Monza, “city of Guitars”: la mostra tra chitarre da collezione e scatti d’autore

11 maggio 2017 | 17:21
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Monza, “city of Guitars”: la mostra tra chitarre da collezione e scatti d’autore

Uno degli strumenti più amati del secondo 900 visto in tutte le sue sfaccettature. Un viaggio nel mondo del Rock all’Arengario attraverso la chitarra.

Pablo Picasso diceva che l’arte scuote dall’anima la polvere accumulata nella vita di tutti i giorni. E City of Guitars, la mostra ideata da Giulio Ceppi e Luigi Pedrazzi in collaborazione con Atreutotopia e Clarart, fa proprio questo effetto. La chitarra diventa opera d’arte, accompagnata dalle fotografie che celebrano alcuni degli artisti e dei gruppi più importanti della storia della musica moderna. Una scossa rock che resterà in allestimento nella splendida location dell’Arengario di Monza fino al prossimo 2 luglio.

All’inaugurazione del 9 maggio già diversi visitatori hanno avuto modo di scoprire cosa si cela dietro a questa originale esposizione. Più di trenta chitarre, tra repliche e pezzi da collezione, colorano le pareti del salone delle mostre dell’Arengario, accompagnando lo spettatore all’interno dell’universo musicale di quello che da molti è considerato lo strumento per eccellenza del secondo ‘900. Visitando la mostra si respira aria di Rock an Roll. Le citazioni dei grandi protagonisti di una delle stagioni più elettrizzanti della musica fanno da cornice alle chitarre. Dalle celebri Fender Stratocaster alla Blue Rich verde di Slash, passando per chitarre che hanno fatto la storia, come una Les Paul nera del 1973 o come la rarissima Yahmaha SG 2000 “Deep Purple”.  La particolarità che rende ancor più suggestiva l’atmosfera dell’arengario, sta proprio nell’idea di affiancare lo strumento musicale a scatti di primissima qualità , realizzati live da 4 storici fotografi del Rock come Gigliola Di Piazza, Bruno Marzi, Angelo Redaelli e Massimo Barbaglia. Le immagini ritraggono alcuni dei musicisti più influenti del panorama musicale, a partire dagli anni 70 per arrivare fino ai nostri giorni. Nelle fotografie è possibile riconoscere artisti del calibro di Chuck Berry, BBKibng, Carlos Santana, Steve Vai, Patti Smith. Gruppi come gli Aerosmith, i Kiss, i Led Zeppellin.

Un autentico viaggio nella storia recente della chitarra, esplorata a fondo anche in quelle che sono le sue qualità tecniche di strumento, attraverso l’installazione di grafiche e pannelli dedicati.  “Il nostro scopo era quello di creare qualcosa di nuovo e di originale- ci spiega Claudia Ratti di Clarart, responsabile della comunicazione della mostra-“Un po’ sulla scia dei rocker degli anni ’70 anche noi vogliamo rompere gli schemi con questa mostra, così unica nel suo genere”.  Enorme soddisfazione anche da parte dei due curatori Luigi Pedrazzi e Giulio Ceppi, che hanno ringraziato all’unisono il Comune di Monza per avergli permesso di realizzare il loro progetto, credendo nella validità nella proposta. “Quando mi è venuta l’idea di dedicare un’esposizione alla storia della chitarra vista come strumento di vita e come simbolo della rivoluzione giovanile– spiega Pedrazzi- Ho subito deciso di coinvolgere il professor Ceppi del Politecnico di Milano, per progettare con lui l’allestimento. Ci siamo subito trovati in sintonia, entusiasti per cercare di portare qualcosa di inedito nella città di Monza”. “L’obiettivo- aggiunge infine Giulio Ceppi- E’ quello di tentare di coinvolgere sia gli appassionati del genere che chi come me di chitarra non si intende molto”.

 City of Guitars è arricchita inoltre da un’opera dell’illustratore Victor Tagliani: un’istallazione artistica che raffigura un Jimi Hendrix molto particolare. “Dedicare una scultura a Jimi Hendrix è sempre stato il mio sogno- ammette Tagliani–  L’ho sempre considerato un Dio sceso in terra, fin da quando ancora diciasettenne lo incontrai nei camerini del Piper ed ebbi la fortuna di stringergli la mano. In questo mio lavoro ho voluto perciò raffigurare Jimi come una sorta di divinità aliena che con la sua musica salva le anime degli uomini”.

Una grande occasione insomma, per tutti gli amanti della musica,  ed in particolare della musica Rock, ma anche per tutti i curiosi che desiderano approfondire un argomento poco conosciuto. Parafrasando Chopin, grande compositore del passato ricordato sopratutto per il suo talento come pianista: “ Non c’è niente di più bello di una chitarra, se non forse due”.

La mostra sarà aperta dalmartedì a domenica, fino al 2 luglio,  con i seguenti orari: 11-13/16-20.  Il costo del biglietto è di Euro 8 (Ridotto Euro 5)