Scanagatti, dai commercianti è duello a distanza. Allevi lancia “bomba” sui chiosconi

21 giugno 2017 | 16:48
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Scanagatti, dai commercianti è duello a distanza. Allevi lancia “bomba” sui chiosconi

Non c’è stato un confronto diretto, ma i due se le sono dette di tutti i colori. In particolare pesante l’affondo dello sfidante di centrodestra.

È la settimana dei ballottaggi, quella che molti candidati e loro fiancheggiatori utilizzano per diffondere dossier contro gli avversari. Dario Allevi, candidato sindaco del centrodestra, ne ha “sparato fuori” uno ieri sera nel corso della serata elettorale organizzata da Confcommercio Monza e Brianza.

La “bomba” è stata sganciata in Sala Maddalena volontariamente, cioè non in risposta a una domanda specifica, a proposito della vicenda dei cosiddetti “chiosconi” che l’Amministrazione di centrosinistra guidata da Roberto Scanagatti, ricandidatosi e arrivato al ballottaggio con un margine di soli 38 voti, ha deliberato di far installare in alcuni punti nevralgici della città. “È una bruttissima pagina di questa Amministrazione  – ha sottolineato Allevi – Se vinceremo andremo a sezionare la delibera nei minimi dettagli. Perché non è corretto che qualcuno, per il fatto di essere stato assessore e amico di un amministratore, abbia partecipato alla gara, che si è tenuta nascosta, per la realizzazione e l’affidamento di 13 chioschi e l’abbia vinta, potendo così evitare tutta la burocrazia che invece voi commercianti dovete affrontare quando aprite un’attività. Questa Amministrazione è così trasparente da aver assegnato questi 13 chioschi, che avranno una superficie che andrà da 25 a 80 metri quadrati, a un ex assessore della Giunta di Michele Faglia (di centrosinistra, ndr), un ex assessore che ha problemi finanziari (la sua società ha evitato di recente il fallimento, ndr). Noi abbiamo scoperto che c’è un collegamento stretto tra la Ubuntu, la società che gestisce la sistemazione dei profughi nella nostra città, e la Saum, la società che ha vinto la gara per i ‘chiosconi’: un consigliere è la stessa persona. Questo ex assessore si è fatto evidentemente dare i soldi guadagnati con la gestione dei profughi da questo consigliere per saldare i suoi debiti, assicurandogli che tanto poi coi ‘chiosconi’ ce ne sarà per tutti. Questa operazione sarà anche una cosa legittima, ma è assolutamente inopportuna politicamente”.

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Anche nel resto della serata Allevi ha usato il vetriolo, attaccando duramente Scanagatti e la sua Amministrazione, pochi minuti dopo avergli stretto la mano per le foto di circostanza: “Mi dispiace molto non avere un confronto con lui – ha detto all’inizio – ma la responsabilità è del sindaco in carica che li ha preferiti evitare durante le due settimane che portano al ballottaggio”. Infatti, invece di essere un duello la serata è stata trasformata in due interviste separate. Allevi ha raccontato: “Oggi sono stato al mercato di San Rocco e ho fatto un giro in via D’Annunzio dove quasi tutti i negozi sono stati chiusi dopo che questa Amministrazione ha deciso di realizzare delle fontane inutili se non per far fare il bagno a qualche personaggio un po’ naïf che abbiamo in città. E anche chi è ancora aperto mi ha detto che il loro fatturato è crollato da quando la situazione è quella che è adesso. Ma di esempi negativi ce ne sono molti altri, come a Sant’Albino, dove hanno chiuso i negozi a causa dei lavori interminabili per realizzare la rotonda a fagiolo. A differenza di Scanagatti io ho combattuto battaglie a fianco dei commercianti, anche contro i colossi della grande distribuzione. Con noi al governo della città i commercianti avranno dialogo. E gli ambulanti potranno stare tranquilli: il mercato rimarrà in piazza Trento e Trieste”.

