti per la compostezza dimostrata nonostante il chiaro tentativo di provocazione: i lavori sono infatti proseguiti, perché le istituzioni democratiche sono più forti dei neofascismi” ha dichiarato  Scanagatti, ma la questione non si è chiusa qui. Non sono mancate le reazioni politiche.

Un fallimento politico“: queste le dure parole espressa da Paolo Piffer, capogruppo di PrimaVera Monza e oggi candidato sindaco. “Quello che è successo ieri in aula è la dimostrazione plastica del fallimento della politica, di come oggi i partiti siano totalmente incapaci di ascoltare i cittadini e lavorare insieme per provare a risolvere i problemi. Le istituzioni vengono percepite sempre più lontane e la  politica continua a tagliare inutili nastri e a raccontarci che tutto va bene. L’11 giugno sarà un banco di prova, nella speranza che le situazioni non degenerino prima”.

Duro anche il commento di Federico Arena, segretario a Monza del Carroccio: “Condannare? Se c’è da condannare un gesto è quello della giunta Scanagatti che che se ne è sempre fregata dell’invasione degli immigrati che i cittadini di via Asiago stanno subendo da un anno e mezzo. Non si stupisca che oggi interrompano il consiglio.”