Anche il Gruppo Sapio in udienza dal Papa: accessi i riflettori sul morbo di Huntington

18 maggio 2017 | 17:12
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Anche il Gruppo Sapio in udienza dal Papa: accessi i riflettori sul morbo di Huntington

Una giornata dal grande valore storico. il papa per la prima volta ha tenuto un’udienza per parlare del problema del morbo di Huntington.

La malattia di Huntington, o còrea di Huntington, è una malattia genetica neurodegenerativa che colpisce una persona ogni centomila. Ha conseguenze simili a quelle del Parkinson e dell’Alzheimer ed ad oggi non c’è ancora nessuna cura.

Per la prima volta il Santo Padre ha deciso di parlarne in un’udienza affinchè i riflettori mondiali si accendano sua questa malattia. Durante l’incontro papa Francesco ha abbracciato proprio una giovane malata. Un gesto di speranza fatto di fronte all’intera comunità scientifica, che sta lavorando per cercare una soluzione.

papa udienza roma - alberto dossi 01

Tra gli invitati i vertici della Sapio, il presidente Alberto Dossi, e di Biorep, controllata del gruppo monzese, il cui presidente è Maurizio Colombo. Proprio Biorep è la società che tra Monza e Milano dal 2003 si occupa di conservare milioni di campioni rendendoli disponibili  per la ricerca. In particolare negli anni BioRep si è specializzata nella raccolta, nel trasporto, nel processamento, nella crioconservazione e nella distribuzione di materiale biologico di alta qualità: servizi che, grazie alle più avanzate tecnologie di sequenziamento attraverso tecniche di Next Generation Sequencing (NGS), forniscono un supporto fondamentale alla ricerca nell’ambito della genetica dell’oncologia e delle malattie rare.

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“Dal 2005 abbiamo avuto incarico dalla CHDI Foundation di New York di crioconservare (conservare a temperature di molto sotto lo zero, ndr) milioni di campioni che provengono da 14mila malati – spiega il dottor Dossi che aggiunge – Siamo stati in grado in questo modo di rendere omogenea e standard le metodiche per il campionamento del materiale e lo stoccaggio di campioni biologici: un supporto fondamentale per ridurre la variabilità dei risultati delle analisi effettuate sui campioni prelevati, garantendone la riproducibilità e la attendibilità scientifica. Così scienziati di parti diverse dell’Europa e del Mondo possono confrontare i loro risultati.” Un ulteriore passo in avanti verso la sconfitta di questa malattia che colpisce in tutto il mondo, ma che nei Paesi più poveri, Africa e Sud America, ha anche tragiche conseguenze sociali. I malati spesso sono isolati per i loro comportamenti e a volte si suicidano non sopportando più l’emarginazione. Il morbo, infatti, colpisce la coordinazione muscolare e porta ad un declino cognitivo e a problemi psichiatrici.

Gli investimenti fatti dalla Sapio di Monza stanno accelerando molto la ricerca. La raccolta dei campioni e la loro conservazione è per gli scienziati fondamentale. L’obiettivo è di è arrivare ad una cura nel giro di cinque anni.

«Fino ad oggi sono stati forniti decine di migliaia di kit di raccolta di campioni biologici provenienti da 165 punti di prelievo provenienti da oltre 50 paesi nel mondo e sono stati arruolati oltre 14.000 pazienti HD. Ogni campione raccolto da BioRep è stato processato, analizzato, crioconservato grazie a tecnologie all’avanguardia e personale dedicato adeguatamente formato. I campioni vengono messi a disposizione dei ricercatori per lo sviluppo di studi e sperimentazioni cliniche, volti a individuare una cura e una terapia contro questa grave malattia genetica nel più breve tempo possibile», ha concluso Maurizio Colombo.