Monza, degrado stazione Fs: il candidato Allevi promette più sicurezza

5 maggio 2017 | 17:10
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Monza, degrado stazione Fs: il candidato Allevi promette più sicurezza

Il degrado della stazione ferroviaria non è che la classica punta dell’iceberg. In condizione analoghe ci sono altre parti di Monza come i Boschetti reali, piazza Indipendenza e il giardini del Nei.

Gli Stati maggiori del centro destra sono in campo per replicare alla decisione del ministro Marco Minniti di dimezzare i profughi di via Asiago e di affrontare la questione sicurezza della stazione ferroviaria. E’ stato infatti nel piazzale davanti allo scalo brianzolo che venerdì mattina Dario allevi, il candidato sindaco di FI, Lega Nord e FdI, ha convocato una conferenza stampa.

Con lui, il coordinatore regionale azzurro, Mariastella Gelmini, la coordinatrice regionale di Fdi, Paola Frassinetti, l’onorevole della Lega Paolo Grimoldi e il senatore di Fi, Andrea Mandelli, oltre ai vertici provinciali e regionali dei tre partiti. Al centro dell’attenzione, la questione sicurezza che, sopratutto per quanto riguarda la stazione ferroviaria, ha tenuto banco in questi ultimi mesi nella cronaca cittadina.

Minniti, presente la scorsa settimana a Monza all’Urbana center nell’ambito della campagna per le primarie del Pd, ha assicurato il dimezzamento dei profughi di via Asiago, dove da oltre due anni circa 30 famiglie di italiani vivono con un centinaio di profughi, e lo spostamento in posizione più centrale degli uffici della Polfer. “Per il momento – ha ersordito Allevi -, notiamo con piacere che il piazzale della stazione è presidiato dalla polizia. Tuttavia, se questi provvedimenti vengono adottati solo in campagna elettorale per assicurarsi qualche voto, vien da dire che dovrebbero esserci elezioni almeno ogni tre mesi”. L’attacco che Allevi e il centro destra hanno mosso contro la giunta Scanagatti è stato frontale.

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“La sicurezza è un tema centrale per quanto mi riguarda – ha proseguito Allevi -. I questi mesi ho girato tutti i quartieri e ho parlato con la gente. Ho avuto modo di constatare con mano che è un problema diffuso. Il mio impegno come candidato è di utilizzare diversamente gli uomini e le donne della polizia locale, di implementare la video sorveglianza e di ricorre ad ausili come i droni che consentano un’azione di prevenzione più efficace”. Secondo Allevi, il degrado della stazione ferroviaria non è che la classica punta dell’iceberg. In condizione analoghe ci sono altre parti di Monza come i Boschetti reali, piazza Indipendenza e il giardini del Nei. “La verità  – ha aggiunto Maria Stella Gelmini – è che la politica della sinistra sulla questione sicurezza, anche a livello nazionale, è fallimentare. Bene ha fatto Allevi ha parlare coi quartieri. Abbiamo in animo di effettuare una mappatura della città e di delegare un consigliere comunale come riferimento per ogni quartiere”. Stessa lunghezza d’onda per Paolo Grimoldi del Carroccio.

“Per anni la stazione è stata senza presidio – ha spiegato -, ma oggi scopriamo che all’improvviso la presenza di diversi poliziotti. Evidentemente, se Monza vuole più sicurezza deve contare sulla presenza di Allevi ha fatto bene”. Infine, Paola Frassinetti. “Durante questo tour dei quartieri – ha concluso -, non abbiamo solo registrato malcontento per il forte livello di degrado e per la scarsa sicurezza. I residenti hanno manifestato malcontento anche  per un eccesso di tassazione”.