Cultura in Lombardia: al lavoro oltre 45mila tra imprese e no profit

Sono oltre 30mila le imprese in Lombardia che lavorano con la creatività, l’intrattenimento, la cultura e l’arte, a cui si aggiungono quasi 15mila istituzioni non profit.
Sono oltre 30mila le imprese in Lombardia che lavorano con la creatività, l’intrattenimento, la cultura e l’arte, a cui si aggiungono quasi 15mila istituzioni non profit (dati ultimo Censimento 2011). Nel dettaglio le imprese culturali e creative attive in Lombardia sono 30.309 e hanno registrato una crescita del 2,3% tra 2015 e 2017.
Sul fronte del non profit le istituzioni attive in Lombardia in attività culturali e artistiche, ricreative e di socializzazione al 2011 sono 14.559 (circa un terzo dell’intero settore). La forma giuridica prevalente è l’associazione (riconosciuta e non riconosciuta) scelta dal 64,5% delle istituzioni, a cui si aggiungono circa 300 fondazioni (17,6%), un centinaio di Società cooperative (5,9%), e quasi 500 altre istituzioni (23,5%). È quanto emerge da una elaborazione dell’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Monza e Brianza su dati Registro Imprese, Istat.
Le imprese culturali e creative attive in Brianza al I trimestre 2017 sono oltre 2mila e crescono in 2 anni dell’1,5%. Le istituzioni attive in Brianza in attività culturali e artistiche, ricreative e di socializzazione al 2011, sono 883. In linea con il quadro regionale, la forma giuridica prevalente è l’associazione (riconosciuta e non riconosciuta) scelta dal 57,9% delle istituzioni.
Oggi in Villa Reale istituzioni, aziende e operatori del settore profit e non profit si confrontano sui temi della sostenibilità economica in ambito culturale e i vantaggi dell’interazione reciproca degli attori in gioco, in occasione di “Profit e non profit alleati per la cultura. Progetti d’eccellenza a confronto”. L’appuntamento, organizzato dal Centro Studi per l’Impresa e dalla Camera di commercio di Monza e Brianza, intende rilanciare la cultura come asse strategico della responsabilità sociale d’impresa e fornire strumenti utili per la gestione e promozione culturale proponendo modelli d’eccellenza e innovazione.
All’incontro hanno partecipato Carlo Edoardo Valli Presidente della Camera di commercio di Monza e Brianza, Giacomo Biffi Consigliere della Provincia di Monza e Brianza, Fabio Corno commercialista e professore associato di Economia aziendale Università Milano, Piero Addis Direttore generale Consorzio Villa Reale e Parco di Monza, Alessandro Borchini Direttore Comunicazione e Marketing Fondazione Piccolo Teatro di Milano Teatro d’Europa, Andrea Cancellato Direttore, Triennale di Milano, Marta Petenzi Segretario Generale Fondazione della comunità Monza e Brianza Onlus, Cristina Maurelli Associazione Culturale Liberi svincoli e il gruppo degli Igers Brianza.
“Gli investimenti che alimentano la cultura del bello diventano valore economico – ha dichiarato Carlo Edoardo Valli Presidente della Camera di commercio di Monza e Brianza – La Villa Reale, Triennale Design Museum, le eccellenze del design sono tra gli elementi del capitale culturale delle oltre duemila imprese creative della Brianza. Valorizzare i beni culturali del nostro territorio significa dare valore e riconoscibilità non solo alle imprese della cultura ma a tutte le nostre 90 mila attività economiche”.
“Chi effettua erogazioni liberali a favore della cultura può godere di importanti benefici fiscali. In particolare a favore degli enti privati sono previsti i contributi del 5 per mille e le erogazioni liberali con le specifiche detrazioni e deduzioni – ha dichiarato Fabio Corno Direttore scientifico CIS – Centro Studi Impresa e professore associato di Economia aziendale Università Milano – Per gli enti pubblici l’Art Bonus è uno strumento ormai entrato a pieno regime come possibilità per sostenere il patrimonio culturale. Quindi oltre al Profit e Non Profit è importante che anche il fisco si schieri dalla parte della cultura”.