Report Banca d’Italia, in Brianza conti corrente sempre più ricchi

I dati elaborati dall’Ufficio Statistica del Comune di Monza rievalno una crescita dei depositi, ma gli impieghi sono in calo: segnale preoccupante di sfiducia da parte dei risparmiatori
Crescono i depositi bancari dei brianzoli. Secondo i dati della Banca d’Italia elaborati dall’ufficio statistica del Comune di Monza, al 31 dicembre del 2016 l’ammontare dei conti correnti targati MB ha toccato la cifra record di 17,7 milioni di euro, pari a un deposito medio di quasi 20 mila e 500 euro.
Il dato, tuttavia, è positivo solo all’apparenza: un eccessivo e continuo accumulo di denaro non è sinonimo di una serena propensione al risparmio, ma di una generalizzata sfiducia. Tanto più che sul versante opposto della materia, vale a dire quella dei prestiti, due mutui e dei fidi, la tendenza è in caso costante.
I numeri dicono che nelle 55 amministrazioni comunali brianzole i depositi sono sempre più ricchi, passando da 17 miliardi e 290 milioni euro del 2015, a 17 miliardi e 764 milioni di euro nel 2016, con un incremento di 474 milioni annuo (+2,7%).
La città più ricca è Monza, con un deposito bancario per residente di oltre 40 mila euro. A ruota seguono Seregno (32 mila euro e rotti) e Vimercate (30,257). Fanalino di coda: Briosco, con 7.503 euro. Gli impieghi , invece, scendono dai 21 miliardi 872 milioni di euro del 2015, ai 21 miliardi e 092 milioni di euro nel 2016 (-3,6%). Il rapporto impieghi/depositi di conseguenza è diminuito passando dal 127% del 2015 al 119% nel 2016.
Altro dato allarmante è il numero di sportelli presenti sul territorio. In questi ultimi anni il numero è sceso da 487 a 419, con 15 nuove chiudere solo negli ultimi 12 mesi.