Monza, quartiere Libertà: residenti in allarme per odori molesti

26 maggio 2017 | 15:12
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Monza, quartiere Libertà: residenti in allarme per odori molesti

I cittadini chiedono di essere rassicurati. Partita una raccolta firme.

Tira brutta aria al quartiere Libertà. E non è un modo di dire. Perché in una delle zone più popolose di Monza si sente, letteralmente, “puzza” di gomma bruciata. La situazione si ripete, a quanto ci è stato segnalato, con una frequenza di un paio di volte a settimane. In genere la mattina e a metà pomeriggio. Ma negli ultimi giorni l’insistente e fastidioso odore sembra essere diventato davvero insopportabile. Almeno secondo quanto denunciano i cittadini del quartiere Libertà. Che, esasperati anche dall’essere costretti a tenere le finestre e i balconi di casa chiusi in queste giornate di gran caldo, stanno facendo una raccolta firme per mettere fine a questa situazione. D’altro canto, con il peggiorare della “puzza”, aumenta pure la preoccupazione per la salute. E i casi di mal di testa, bruciore agli occhi e gola irritata potrebbero essere segnali allarmanti. Anche perché fenomeni di questo genere sarebbero estesi ai quartieri Sant’Albino e Cederna. Ma chi è il responsabile di tutto questo? Imputato numero uno, secondo gli abitanti dei quartieri coinvolti e i primi accertamenti effettuati, è l’azienda Asfalti Brianza, che ha sede a Concorezzo. Non lontano dalle zone che percepiscono le fastidiose esalazioni.

centro-civico-libertà-mb (Copia)

“La mia casa è in via Gadda e sono due anni che ci arriva questo odore di gomma bruciata, in genere a giorni alterni ed un paio d’ore la mattina ed altrettante la sera – afferma Valeria Tamborano, madre di due bambini di 7 e 4 anni – nei giorni scorsi, però, questa ‘puzza’ è stata particolarmente intensa, di una potenza tale che ci si sente svenire. Siamo molto preoccupati, soprattutto per i nostri figli – continua – vorremmo essere rassicurati da certificazioni sulla mancanza di pericoli per la salute”.  Da queste accuse Asfalti Brianza si difende in maniera netta. “Per avviare l’attività abbiamo ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie – affermano dall’azienda di Concorezzo, che ha una decina di dipendenti propri e un discreto indotto – anche l’Arpa (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, Ndr) non ha trovato nulla da segnalare nella nostra analisi dei fumi. La nostra unica materia prima è il petrolio ed è assolutamente certificata – continua – per realizzare il nostro prodotto, l’asfalto, noi usiamo solo bitume, ghiaia e sabbia e nessun altro elemento chimico aggiuntivo”. E sul peggioramento della situazione nella settimana scorsa Asfalti Brianza individua una possibile ragione. “In parte può essere stato il vento e la concimazione dei campi – spiegano – sicuramente, poi, siccome ha piovuto, gli inerti bagnati, sottoposti alle alte temperature di lavorazione, hanno innalzato maggiore vapore. C’è anche da dire che la nostra produzione non è 24 ore su 24 – continua – la temperatura dell’impianto, quindi, non è costante e questo non favorisce una situazione ottimale”. I cittadini del quartiere Libertà chiedono chiarezza sulla vicenda da tempo. Hanno già provato a contattare gli organi competenti, Comune di Monza, Ats Brianza (Agenzia per la tutela della salute), Comune di Concorezzo ed Arpa. “Lo scorso settembre il dirigente del settore ambiente del Comune di Monza ha attribuito la problematica all’attività di Asfalti Brianza, ma ha delegato a Concorezzo, che non ci ha risposto, l’adozione di eventuali provvedimenti (Esalazioni-Comune Monza) – afferma Laura Chiaverri, referente degli abitanti di viale Libertà (nella foto in basso)- siamo abituati a odori di concime, dell’acquedotto e della Phateon, ma sono odori che non ci hanno mai procurato irritazione o difficoltà respiratorie. Questo odore di ‘gomma bruciata’ o di ‘incendio’ –continua – preoccupa e ci fa chiedere cosa si stia facendo per controllare e tutelare i cittadini”.laura-chiaverri-mb (Copia)

I timori maggiori sono quelli delle mamme del quartiere Libertà. Che portano i propri figli negli asili e negli oratori della zona. E, in questi giorni, alcune volte hanno perfino paura di aprire i finestrini delle auto. “Io abito vicino a via Negrelli e gli odori molesti non li avevo mai sentiti fino a pochi giorni fa – racconta Valentina Russo, madre di due bimbi di 5 e 3 anni – a questo punto c’è il pericolo che la situazione stia davvero peggiorando”. Di fronte a questi segnali allarmanti, Asfalti Brianza si mostra disponibile al dialogo e prova a gettare acqua sul fuoco. “Capiamo i cittadini e vogliamo lavorare tranquilli – affermano dall’azienda di Concorezzo – per questo siamo aperti a trovare le soluzioni migliori. Abbiamo già cercato di ridurre, per quanto possibile, la fuoriuscita di esalazioni con modifiche che ci sono costate 40mila euro – continua – ad esempio abbiamo coperto l’impianto per la produzione di carico”. Nell’attesa degli ulteriori sviluppi, i cittadini dei quartieri coinvolti si stanno organizzando. E non soltanto con la raccolta firme. “In mancanza di risposte concrete ho chiesto aiuto a un legale che ci farà conoscere le vie migliori per agire” annuncia Chiaverri. E, poi, se tutto ciò non dovesse bastare, a mali estremi, estremi rimedi. “Sto pensando di vendere la mia casa, anche se mi piace molto e ci vivo da 4 anni – afferma Tamborano – io e la mia famiglia, se non cambiano le cose, non possiamo che andare via dal quartiere Libertà”.

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