Cisl Monza Brianza Lecco: il nuovo ponte generazionale ha successo

3 giugno 2017 | 09:40
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Cisl Monza Brianza Lecco: il nuovo ponte generazionale ha successo

Sebbene il progetto del ponte generazionale non è stato spesso utilizzato in Lombardia, l’intervento è stato applicato con successo alla Cisl Monza Brianza Lecco.

Il progetto del nuovo ponte generazionale è stato poco utilizzato in Lombardia, ma non per tutti. Alla Cisl Monza Brianza Lecco, però, questo piano è riuscito con successo.

Ma di cosa si tratta? Il nuovo ponte generazionale consiste in un intervento per le politiche di reimpiego nato da un accordo tra Assolombarda, Regione Lombardia e Inps. Era stato istituito con il decreto della Regione Lombardia numero 665 del 2 febbraio 2015.

Alla Cisl la norma era stata utilizzata a luglio dello stesso anno per favorire il passaggio di consegne tra Federica Farina, 29 anni, di Ronco Briantino, e Maria Paola Radaelli, 57 anni, di Verano Brianza. La legge prevedeva che al lavoratore più maturo dovessero mancare al massimo 48 mesi per il conseguimento del diritto alla pensione e che il giovane assunto dovesse avere un’età compresa tra i 18 e i 29 anni. Il contratto del lavoratore vicino alla pensione veniva trasformato da tempo pieno a tempo parziale. Tuttavia, grazie ai fondi messi a disposizione dalla legge, i contributi pensionistici venivano pagati integralmente. Il lavoratore più giovane veniva a sua volta assunto con un contratto part-time che, al momento del raggiungimento dei requisiti pensionistici del primo lavoratore, veniva tramutato in un contratto a tempo pieno.

Nel caso specifico il nuovo ponte generazionale è stato utilizzato per due operatrici che lavorano nell’Ufficio Colfe badanti della Cisl Monza Brianza Lecco. Entrambe dipendono dai Servizi integrati della Cisl Lombardia. Negli ultimi anni lo sportello ha dovuto far fronte a un sempre maggior numero di pratiche. Nel 2002 erano circa 200, adesso sono oltre un migliaio all’anno.

«Dal punto di vista retributivo – spiega Maria Paola Radaelli, neo pensionata con 42 anni di contributi – ho ovviamente dovuto rinunciare a qualcosa. Ma il trattamento pensionistico non è stato penalizzato. Ho poi avuto maggior tempo da dedicare alla famiglia e ai miei nipoti. E ho dato modo a un’altra persona di avere un’occupazione a tempo pieno».

Soddisfatta del risultato canche Federtica Farina assunta a tempo pieno: «Ho avuto quest’opportunità e ben volentieri ho cercato di sfruttarla».

«Adesso – commenta Rita Pavan, segretaria generale Cisl Monza Brianza Lecco – il ponte generazionale non è più strutturato in questo modo. Probabilmente non è stato molto sfruttato perché non è stato adeguatamente pubblicizzato. Ma ormai fa parte della contrattazione nazionale: nel contratto dei chimici, per esempio, c’è».

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