La svolta animalista agita le Politiche. Cosa ne pensano le ‘nostre’ associazioni?

È nato il Movimento animalista, una forza politica che si presenterà alle prossime elezioni politiche. Ecco cosa ne pensano alcune associazioni.
È nato il Movimento animalista, una forza politica che si presenterà alle prossime elezioni politiche. L’immagine che viene in mente è quella del “Quarto Stato” di Pelizza da Volpedo in versione animalista, ma leggendo i nomi dei fondatori, i più famosi sono Silvio Berlusconi, già fondatore e presidente di Forza Italia, e Michela Vittoria Brambilla, ex ministro, fondatrice e presidentessa della Lega italiana difesa animali e ambiente, il pensiero corre a già viste liste-civetta, definizione che in tema di animali casca a pennello.
Ma c’era bisogno in Italia di un partito lobbista impegnato solo sul tema dell’animalismo? In caso di (scontato) apparentamento con una forza politica leader di schieramento non si rischia di ottenere l’effetto contrario di dividere il fronte animalista e quindi di avere meno forza contrattuale in Parlamento?
Lo abbiamo chiesto ai responsabili locali di alcune note associazioni, ai quali abbiamo anche domandato quali sono i provvedimenti più urgenti che desidererebbero fossero presi non solo nelle stanze del potere romane, ma anche nel Comune di Monza in procinto di cambiare, o confermare, la propria Amministrazione municipale.
“Michela Vittoria Brambilla è animata da una grande passione animalista – ha iniziato a confidarci Giorgio Riva, storico presidente della sezione provinciale dell’Ente nazionale protezione animali – Io la conosco per due motivi: perché è anche lei presidente di un’associazione animalista e ha fondato la Federazione italiana associazioni diritti animali e ambiente, che riunisce molte organizzazioni presenti nel panorama nazionale, e perché, quando deve lanciare un messaggio animalista in televisione, spesso vado con lei portandomi dietro, per fargli fare da comparsa, un ospite del canile di Monza. Ciò detto, il fatto che lei abbia fondato un partito animalista mi lascia perplesso. Perché l’animalismo non appartiene a un partito, ma è trasversale. Però non vedrei niente di male nell’operazione se fosse stata studiata per far tornare a votare gente che non ci va più. Certo è che di solito le associazioni animaliste non prendono posizione, ma segnalano ai loro iscritti e simpatizzanti i candidati che all’interno delle varie liste sono sensibili ai nostri temi. Purtroppo è anche vero che la nostra è una lobby debole rispetto a quelle dei cacciatori e degli agricoltori. Infatti con gli ultimi due Governi, quello guidato da Matteo Renzi e l’attuale di Paolo Gentiloni, siamo andati indietro di 20 anni. Hanno fatto molto male sulla politica animalista: con loro è sparita la Polizia provinciale, è quasi sparito il Corpo forestale dello Stato, sono aumentate le deroghe a cacciare. Mi auguro a breve che cambi almeno il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare (Gian Luca Galletti, ndr) e che cambi la politica nazionale riguardo agli animali. Poi nel centrosinistra ci sono anche persone con grande sensibilità come il presidente della Camera, Laura Boldrini. Per quanto riguarda la città di Monza non ci sono grossi problemi. Abbiamo un canile, in via San Damiano, gestito da noi, che è al ‘top’ in Italia. Però ai candidati sindaco chiediamo più aree per cani e che siano migliorate quelle esistenti, di vietare l’attendamento ai circhi con animali e di perseguire chi semina bocconi avvelenati nei giardini”.
Ivan Della Bella è il responsabile della sede territoriale di Monza e Brianza della Lega anti vivisezione: “Noi siamo apartitici e dunque non abbiamo partecipato alla presentazione della nuova formazione politica. Approviamo i provvedimenti che fanno bene agli animali, li critichiamo quando fanno male a prescindere dal partito che li propone e li sostiene. Quella di creare un partito animalista è una scelta che non condividiamo, però vedremo come lavoreranno i suoi militanti per esprimere un giudizio nel merito. Per quanto riguarda le prossime elezioni a Monza, abbiamo preparato alcune domande per i candidati sindaco. Quando ci restituiranno i questionari compilati redigeremo un comunicato stampa. Comunque tra le varie domande c’è quella che riguarda la nostra annosa richiesta di vietare l’attendamento per i circhi con animali. A tal proposito c’è un Disegno di Legge sul circo pronto da tempo per la discussione ma che il Parlamento non ha ancora licenziato. Tra i nostri desideri ci sono anche l’azzeramento dei finanziamenti pubblici per i circhi con animali e l’aumento almeno al 50% del finanziamento alla ricerca scientifica senza l’utilizzo di animali”.
Da 12 anni a Monza esiste La collina dei conigli, che si dedica in particolare al recupero e alla successiva ricollocazione in ambienti famigliari di animali provenienti da laboratori di sperimentazione. Il suo presidente è Stefano Martinelli, che sul Movimento animalista si è così espresso: “Per ora del partito è stata solo annunciata la fondazione. Non ci sono elementi sufficienti per esprimere un parere. Però i diritti degli animali non sono un mondo a sé stante e non possono essere l’unico programma di un partito. Ci vuole una prospettiva politica completa. Dunque, sono perplesso. Noi, come qualsiasi associazione seria, non siamo politici. Però collaboriamo con chi si riconosce nelle nostre battaglie. Mi accontenterei, per esempio, di vedere politici che si spendono per far rispettare la Legge sulla sperimentazione con l’utilizzo di animali. E sarebbe un grande passo in avanti se le Amministrazioni locali prevenissero il randagismo applicando i provvedimenti esistenti. Invece sono più quelle che non li applicano, anche in Lombardia”.
Gattolandia è l’associazione che tra le altre attività gestisce il gattile Gattoparco di via Sardegna. Presidentessa è Laura Terenghi: “Il nuovo partito animalista – è la sua dichiarazione tranciante – non credo che riuscirà a far niente di quello che vorrebbe fare. Sono in pochi contro i tanti degli altri partiti. Io vorrei che a Roma decidessero per la sterilizzazione obbligatoria degli animali domestici e per la galera obbligatoria per chi li abbandona”.
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