Daverio: “L’Europa è la penisola occidentale dell’Asia fondata sul vino”

15 maggio 2017 | 09:34
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Daverio: “L’Europa è la penisola occidentale dell’Asia fondata sul vino”

In occasione della serata, il noto critico d’arte ha anche scoccato una freccia in favore dell’Europa, dell’Italia e, come sempre, della Villa Borromeo. #foto #video

“Creatività vuol dire entrare nelle cose e farle funzionare” queste le parole che Philippe Daverio ha dedicato al pubblico del Teatro Nuovo di Arcore lo scorso venerdì 12 maggio. L’evento, nell’ambito della terza edizione del Festival della Letteratura , è stato presentato e moderato dal direttore artistico Alberto Moioli.  In occasione della serata, il noto critico d’arte ha anche scoccato una freccia in favore dell’Europa, dell’Italia e, come sempre, della Villa Borromeo. 

Pienone in platea, risate, applausi e qualche battuta sono stati gli ingredienti che hanno accompagnato la serata con Daverio. Ad allietare l’atmosfera lo Spirabilia Quintet insieme all’emozionante performance artistica della giovanissima artista arcorese Valeria Croce. Anche il palco, per l’occasione, era allestito a festa grazie agli arredi forniti da CM Interni e al main sponsor Ascm Agam.

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Un weekend centrale del Festival, quello che ha avuto come ospite il critico.  “Continuiamo a respirare cultura; oggi lo facciamo con un ospite speciale”, ha introdotto il primo cittadino Rosalba Colombo. “Il Festival della Letteratura è come uno scrigno. Uno scrigno ricco di emozioni che raccolgono la bellezza della cultura”, ha continuato l’assessore alla cultura Paola Palma.

Sono europeista. L’Europa, per me, è quella penisola occidentale dell’Asia fondata sul vino. Sì, sul vino. Perché se ci pensate bene è l’unica parola che viene tradotta allo stesso modo in tutte lingue. Gli italiani sono potenziali insegnanti, potremmo far vedere al mondo come vivere. L’Italia è molto legata all’estetica. Ottimo il restauro della Villa Borromeo portato avanti dall’amministrazione di Arcore“, ha raccontato Daverio. Un monologo di circa due ore che ha saputo intrattenere ed emozionare il pubblico, tenendo sempre a mente l’argomento “Villa Borromeo”, di cui ormai il critico si sente un po’ padrino, come ha confermato il sindaco Colombo.

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Spunti di riflessione, domande e un’atmosfera ricca di cultura ma, allo stesso tempo, leggera e distesa, questo il clima che si respirava al Teatro Nuovo.