Moria di uccelli a Caponago: il Movimento Animalista presenta esposto in Procura

La coordinatrice provinciale Eleonora Villa vuole fare chiarezza sull’accaduto.
Arriva in Procura a Monza il caso della moria di uccelli a Caponago. Un esposto per chiedere di fare chiarezza su quanto è accaduto l’11 giugno è stato presentato dalla coordinatrice provinciale di Monza e Brianza del Movimento Animalista, Eleonora Villa.
Dopo l’allarme lanciato nei giorni scorsi dall’Enpa (Ente nazionale protezione animali), Eleonora Villa si è recata a Casina Serena per ricostruire l’accaduto e ora è determinata ad andare fino in fondo: “Appena ho letto la notizia sulla stampa locale – afferma Villa – sono corsa a Caponago per capire se potessi dare, in qualche modo, supporto agli animali in difficoltà. Una residente mi ha raccontato che due domeniche fa, dopo mezzogiorno, parecchi uccelli sono caduti nel cortile dopo un breve volo planato. Nel campo vicino, dove erano stati effettuati dei lavori nei giorni immediatamente precedenti, gli uccelli morti erano così tanti da formare addirittura delle “macchie nere” sullo sfondo giallo. “I residenti, preoccupati dal possibile rischio contaminazione per i bambini e per i gatti della locale colonia, hanno chiamato sia i carabinieri che i vigili per avere aiuto e capire come trattare le carcasse degli animali e per chiedere chiarezza sulle ragioni della moria. Alcuni uccelli sono stati raccolti dall’ATS di zona per essere esaminati, ma finora non c’è stata alcuna dichiarazione ufficiale sulle cause della morte”.
Oltre ad offrire il proprio aiuto concreto ai residenti e a presentare l’esposto, la sezione del Movimento Animalista si è incaricata di contattare il Responsabile della polizia locale, l’assessore all’Ecologia e il sindaco di Caponago, oltre al Responsabile dell’ATS di zona per chiedere maggiori dettagli sull’accaduto.
“Appena saranno disponibili risposte ufficiali, il Movimento Animalista si farà carico di comunicarle alla cittadinanza e di intraprendere le azioni necessarie per contenere il rischio ed evitare il ripetersi di altri fenomeni analoghi nel futuro” conclude Villa.