La Lista Scanagatti si presenta. Il sindaco: “Dietro c’è l’amore per questa città”

Diciotto uomini e quattordici donne mescolati in ordine alfabetico: è la composizione della lista Monza per Scanagatti sindaco.
Diciotto uomini e quattordici donne mescolati in ordine alfabetico: è la composizione della lista Monza per Scanagatti sindaco, presentata nella sede del “Comitato elettorale per Roberto Scanagatti sindaco”, il primo cittadino in carica che si ricandida per la coalizione di centrosinistra.
Dopo aver presentato a uno a uno i componenti della lista, che fa capo all’associazione Monza per Roberto Scanagatti, fondata lo scorso 7 aprile dall’assessore alle Attività economiche e al Marketing territoriale, Carlo Abbà (già dell’associazione Città persone), da Roberto De Vito e Roberto Battocchi, il sindaco del Partito democratico ha ricordato le motivazioni che hanno spinto alcuni cittadini a mettere in piedi questa formazione: “Dietro queste persone c’è l’amore per la propria città, la voglia di impegnarsi in un progetto che è stato avviato cinque anni fa dall’Amministrazione da me guidata. L’idea della lista è nata alcuni mesi fa proprio in conseguenza delle adesioni che ricevevamo a livello personale per questo progetto. C’era la volontà da parte di tanta gente di dare una mano, stando fuori dai partiti, nel far proseguire questo lavoro, di dare continuità al rinnovamento di questa città. In seguito alla mia disponibilità a ricandidarmi queste persone si sono aggregate, messe a disposizione per la lista. Molti di loro non si sono mai incrociati. Provengono anche da ambienti sociali e culturali completamente diversi tra loro, però tutti rappresentano uno spaccato della città di Monza. In lista sono presenti anche alcune persone provenienti da esperienze politiche di partito che si rimettono in gioco di fronte a una proposta civica”.
Dopo le foto di rito abbiamo interpellato il coordinatore dell’associazione Monza per Roberto Scanagatti, Abbà: “Lo scopo dell’associazione è lavorare nella città per sostenere il progetto di Scanagatti e della sua Amministrazione rispetto ai temi di grandi interesse che sono stati sviluppati nei cinque anni del primo mandato di Scanagatti a sindaco di Monza. Anni che hanno dato nuova linfa e nuovo respiro alle legittime aspirazioni della città e dei suoi cittadini. La decisione di creare una lista è stata presa prima di Natale. È formata da cittadini impegnati nella società civile, qualcuno già con esperienza amministrativa. Come LabMonza, l’altra compagine che assieme al Pd comporrà il tridente a sostegno di Scanagatti, siamo una lista civica. Pronostici non ne faccio, ma puntiamo a un discreto risultato”.
La proposta di Monza per Scanagatti sindaco si concentra su 4 pilastri: “La nuova Monza”, “Le nuove professioni”, “I nuovi bisogni”, “Le nuove protagoniste”. Nel programma si legge, tra le altre cose, di “investire nell’impresa della cultura creativa come elemento di sviluppo del territorio, attuare azioni di soft power per valorizzare in Italia e all’estero il ‘brand’ Monza, sistematizzare un piano di valorizzazione economica del Parco e della Villa Reale e delle iniziative collegate per rendere Monza maggiormente attrattiva, mettere a disposizione delle imprese una rete di connessioni (digitali e fisiche) che faciliti la loro attività e sia ulteriore elemento per scegliere Monza, interloquire con il mondo dell’impresa, del terziario avanzato, della ricerca per portare alla creazione di un ambiente capace di adattarsi velocemente al cambiamento facilitando l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro che deve essere intercettata con azioni di comunicazione e attraverso la creazione di occasioni di networking, rinnovare le politiche sociali come risposta a una più vasta gamma di necessità e di diritti da tutelare, abbattere i timori dei cittadini sull’argomento dell’immigrazione, dell’inclusione, affrontare il tema delle pari opportunità in maniera trasversale dall’Amministrazione con una logica che coinvolga tutti gli assessorati”.
Ecco i candidati della lista Monza per Scanagatti sindaco: Carlo Abbà, Luisa Amori, Filippo Arosio, Stefania Balliani, Roberto Battocchi, Maurizio Beghin, Anna Boria, Marina Buzzi, Fulvia Giovanna Buzzoni, Giovanna Canzi, Stefania Castiglione, Tommaso Castoldi, Fabio Clarotto, Maristella Colombo, Otello Costa, Roberto De Vito, Andrea Dinolfo, Filippo Falzone, Pierluigi Gamba, Laura Lazzaroni, Valeria Manera, Jacopo Martinez, Anna Teresa Memola, Giuseppe Muriglio, Giovanni Pascariello, Chiara Pozzi, Enrico (detto Chicco) Roveris, Francesca (detta Chicca) Santini, Flora Scherillo, Gianni Tartari, Vincenzo Traina, Alfonso Villa.
Oltre all’assessore Abbà, sono presenti due consiglieri uscenti (Pascariello e Traina, entrambi del gruppo di Italia dei valori, ma il secondo iscritto a Possibile, il movimento fondato dal monzese Giuseppe Civati, e candidatosi a titolo personale) e due ex consiglieri (Beghin e Buzzi).