Post voto a Monza, Scanagatti (Pd): “Niente apparentamenti”

I principali esponenti della coalizione che sostiene il sindaco in carica Roberto Scanagatti si sono ritrovati presso il comitato elettorale di via Lambro per commentare l’esito del voto.
Il centrosinistra il giorno dopo le elezioni, anzi, il pomeriggio dopo, dato che lo scrutinio è terminato mentre la maggior parte dei monzesi usciva di casa per andare a lavorare. I principali esponenti della coalizione che sostiene il sindaco in carica Roberto Scanagatti si sono ritrovati presso il comitato elettorale di via Lambro per commentare l’esito del voto alla presenza dei giornalisti.
A fare la parte del leone è stato il primo cittadino, che prima ancora di commentare la scarsa affluenza al voto dei suoi concittadini ha sottolineato: “Queste elezioni ci hanno già regalato soddisfazioni importanti. Siamo la prima coalizione come voti assegnati al candidato sindaco, ma soprattutto siamo aumentati di circa mille voti rispetto al primo turno del 2012. E non era per nulla scontato, dato che colui che governa subisce l’attacco da parte di tutti gli altri competitori. Ma gli elettori hanno ritenuto di riconoscere la validità della nostra proposta e del lavoro svolto in questi 5 anni”.
Sui motivi della scarsa affluenza al voto Scanagatti non ha nascosto le critiche al Governo nazionale: “Il 51,88% è frutto di ragioni molteplici. Siamo di fronte a una scelta infelice, cioè quella di collocare all’11 giugno il primo turno e ancor di più al 25 giugno il ballottaggio, una giornata che di certo non faciliterà l’affluenza. Per la prima volta, poi, si è votato solo la domenica. Per me è stato profondamente sbagliato accorpare in un’unica giornata le elezioni. Non mi è sembrata una grandissima scelta anche la riduzione voluta a livello statale delle plance elettorali. Comunque quella del calo dei votanti è una tendenza di carattere nazionale”.
Quindi ha proseguito col raffronto tra i voti alla sua coalizione e i voti alla coalizione di centrodestra, accusata di essersi inventata i sondaggi: “Noi abbiamo acquisito i consensi che ritenevamo di dover acquisire. Certamente il centrodestra ha ottenuto invece un risultato superiore anche alle loro attese. Hanno fatto circolare nei giorni precedenti dei sondaggi fatti ad arte, dato che li sottostimavano. Noi ne avevamo altri con dati per loro superiori. È stata una strategia che hanno utilizzato per indurre i nostri elettori a non partecipare al voto ritenendo il risultato scontato. Sarà fondamentale che il 25 giugno i nostri elettori non vadano a fare il weekend al mare, ma vadano tutti a votare”.
Poi è stata la volta dell’analisi dei voti dei partiti che lo sostengono: “Il Partito democratico ha doppiato tutti gli altri partiti, dimostrandosi la forza trainante della coalizione di centrosinistra. Evidenzio poi il risultato apprezzabile della lista Monza per Scanagatti sindaco. Tra l’altro segnalo che molte schede sono state annullate perché la gente ha votato sia il Pd che la lista Monza per Scanagatti sindaco. E poi c’è stato il buon risultato della lista LabMonza, composta perlopiù da giovani, e nonostante abbia avuto poco tempo per farsi conoscere”.