L’esponente di Forza Italia ha naturalmente parlato di sicurezza: “Con noi ci sarà il ripristino della legalità nella nostra città. Nel nostro tour di ascolto nei quartieri il primo problema per i cittadini è la sicurezza. La prima delibera sarà allora un ‘pacchetto sicurezza’, che comprenderà dal ripristino del poliziotto di quartiere all’istituzione di un presidio fisso di agenti della Polizia locale in alcune delle aree più critiche della città, come il piazzale davanti alla stazione ferroviaria, i Boschetti Reali e piazza Cambiaghi. Se sarà il caso di battere i pugni sul tavolo o alzare la voce di fronte al Prefetto, Giovanna Vilasi, lo faremo. I venditori ambulanti abusivi li avevamo già eliminati da via Italia ai tempi della Giunta di Marco Mariani (dove Allevi era vicesindaco, ndr), così come tre campi rom abusivi erano stati sgombrati a distanza di 15 giorni l’uno dall’altro. Alcuni ambulanti regolari ci hanno informato che, col trasferimento delle licenze da storici venditori italiani a  extracomunitari, è presente qualcuno che non rispetta le regole. In caso di vittoria verificheremo tutte le bancarelle”.

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Quindi ha attaccato sul turismo: “Ha potenzialità  enormi inespresse. Se sono aumentati i turisti grazie all’Expo non è certo merito di Scanagatti. Tra l’altro ci si aspettava di più, ma il direttore di Expo, ora sindaco di Milano, ebbe l’idea di aprire anche alla sera e a prezzi stracciati l’Esposizione universale, che dunque cannibalizzò i territori circostanti compresa la Brianza. Anche l’arrivo del Papa non è certo merito di Scanagatti, anzi, lui avrebbe dovuto fare di più. Ci sono stati tra i 500mila e i 700mila turisti, ma nessuno si è fermato in città. Io avrei creato eventi collaterali per intercettare il flusso di pellegrini al ritorno dal parco. Si è persa un’occasione storica. Il turismo deve avere un ruolo centrale, per cui accorperò le deleghe di cultura e turismo. Bisogna ottimizzare i gioielli che abbiamo, come la Villa Reale, che è così grazie all’Amministrazione Mariani e non grazie a chi raccoglieva firme contro il recupero del corpo centrale… Dopo la mostra fotografica su Steve McCurry abbiamo assistito a un lento declino, con mostre non all’altezza di un contenitore così importante e bello come la Reggia. Può diventare la nostra Schönbrunn o Versailles. A Schönbrunn lavorano 300 persone contro le 20 di Monza, a dimostrazione che se si valorizza la Villa Reale porta occupazione. Anche in autodromo si può fare di più. Deve diventare un incubatore di imprese. E poi nei prossimi 5 anni voglio costruire in città un teatro degno di tale nome. La terza città della Lombardia ha ora un ex cinema, con le compagnie numerose che si devono cambiare in mezzo alla strada”.

Sul come utilizzare le entrate derivanti dalla tassa di soggiorno Allevi è alternativo: “È meglio toglierla. Questa Amministrazione ha aumentato le tariffe per i servizi  dalla culla alla morte dal 200% al 400%. Scanagatti ha davvero fatto un capolavoro: ha aumentato le tasse e diminuito i servizi”.

Riguardo al parcheggio interrato di piazza Citterio il centrodestra riprenderebbe in mano il progetto: “Ricordo che coi commercianti raccogliemmo 5200 firme per chiedere alla Giunta Faglia di realizzare prima quello che l’altro di piazza Trento e Trieste. Vogliamo un parcheggio non da 100 posti, ma da 500 e oltre”.

La chiusura è stata per la metropolitana: “Non bisogna perdere più un giorno di tempo. Anche se i lavori inizieranno nel 2027 e non nel 2019 come afferma Scanagatti. Del resto l’unica opera realizzata da lui in questi 5 anni è stata la Coop… Per la metropolitana per il momento ci sono in bilancio solo 16 milioni di euro su 1 miliardo e 300milioni… Il tracciato dovrà passare per i quartieri abitati, non per la campagna, non per viale Lombardia, dove non c’è una casa. In questo modo i monzesi lasceranno le automobili nei box e fermeremo quelle dei brianzoli al Rondò. Avremo un guadagno anche economico: dove arriva la metropolitana le case si rivalutano del 30%-40%”.

