Il nuovo vademecum dei carabinieri contro le truffe agli anziani

29 maggio 2017 | 22:33
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Il nuovo vademecum dei carabinieri contro le truffe agli anziani

Le varie tipologie di truffe e come difendersi, ecco le istruzioni “per l’uso” contro i malviventi.

La truffa dello specchietto, quella dell’acqua, del finto carabiniere o avvocato, del carrello e del finto tecnico. Queste le tipologie di truffe che, negli ultimi anni e mesi, hanno visto protagonisti malviventi ed anziani, spesso vittime di ingenuità e della malafede di chi bussa alle loro porte.

Nell’ambito della campagna di sensibilizzazione nazionale sul fenomeno delle truffe commesse ai danni degli anziani, il Comandante Provinciale di Carabinieri di Milano, Colonnello Canio Giuseppe La Gala, ha presentato sabato mattina un Vademecum contro le truffe in cui sono illustrate in modo dettagliato le tecniche impiegate dai truffatori nel territorio delle province di Milano e di Monza e Brianza, e i consigli utili dei Carabinieri per evitare di rimanere vittime di tale odioso reato. L’evento si inserisce nelle iniziative di vicinanza al cittadino promosse dall’Arma dei Carabinieri, in particolare in questo momento storico in cui il triste fenomeno delle truffe ai danni delle fasce più deboli della popolazione costituisce una vera e propria emergenza.

E’ importante, per la cittadinanza, prestare attenzione alla campagna di sensibilizzazione mediatica che i carabinieri hanno predisposto, attraverso lo svolgimento di conferenze e incontri presso parrocchie, centri per anziani, circoli ricreativi e centri di aggregazione in genere, nel corso dei quali sono stati diffusi i consigli pratici raccolti nel Vademecum che, in diversi casi, hanno consentito alle ignare vittime di far desistere i malfattori, rivolgendosi ai Carabinieri. La truffa dello specchietto consiste nell’utilizzo, da parte dei malviventi, di noci per simulare l’urto della macchina delle vittime, per poi usare un pastello nero che disegni sulla carrozzeria del truffatore un finto danno.

Imperversano sempre più spesso le truffe telefoniche dove agli anziani viene detto che figli o parenti sono in carcere per incidenti, e che necessitano del pagamento di una “cauzione” per uscire, che in Italia però non esiste. E poi ci sono in finti tecnici del gas, dell’acqua o del municipio che, con la scusa di utilizzare dispositivi “dannosi” per soldi e gioielli, spingono le vittime a riporli in un sacchetto nel frigorifero, per poi sparire con tutto il bottino. Non mancano nemmeno i falsi vigili, poliziotti e carabinieri che, con abbigliamento simulato o contraffatto, con la scusa di entrare in casa per controlli, poi portano via sempre denaro e gioielli.