E questo è stato il commento sui risultati dei competitori: “La destra, quella dura, ha avuto il sopravvento in una coalizione di centrodestra dove Forza Italia è una forza residuale. Più del doppio di quello che ha preso Forza Italia è stato appannaggio di Lega nord-Lega lombarda, Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale e della lista Noi con Dario Allevi, che non è altro che un elenco nutrito di esponenti di destra. La parte moderata di questo schieramento è fortemente minoritaria, un elemento che dovrebbe preoccupare gli elettori. Io mi voglio rivolgere a loro direttamente e non ai ‘capi bastone’. Così come voglio far riflettere quelli del Movimento 5 stelle, che ha subito una battuta d’arresto. Il M5s ha posto sul tavolo questioni legittime durante il nostro mandato quinquennale. Hanno per esempio ritenuto che proseguire con l’appalto in essere dei servizi di igiene ambientale fosse un errore. Ma il ‘vulnus’ non è stato creato da noi, ma dalla precedente Amministrazione che aveva al suo interno Allevi. È quella che ha bandito la gara d’appalto finita nel mirino della Magistratura… Inoltre ho visto nel programma di M5s molti elementi in comune. Anche l’elettorato di Pierfranco Maffè non può riconoscersi in quei valori autoritari, di discriminazione portati avanti dalla destra del centrodestra. Non voglio tralasciare la lista Civicamente, che in questi 5 anni ha messo sul tavolo una serie di temi sui quali abbiamo ragionato. Tra l’altro ringrazio il candidato sindaco Paolo Piffer per avermi regalato a un confronto elettorale una copia cartacea del suo programma, perché l’ho letto e l’ho trovato di molto interesse. Infine c’è Sinistra alternativa: nel loro programma hanno tre temi portanti, la casa, l’ambiente e il lavoro, che non faticheranno a trovare nel nostro programma elettorale”.
In conclusione Scanagatti ha affermato che “è meglio essere davanti che rincorrere. Il primo tempo della partita si è comunque concluso in parità. Ora abbiamo in mente una serie di iniziative per evidenziare maggiormente il lavoro svolto in questi anni di nostro governo della città. Non vogliamo che Monza torni al passato. Ho iniziato a guidarla che era allo stremo, prostrata dal malgoverno del tandem composto dal sindaco Marco Mariani e dal vicesindaco Allevi. Faccio fatica a pensare che chi ha governato in un certo modo Monza e male la Provincia possa essere elemento di rinnovamento”.
Scanagatti non farà apparentamenti… “Sono difficili da realizzare anche perché è difficile spiegare agli elettori come si fa a mettersi assieme dopo essersi contrastati fino a oggi. E in ogni caso non inseriremo in Giunta alcun nostro competitore. Noi non faremo mercimonio di ruoli istituzionali. Solo dopo aver vinto ci metteremo a un tavolo per decidere chi saranno gli assessori”.
Allevi ha fatto appello a tutti i monzesi perché vadano a vedere i fuochi artificiali per la festa patronale di San Giovanni in quanto se così accadesse la sera prima delle elezioni vorrebbe dire che il giorno dopo andrebbero anche a votare…“Ma noi faremo i fuochi artificiali il 26 giugno… – ha risposto ironicamente Scanagatti – Allevi ha fatto male i conti: se uno vuole andare al mare non c’è fuoco di San Giovanni che tenga…”.
I vostri sondaggi davano con percentuali così basse Maffè e Danilo Sindoni del M5s? “Maffè non mi sembra abbia deluso così tanto, mentre Sindoni era insondabile, nel senso che avevamo responsi molto differenti tra loro. Su di lui ha influito il dato nazionale”.
Infine è stata la volta dei commenti dei tre rappresentanti delle liste in suo sostegno. Per Alessandro Gerosa, consigliere di Sinistra italiana, quello di LabMonza “è stato un risultato importante. È una lista che ha saputo costruire una sinistra aperta, prendendo più voti di Sinistra ecologia libertà nel 2012, quando era al culmine del suo successo. È una lista giovane, che è riuscita a portare al voto i giovani”.
L’assessore Carlo Abbà di Monza per Scanagatti sindaco ha sottolineato il fatto che “la nostra lista ha ottenuto un doppio successo perché non ha cannibalizzato le altre forze della coalizione. I cittadini che hanno apprezzato questo governo della città hanno saputo mettere in piedi una lista che ha portato al voto molti cittadini che forse altrimenti non sarebbero andati alle urne. Siamo una forza nuova, ma non quella che si alleerà con Allevi. È chiaro che i monzesi dovranno scegliere tra due modelli di città antitetici. Avremo fatto degli errori, ma siamo onesti: l’unico zero che abbiamo come numeri è nei reati giudiziari”.
La conclusione è stata per la vicesindachessa Cherubina Bertola: “Il Pd è la forza di riferimento per la nostra città. Nonostante le discussioni a livello nazionale, a Monza è ancora una forza che aggrega il popolo di sinistra. Lasciatemi dire che la possibilità di esprimere due preferenze, purché di genere diverso, qualche risultato l’ha ottenuto. E noi del Pd esprimiamo la donna più votata di queste elezioni”.