Doppia promozione nel calcio, in mille sfilano in corteo per il centro

Un migliaio di tifosi hanno percorso in corteo il tratto di strada che separa l’Arengario dallo stadio Sada
La spedizione dei mille: potrebbe essere definito così il corteo biancorosso che nel tardo pomeriggio di lunedì ha percorso il tratto di strada che separa l’Arengario dallo stadio Gino Alfonso Sada per festeggiare la doppia promozione delle squadre di calcio del Monza e della Fiammamonza.
Una manifestazione che ha sorpreso cittadini e commercianti del centro, ha bloccato per qualche minuto nel traffico qualche decina di automobilisti, ma che è anche riuscita nello scopo di svegliare la città dal torpore metropolitano, dal solito tran tran fatto di lavoro, scuola, shopping e trasferta a San Siro. Se Monza vuole essere una comunità con una sua identità al pari degli altri capoluoghi di provincia e non un’appendice di Milano deve avvicinarsi ai suoi simboli, alla sua storia, al suo patrimonio di associazioni ed enti che poi sono quelli che crescono i suoi figli e i suoi nipoti. Sostenere Monza è anche sostenere le squadre sportive di Monza, che poi fa pure bene alla salute da un anno a questa parte visto l’andazzo che c’è a Milano… Da noi non ci sono sconosciuti miliardari cinesi e nemmeno più truffaldini milionari britannici. Ci sono brianzoli, ci sono vicini di casa. Ci sono Nicola Colombo e Roberto Mazzo, proprietari rispettivamente del Monza 1912 di calcio maschile, neopromosso in Divisione Unica di Lega Pro (ex Serie C) con 2 giornate di anticipo sulla fine del campionato, e della Fiammamonza 1970 di calcio femminile, neopromossa in Serie B al termine dello spareggio disputato domenica scorsa. Entrambi andavano a vedere i fantastici campioni di fine anni ’70 al Sada, tanto per capirci…
La festa di ieri doveva essere solo per i “maschietti”, ma l’exploit delle “femminucce” (solo per l’età, non certo per il carattere) ha fatto aggiungere al programma una celebrazione alla celebrazione. L’appuntamento era in piazza Roma alle ore 19. Lì si sono radunate le due squadre campioni, i tifosi del Monza Club e i nuclei familiari: si sono visti infatti diversi papà con bambini, un passaggio generazionale di fede biancorossa che fa ben sperare contro il modello imperante di globalizzazione del tifo. Erano presenti anche le autorità, come il sindaco Roberto Scanagatti e il consigliere comunale delegato allo Sport, Silvano Appiani. Dopo le foto all’ombra dell’Arengario si è “scatenato l’inferno”: tutti a guardare il corteo vociante degli ultras guidati dai Sab che risaliva via Vittorio Emanuele II. In piazza sono state accese alcune fiaccole e sono stati intonati diversi cori, con applausi finali rivolti agli atleti e alle atlete vincitori dei rispettivi campionati.
Da lì tutti i mille con il Monza nel cuore si sono uniti in un lungo serpentone, inizialmente condotto dai giocatori del “1912”. Di coro in coro la fiumana biancorossa ha percorso via Italia, attraversato largo Mazzini, disceso via Turati, si è infilata in via Guarenti e si è dispersa dentro il “Sada”, andando a riempire quasi completamente la tribuna (tanti hanno preferito seguire i tributi alle squadre stando a piano terra attaccati alle reti, come molti facevano una volta nei favolosi anni del “Borussia di Brianza”).
L’apertura di serata è stata dedicata alle donne. Sul palco allestito sul terreno sintetico sono salite le protagoniste del girone lombardo di Serie C. L’allenatore Luca Cantalupo ha rivelato: “È stato un campionato più duro del previsto, ma alla fine l’abbiamo spuntata”. Il presidente Carlo Milva è al settimo cielo: “È stato troppo bello. Grazie alle ragazze, che hanno dato una grande soddisfazione a tutta la società. Quattro anni fa siamo partiti con un progetto importante, mettendoci tanto cuore, tanta volontà. Per due anni siamo arrivati secondi, ma quest’anno ce l’abbiamo fatta. Bravi tutti”. Anche il direttore generale Gaetano Galbiati ha ricordato che tutto è partito nel 2013: “Le ragazze mi hanno dato una grande gioia. Quattro anni fa a Mazzo avevo detto che eravamo messi male. Lui ha capito e oggi siamo qua grazie a tutti coloro che hanno creduto nel nostro progetto”. Per Mazzo è un fantastico bis, essendo anche consigliere e socio di minoranza del Monza 1912: “È una serata bellissima per Monza. Vedere il tifo dei ragazzi della curva è stata un’emozione forte. Siete stati spettacolari. Monza merita di più di quanto finora ha avuto. Ha la fortuna di avere nel Monza 1912 Colombo, che è un grande presidente, un grande uomo. Domenica è stato lui a dire: ‘Se le ragazze vincono le facciamo festeggiare con noi’. Sono orgoglioso di tutte loro. L’estate prossima ripartiremo cercando nuovi traguardi per tutta questa gente di oggi”.
La Fiammamonza ha dunque lasciato il palco non prima che partisse dalla tribuna il coro: “Serie B, Serie B, ce ne andiamo, ce ne andiamo, ce ne andiamo in Serie B!”.
