Rapinò il “compro oro”, identificato ma è già in carcere

20 giugno 2017 | 14:00
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Rapinò il “compro oro”, identificato ma è già in carcere

Indossava ancora le scarpe che aveva usato durante il colpo due anni prima.

Ha aggredito a pugni e chiuso in bagno il titolare del negozio “compro oro” di via Lecco, due anni fa. Al termine di una laboriosa indagine, i carabinieri di Monza lo hanno identificato e gli hanno notificato in carcere (dove è rinchiuso per un altro episodio di rapina) l’arresto per rapina aggravata e sequestro di persona. Addosso aveva le stesse scarpe calzate durante il colpo, due anni fa.

LA VICENDA – E’ accaduto tutto nel maggio del 2015, quando il commerciante in oro si è visto letteralmente aggredire da un trentaseienne albanese che è entrato nel suo locale con fare minaccioso. “Apri la cassaforte, muoviti” e per convincerlo lo ha preso a pugni. Dopo aver arraffato vari monili in oro, il rapinatore ha preso il cellulare del titolare e poi lo ha costretto a seguirlo in bagno, dove lo ha chiuso a chiave ed è fuggito.
“Aiutatemi, vi prego”, le urla del malcapitato sono state udite da un negoziante a lui vicino, dal retro del suo negozio. Questi, passandogli un cacciavite dalla finestra, è riuscito ad aiutarlo a scardinarla e liberarlo. Sul posto era intervenuta una volante dei carabinieri di Monza, che aveva raccolto la testimonianza della vittima, unitamente alle immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona.

LE INDAGINI – Nonostante la mascherina indossata dal rapinatore, i militari ne avevano ricavato un profilo adeguato al riconoscimento. Rintracciato anche il tragitto da lui effettuato con l’analisi dei tabulati telefonici sul cellulare rapinato, i carabinieri hanno chiuso le indagini e lo hanno identificato. Quando sono entrati nel carcere di Opera dove è rinchiuso dal 2015, con stupore i carabinieri hanno realizzato che il malvivente aveva addosso ancora le stesse scarpe utilizzate per il colpo. Le stesse che lo hanno accompagnato a compiere un’altra rapina, due giorni dopo a Genova, al termine della quale era stato arrestato.