Monza-Dro 0-1. Lunedì sera è festa promozione dall’Arengario al “Sada”

Il Monza chiude male la regular season del campionato incassando la seconda sconfitta, anche questa patita in casa come contro la Virtus Bergamo.
Il Monza chiude male la regular season del campionato incassando la seconda sconfitta, anche questa patita in casa come contro la Virtus Bergamo. A festeggiare, e tanto, è il Dro, che grazie all’1-0 strappato al Brianteo agguanta la salvezza.
Doveva essere la partita delle riserve e così è stata: solo 3 i titolari in campo contro i 5 schierati domenica scorsa nel match vittorioso di Crema contro la Pergolettese. A promozione in Divisione Unica di Lega Pro acquisita le ultime due giornate dovevano servire anche a dare un po’ di soddisfazione alle seconde linee, a testarne qualcuna per valutarne meglio il valore in partite ufficiali, oltre che a far rifiatare i titolari più stanchi. Purtroppo oggi si è visto poco o nulla e difficilmente qualcuno dei giocatori poco utilizzati durante la corrente stagione resterà in un organico che sarà di categoria superiore.
Alcune assenze di oggi erano forzate: si tratta dei tre infortunati Ruffini, Cazzaniga e D’Errico, quest’ultimo anche squalificato. Nel Dro allenato da Cristian Soave si sono rivisti tre ex biancorossi: il portiere Chimini, il difensore Molnar e il centrocampista Daldosso. I gialloverdi trentini si sono presentati al Brianteo da sestultimi in classifica, posizione che al termine dei 90’ avrebbe comportato la disputa dei play-out.
La cronaca è scarna, perché la partita ha davvero offerto poco ai fedelissimi presenti. Al 10′, su un cross di Concato dalla fascia destra, Amassoka da due passi manda incredibilmente alto di testa. Al 17′ una palombella di Barzotti è troppo debole e diventa facile preda di Chimini. 2’ dopo Amassoka migliora la mira e manda, sempre di testa, la sfera sulla traversa. Al 24′, infine, il 37enne attaccante camerunense gonfia la rete difesa da Confortini, sempre di testa. Grazie a questo gol chiude al primo posto in solitario la classifica cannonieri sociale con 9 marcature. Per il gruppo allenato da Marco Zaffaroni il “bomber” di campionato è stato Palazzo con 14 reti. La reazione dei padroni di casa è in una conclusione da lontano di Perini che al 28’ passa alta di poco.
All’intervallo la società presieduta da Nicola Colombo ha fatto sfilare sul terreno di gioco le squadre del settore giovanile. Dopodiché la ripresa si è aperta con un brivido per i pochissimi supporters droati presenti al Brianteo: Barzotti colpisce al volo il pallone ma Chimini è sulla traiettoria e blocca. Per il resto si assiste a tanta noia. A nulla servono gli ingressi di Palazzo, Palesi e Gasparri per Santonocito, Stronati e Perini. Sul taccuino finisce solo una conclusione da lontano di Palesi che al 26’ viene respinta da Chimini.
Al triplice fischio si assiste a diverse scene di irrefrenabile gioia ed emozione da parte degli ospiti trentini: qualche dirigente è in lacrime; per loro la salvezza in Serie D è come una salvezza in Serie A per il Monza. Ai biancorossi, anche oggi tristemente in maglia rossonera, non è mai successo (di andare in Serie A) ma Colombo ha riacceso la fiammella della speranza. Il primo passo è compiuto. Difficilmente se ne compirà un altro già nel 2018, però una buona programmazione a volte fa miracoli.
