Amici dell’autodromo, che festa alla Camilla per i primi 40 anni!

8 maggio 2017 | 12:44
Share0
Amici dell’autodromo, che festa alla Camilla per i primi 40 anni!

L’associazione Amici dell’autodromo e del parco ha festeggiato i suoi primi 40 anni nello stesso giorno in cui è stato scelto il nuovo presidente di Sias, società che gestisce il circuito.

L’associazione Amici dell’autodromo e del parco ha festeggiato i suoi primi 40 anni nello stesso giorno in cui è stato scelto il nuovo presidente di Sias, la società che gestisce il più prestigioso circuito del mondo.

amici-autodromo-mazzo-mbSi tratta di Giuseppe Redaelli, 67 anni, presidente dell’Automobile Club Varese e del Comitato degli Automobile Club provinciali della Lombardia. Però, a fare gli onori di casa, all’Agriturismo La Camilla, è stato naturalmente il presidente dell’associazione Pietro Mazzo, 87 anni portati alla grande (e non poteva essere altrimenti per il coordinatore storico degli sportivi monzesi). “Siamo nati nel 1977 – ha ricordato – per difendere il nostro autodromo. Se dovevamo difenderci significa che c’era qualcuno che ci voleva aggredire, perché considerava la pista un corpo estraneo al parco. Qualcuno che voleva rimuoverla per evitare i rischi di danni all’ambiente. Un’idea folle, insomma. Un gruppo di amici volle porre un freno a questi attacchi alla nostra pista. Venne così fondata l’associazione Amici dell’autodromo, denominazione cui si aggiunsero le parole ‘e del parco’ 10 anni dopo. Ci furono lotte a tutti i livelli, anche in tribunale. Da allora abbiamo combattuto molte battaglie e le abbiamo vinte. Ringrazio gli amministratori pubblici che sono stati al nostro fianco, l’Automobile Club, l’Automobile Club Milano, la Sias e i soci degli Amici dell’autodromo e del parco che per tanti anni ci hanno sostenuto. Ho la grande speranza, ma è anche una certezza, che il rombo dei motori delle nostre Ferrari continuerà a essere musica per le nostre orecchie”.

amici-autodromo-radaelli-mbPrima di Mazzo il presidente dell’associazione era Enrico Radaelli, ora delegato provinciale del Comitato olimpico nazionale italiano e consigliere di Sias. “La nostra associazione – ha ricordato – ha sempre avuto tanti amici. Abbiamo cercato sempre di guardare avanti senza piangerci addosso. La nostra avventura partì da una telefonata nel gennaio 1977. Roberto Summer fu il primo presidente. In pochi mesi i soci divennero 6500. Ai tempi la tessera associativa costava mille lire, ma la tessera numero 1 fu donata a Marcello Sabbatini, allora direttore della rivista Autosprint. Ricordo che sempre nel 1977 una sera si avvicinò a noi un giovane pilota chiedendo di associarsi: era Michele Alboreto. Ricordo anche un aneddoto dell’anno della fondazione, che riguarda Bernie Ecclestone, già ‘padrone’ della Formula 1. Noi facemmo stampare, e affiggemmo in autodromo, un manifesto contro di lui perché voleva portare il Gran premio d’Italia a Imola. Gianni Restelli, che era il direttore di pista, ci inseguì per farceli togliere perché aveva paura della sua reazione… Ci sarebbero tante cose da raccontare di questi 40 anni di vita dell’associazione. Ad esempio, che dal 1981 abbiamo un giornalino che si chiama Monzasprint. E che facevamo paura a politici ed ecologisti perché eravamo tanti. Grazie alle nostre battaglie e al nostro lavoro di sensibilizzazione l’autodromo di Monza continua a vivere e siamo certi che continuerà a vivere nelle migliori condizioni. Per costruire il futuro non bisogna distruggere il passato”.

festa-torta-amici-autodromo-mbAlla serata era naturalmente presente anche Ivan Capelli, ex pilota di Formula 1 e ora presidente di Ac Milano e vicepresidente di Aci: “40 anni sono un traguardo importante – ha sottolineato – In quegli anni mio padre lavorava come cameraman e io, che ero un ragazzino, entravo in pista a Monza con lui coi pantaloncini corti. Ho trascorso tanti anni sui circuiti, prima da pilota e poi da commentatore televisivo, ho visto nascere e sparire Gran premi, ma Monza rimane un punto saldo del calendario. Da 3 anni a questa parte sono pure organizzatore delle attività dell’autodromo: vi posso confermare che Monza è Monza, è differente da tutte le altre piste. Proprio ieri Chase Carey, nuovo presidente della Formula 1, è venuto a Milano e a Monza: sembrava un bambino che entrava nel parco giochi più bello del mondo. Tra l’altro c’erano delle Ferrari che correvano e lui a un certo punto ha chiesto: ‘Ma non si può farci un giro?’”.

festa-amici-autodromo-radaelli-summer-monguzzi-mbMolta attenzione è stata posta all’intervento di presentazione di Redaelli. “Oggi l’assemblea di Sias mi ha affidato l’onore della presidenza della società, che resta fortemente radicata alla proprietà in quanto sono anche presidente del comitato regionale della federazione. È stato un voto di stima di cui mi sento fortemente onorato. Non ho mai ricoperto un incarico così sentito. Mi è stato chiesto cosa ci faccia un varesino a Monza: io sono amante della mia terra, ma sono amante dell’automobilismo. Poi ho sangue brianzolo: mio nonno era di Barzanò e mia nonna di Seregno. Mi è stato chiesto come mi muoverò: per abitudine credo molto nel lavoro di squadra; alle riunioni non mi siedo mai sulla sedia del presidente. Sono un imprenditore, che ha avuto degli alti e poi dei bassi. Sto uscendo da un concordato in bianco: una cosa che mi ha insegnato che anche nei momenti di difficoltà bisogna credere nei propri obiettivi e nel fare sacrifici”.

La serata, alla quale hanno partecipato 4 ex sindaci e 2 candidati a sindaco alle prossime elezioni comunali, è stata anche l’occasione per premiare tre dei fondatori dell’associazione: gli ex presidenti Summer (attuale vicepresidente) e Radaelli e il vicepresidente vicario Luigi Monguzzi.

.