Elezioni, a Lentate il candidato del centrosinistra è il vicesindaco Cappelletti

18 maggio 2017 | 03:11
Share0
Elezioni, a Lentate il candidato del centrosinistra è il vicesindaco Cappelletti

35 anni, lentatese da sempre (vive a Camnago), Cappelletti si presenta come il successore di Rosella Rivolta: con alcuni punti in comune e tante novità su giovani e lavoro.

Continuità e novità: sono le due anime di Marco Cappelletti, candidato sindaco per il comune di Lentate, sostenuto dal Partito democratico e dalla lista civica Cittadini per Lentate.

Trentacinque anni, con un lavoro in Regione Lombardia nell’ambito delle infrastrutture, Cappelletti, attualmente vicesindaco e assessore all’Urbanistica, è stata la prima scelta del primo cittadino Rosella Rivolta, che, dopo aver deciso di non ricandidarsi per motivi familiari, lo ha indicato come la persona più adatta a prendere il suo posto.

Una scelta condivisa anche dal Pd, per un ruolo che Cappelletti ha deciso di assumersi con impegno e voglia di fare: «Vogliamo trasformare Lentate in un comune bello e ricco di opportunità per i giovani, dove vivere, studiare e lavorare, non solo un posto dove tornare a dormire la sera», afferma.

marco-cappelletti-lentate-1

Vanno in questo senso due progetti già cominciati con Rivolta, la creazione di un plesso unico scolastico e la riqualificazione dell’ex parco militare. «Abbiamo ancora 4 scuole elementari sul territorio – spiega Cappelletti -, ma vogliamo realizzarne una sola, adiacente alla scuola media, creando così un campus scolastico innovativo: un progetto che è già finanziato dall’Inail e che permetterà di mettere a disposizione dei ragazzi anche un auditorium e un servizio di trasporto a bassissimo costo. Così facendo, inoltre, verranno liberati gli edifici scolastici attualmente in uso, rigenerando il paese e dando nuova vita alle frazioni».

Anche nell’ex parco militare sorgerà una scuola: «Sì, in collaborazione con Federlegno – conferma il candidato sindaco -. Vorremmo inoltre costruire una scuola superiore, per essere più attrattivi per i giovani del territorio». E i giovani non mancano tra i sostenitori di Cappelletti: «Si sono avvicinati in tanti già all’inizio della campagna, tra i 18 e i 30 anni, tantissimi sono appena 20enni. Abbiamo lanciato lo slogan Lentate Futuro 2030 proprio per darci un obiettivo in questo senso: vogliamo coinvolgerli e per questo tutti i giovani in consiglio comunale avranno ruoli di responsabilità. Mi piacerebbe che già tra un paio d’anni potesse esserci qualche passaggio di consegne». Anche la giunta, composta di volti vecchi e nuovi, sarà giovane: c’è ancora qualche nome da definire, ma l’età media sarà sui 40 anni.

A parte questi progetti, però, Cappelletti garantisce che il suo programma, rispetto all’amministrazione Rivolta, sarà “tutto un’altra storia”: «Più attenzione alla comunicazione, all’informatica e al digitale, con l’introduzione del wi-fi gratuito, della banda larga e della fibra – spiega -. E poi, daremo priorità al mondo dell’impresa e del lavoro, creando uno spazio di coworking e anche aprendo uno sportello per eliminare la burocrazia e agevolare l’accesso ai bandi».

E Pedemontana? L’autostrada ormai è arrivata a Lentate, e lì si è fermata. «Sarò molto più cattivo di Rivolta con Regione Lombardia: voglio che vengano realizzate subito le opere complementari». Pugno di ferro anche sulla sicurezza: in questo Cappelletti si accomuna a quella parte del Pd che non vuole lasciare che certi temi diventino prerogativa della destra. «Non abbiamo avuto episodi particolari di criminalità – ammette -, ma la percezione è diversa dalla realtà. Anche perché abbiamo un territorio molto vasto: io, invece, vorrei che in tutte e 5 le frazioni ci fosse lo stesso livello di sicurezza, senza differenze tra il centro e la stazione».

E l’immigrazione? «A Lentate c’è una cooperativa che ospita una 30ina di migranti, e che non è gestita – sottolinea – da gruppi di sinistra. Penso che dobbiamo rinegoziare: avevamo fatto partire un progetto di lavori di pubblica utilità ma non è andato a buon fine. Non ho intenzione di accettare che questa gente sia in giro a cazzeggiare senza avere niente da fare».

Foto per gentile concessione di Marco Cappelletti