In sala stampa Zaffaroni ha parlato di “atteggiamento positivo da parte del Monza: abbiamo cercato di fare la partita, ma loro ci aspettavamo per partire in contropiede. Non abbiamo invece fatto una partita tosta dal punto di vista agonistico: abbiamo tenuto ritmi troppo bassi, non abbiamo avuto spunti nell’uno contro uno. Dopo il gol loro si sono ulteriormente chiusi e noi non siamo riusciti a concretizzare la mole di lavoro svolta. I giocatori finora poco utilizzati hanno comunque disputato una buona gara (non siamo d’accordo, ndr). Sono riusciti anche a tenere nelle gambe i 90’. Per la poule scudetto, però, tornerà a giocare la formazione migliore.Contro il Cuneo e il Mestre saranno due gare importanti contro squadre che hanno vinto i rispettivi gironi (i piemontesi l’A e i veneti il C, ndr). Se il sorteggio di mercoledì prossimo ci farà riposare domenica, vedremo di giocare lo stesso una partita amichevole. Purtroppo difficilmente avrò a disposizione Ruffini, per il quale la stagione è probabilmente finita, e forse dovrò fare a meno anche di D’Errico, che ha un problema muscolare, mentre Cazzaniga riprenderà a lavorare in settimana”.
Mercoledì si saprà dunque se domenica prossima il Monza riposerà o se giocherà e in questo caso se sarà in casa o in trasferta. Le tre squadre si incontreranno in gare di sola andata; riposerà nella seconda giornata, domenica 21 maggio, la squadra che avrà vinto la prima gara o, in caso di pareggio, quella che avrà disputato la prima gara in trasferta. Le prime classificate dei tre triangolari (nel secondo sono in lizza il Ravenna, il Gavorrano e la M.C. Fermana, nel terzo l’Arzachena, il Bisceglie Don Uva e la Sicula Leonzio) e la migliore seconda si ritroveranno per la final four a Fermo, in programma l’1 e 3 giugno. Tutti gli incontri si disputeranno alle ore 16. La vincente potrà cucirsi sul petto lo scudetto tricolore di squadra campione d’Italia dilettanti.
Tornando al Girone B, dove il Monza ha chiuso il campionato con 7 punti di vantaggio sulla più immediata inseguitrice, il Ciliverghe Mazzano, l’ultima giornata ha fatto registrare la retrocessione in Eccellenza della Virtus Bolzano, che si è aggiunta al Cavenago Fanfulla, squadre entrambe neopromosse. Le altre due squadre che lasceranno la Serie D usciranno dalle gare di play-out Olginatese-Lecco e Scanzorosciate-Levico Terme.
Per il Monza, prima di rituffarsi nel clima agonistico, c’è ancora un giorno per festeggiare la promozione. Domani si terrà infatti la festa organizzata dalla società: il ritrovo è alle 19 all’Arengario; da lì tifosi e giocatori sfileranno in corteo fino allo stadio Sada dove, dalle 20, ci sarà musica, intrattenimento e street food.
MONZA-DRO 0-1 (0-1)
MONZA (4-4-2): Confortini; Chiarion, Caverzasi, Riva, Roveda; Stronati (22′ s.t. Palesi), Guidetti, Perini (22′ s.t. Gasparri), Barzotti; Ferrario, Santonocito (13′ s.t. Palazzo). A disp.: Battaiola, Adorni, Guanziroli, Origlio, Ramponi, Calviello. All.: Zaffaroni.
DRO (4-4-2): Chimini; Concato, Molnar, Ischia, De Min; Pilenga (18’ s.t. Crivaro), Ruaben, Daldosso (39’ s.t. Binatti), Bertoldi; Amassoka, Paoli. A disp.: Clementi, Allegretti, Pegoraro, Cattaneo, Nicolini, Caridi, Milicevic. All.: Soave.
ARBITRO: Rosami di Carrara.
MARCATORI: 24′ p.t. Amassoka.
NOTE: calci d’angolo 10-1; ammoniti Ferrario e Paoli; recupero 0′ e 3′; spettatori paganti 182 per un incasso di 1149 euro, abbonati 950 (quota non comunicata).
CLASSIFICA FINALE
Monza p. 80; Ciliverghe Mazzano 73; Pergolettese 65; Virtus Bergamo 63; Pro Patria 62; Ponte San Pietro Isola 59; Darfo Boario 54; Caravaggio 47; Seregno 45; Grumellese 42; Ciserano 40; Dro e Olginatese 36; Scanzorosciate 34; Levico Terme e Lecco 31; Virtus Bolzano 29; Cavenago Fanfulla 27.
In grassetto la promossa, in grassetto e corsivo le retrocesse, in corsivo le sfidanti ai play-out.