È quindi toccato al Monza 1912, vincitore del Girone B di Serie D, il palcoscenico d’onore. Colombo era visibilmente emozionato: “È una serata che non dimenticherò. Sono vicino alla commozione. In questo stadio ho cominciato ad appassionarmi a questo bellissimo sport negli anni Settanta. Venivo con mio padre a vedere il Monza che sfiorava la Serie A. Mi sono emozionato a vedere il corteo, a vedere i bambini chiedermi l’autografo. È stata una grande soddisfazione per me. Sappiamo benissimo com’era la situazione 22 mesi fa. La società era distrutta, la città demoralizzata. Sono felice soprattutto per i tifosi, perché loro sono una parte importantissima di questa società. Senza la loro grande passione, il loro entusiasmo, sarebbe difficile proseguire questo progetto. Quest’anno, nonostante si sia giocato in campi di periferia, ci hanno sempre sostenuto a centinaia. Tenevamo a tornare tra i professionisti. Grazie al lavoro di tutto lo staff ci siamo riusciti. Purtroppo il Sada non potrà più essere utilizzato per le partite del Monza, ma ristruttureremo il Brianteo perché l’obiettivo è la Serie B. La città la merita”.
A nome dei Sab, il portavoce Fausto Marchetti ha ringraziato Colombo: “Quando ci siamo conosciuti temeva di diventare il presidente peggiore della storia dal punto di vista dei risultati. E invece sta diventando tutt’altro. Avanti così… che la capolista se ne va…”. Ed è partito il coro più gettonato del 2017.
Anche l’allenatore Marco Zaffaroni e il capitano Luca Guidetti hanno avuto parole dolci per i tifosi biancorossi: “Per questa promozione – ha detto il primo – tengo a ringraziare soprattutto voi, che siete stati protagonisti assieme ai ragazzi. Il seguito fuori casa ha fatto la differenza. Siete stati grandi per esser venuti in trasferta dappertutto”. “Grazie a tutti i miei compagni, soprattutto a chi ha giocato di meno, perché siete stati tutti fondamentali per questa vittoria – ha dichiarato il secondo – Grazie anche alla società e ai tifosi, che ci hanno sostenuto soprattutto in trasferta”. Alla domanda su quale match della stagione ricorda con più piacere ha risposto: “A livello personale la partita in cui ho segnato una doppietta (nel 3-0 a domicilio del Ciliverghe Mazzano, ndr), a livello di squadra la vittoria in casa contro la Pro Patria (per 2-0, ndr).
C’è stato spazio anche per il numero 1 dei tifosi biancorossi, l’ottantenne Angelo Scotti che, dopo aver seguito il corteo con la l’immancabile bicicletta, al microfono ha declamato: “Qui al ‘Sada’ ho tanti ricordi, ma questo di oggi sarà il ricordo più bello. Torneremo in Serie B nel 2020”.
Per la conclusione sono stati escogitati alcuni giochi. Il “bomber” del Monza, Loris Palazzo, ha perso la sfida di palleggi con la centrocampista della Fiamma, Chiara Agosta, mentre i portieri Nicholas Battaiola e Aaron Confortini hanno a volte parato e a volte no i rigori calciati nelle loro porticine da Camilla Galbusera della Fiamma, da cinque tifosi e da un paio di bimbi.
La festa non poteva che terminare col coro “E se ne va… la capolista se ne va…”, che è stata seguita da un djset e dalle chiacchiere davanti allo street food. Più che alla poule scudetto il pensiero corre al mercato: chi se ne andrà? Chi arriverà? La speranza dei più è in una conferma quasi totale del blocco vincente. Intanto domenica prossima si giocherà Mestre-Cuneo. Il Monza tornerà in campo domenica 21 maggio contro la squadra che avrà perso la prima gara o, in caso di pareggio, contro il Mestre. Tre giorni dopo si affronterà comunque l’altra squadra delle due. Contro i veneti si giocherà al Brianteo, mentre contro i piemontesi si giocherà al “Fratelli Paschiero”. Le prime classificate dei tre triangolari (nel secondo sono in lizza il Ravenna, il Gavorrano e la M.C. Fermana, nel terzo l’Arzachena, il Bisceglie Don Uva e la Sicula Leonzio) e la migliore seconda si ritroveranno per la final four a Fermo, in programma l’1 e 3 giugno. Tutti gli incontri si disputeranno alle ore 16. La vincente potrà cucirsi sul petto lo scudetto tricolore di squadra campione d’Italia dilettanti.
Prima dei match di poule scudetto si terrà comunque un’altra festa, la tradizionale grigliata di fine stagione del Monza Club. All’evento, in programma giovedì 18 maggio alle ore 20.30 al Ristorante Cascina San Giovanni di Arcore, saranno presenti alcuni rappresentanti del Monza 1912 e dell’Hockey Roller Club Monza, che ha da poco concluso il campionato di Serie A1 di hockey su pista al decimo posto. La quota di partecipazione è di 20 euro. Per prenotarsi bisogna telefonare al numero 3402279814 oppure inviare una e-mail all’indirizzo di posta elettronica monzaclubliberta@ gmail.com.