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Scanagatti, nel giorno del suo compleanno, è stato molto più pacato davanti alla non numerosa platea dei commercianti, guidati da Domenico Riga esattamente da un anno. Riga che è anche il coordinatore cittadino di Forza Italia. Ma l’esponente del Partito democratico ha avuto parole d’elogio per la sua capacità di non mischiare i panni. “I 5 anni di rapporto con Confcommercio sono stati proficui. Pur essendo politicamente su fronti opposti, Riga in Consiglio comunale (dov’era capogruppo dei berlusconiani, ndr) ha saputo interpretare in maniera corretta questa doppia veste”.

Per il sindaco uscente “il problema principale di Monza è il traffico. Nessuno ha la bacchetta magica. In centro bisogna assicurare gli spazi di sosta per gli abitanti e la possibilità di rotazione degli stessi per i clienti dei negozi. Abbiamo chiesto aiuto alla tecnologia. Monza Mobilità potrebbe intervenire installando dei sensori ad ogni stallo di sosta grazie ai quali si permetterebbe alla centrale della Polizia locale di intervenire sugli abusi. Attivando questo sistema si potrebbe concedere la prima mezz’ora di sosta gratuitamente. A proposito di parcheggi, io sono l’unico che ha dichiarato nel programma di voler riprendere in mano il progetto del parcheggio interrato di piazza Citterio, correggendo gli elementi ostativi per la Sovrintendenza. Il costo del parcheggio di piazza Trento e Trieste? Ci sta che si paghino 2,40 euro un’ora, ma non va bene che 61 minuti di sosta costino il doppio. La concessione stipulata dalla Giunta Mariani è sbagliata perché non prevede il frazionamento delle ore. Il parcheggio della stazione ferroviaria di Monza sobborghi è deserto? Costa solo 2 euro al giorno… Se lo volete gratis poi però farò multare pesantemente tutti quelli che lì vicino, e mi riferisco a via Bergamo, non parcheggiano negli spazi consentiti. Ci sarà da fare un ragionamento su via degli Zavattari, ma sul centro storico in generale. La scelta dell’Amministrazione Mariani di riqualificare via degli Zavattari con manufatti di pregio è stata una scelta sbagliata, perché se andava fatta bisognava chiudere completamente al traffico la strada. Dico poi agli ambulanti che in piazza Cambiaghi così non si può andare avanti. Un’area a uso pubblico come quella deve essere utilizzata in altro modo. E per piazza Trento e Trieste cerchiamo di trovare una soluzione assieme perché così com’è a me non va bene”.

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Sul commercio di vicinato Scanagatti ha ricordato di aver “stanziato 200mila euro per gli esercizi danneggiati economicamente da lavori in corso e altri soldi provenienti da accoglimenti di domande relative a bandi europei e regionali. Poi, a proposito di chi dice che a Monza si aumentano le tasse, la Tasi a Monza non si paga. Il vero cancro del nostro Paese è la burocrazia. I turisti a Monza sono aumentati del 58% nell’anno dell’Expo e di un ulteriore 5% l’anno successivo. Abbiamo portato in 5 anni 400mila visitatori in Villa Reale, un milione di persone per il Papa e molte altre centinaia di migliaia coi concerti. L’imposta di soggiorno dello 0,50% non è stata un deterrente e i proventi sono stati tutti investiti per la promozione della città. Sono disposto a confrontarmi coi commercianti per la destinazione dei prossimi proventi da questa imposta. Monza è una città attrattiva e noi in 5 anni abbiamo cercato di dimostrarlo. Abbiamo ricevuto decine di delegazioni e quando tornavano dalla visita alla città avevano gli occhi pieni di entusiasmo e gioia. Monza è un brand straordinario, da valorizzare ulteriormente col prossimo arrivo della metropolitana. Un altro mio obiettivo è quello di ricongiungere il Parco e la Villa Reale col resto della città”.

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Riguardo alla sicurezza Scanagatti è infastidito: “Questa città viene dipinta da alcune forze politiche come una città insicura, preda di microcriminalità diffusa. Si esagera. Prossimamente ci sarà un presidio fisso della stazione e di altre zone. Però questa non è materia di competenza del Comune, ma della Prefettura. Con il Decreto Minniti avremo più possibilità di intervento come sindaci. Ricordo che sono stato io a emettere un’ordinanza contro l’accattonaggio molesto. Per battere il degrado bisogna far vivere la città. Sono interessato a una proposta di un commerciante di corso Milano: se occupiamo noi gli spazi certa gente non gradita se ne va”.

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