Seveso, una “Cena con il rifiuto” per imparare (meglio) la differenziata

27 giugno 2017 | 06:21
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Seveso, una “Cena con il rifiuto” per imparare (meglio) la differenziata

Un progetto sociale di Legambiente Lombardia che fa incontrare i vicini per una cena estiva: oltre a conoscersi meglio, si rischia persino di imparare qualcosa di più sulla differenziata.

Tavoli e sedie pieghevoli, frutta, piatti freddi e anche qualche immancabile zanzara. Sono i classici ingredienti di una cena estiva all’aria aperta, che Legambiente Lombardia ha pensato di rivisitare in chiave green nell’ambito del progetto Waste4Think, per aiutare i sevesini, che da quest’anno pagano la Tari in base a quanti rifiuti producono, a capire come differenziare meglio. Special guest, il sacco blu, ma anche questionari per identificare meglio le tipologie di utenti, e anche giochi per affrontare la raccolta differenziata in modo più ludico. La prima “Cena con il rifiuto” si è tenuta venerdì 23 giugno nel quartiere Altopiano, in uno spiazzo tra i palazzi vicino all’ingresso del Parco delle Groane.

«In Inghilterra le chiamano social street, abbiamo preso l’idea da lì: una cena tra vicini per socializzare e conoscersi meglio – racconta Simona Colombo, presidente di Legambiente Lombardia -. Volevamo fare qualcosa di poco istituzionale, basato sul passaparola, e abbiamo deciso di partire con una sperimentazione tra gente che conosciamo». Colombo ha infatti coinvolto per primi i suoi vicini dicasafamiglie e tanti bambini. E mamme che, pur essendo differenziatrici rigorose, ammettono: «Con i figli ancora piccoli è impossibile non produrre rifiuti». Il pubblico giusto, insomma, per parlare di raccolta differenziata, che a Seveso supera già l’ 80%: anche per questo è difficile aumentarla ancora, e Legambiente, oltre a organizzare degli incontri nelle scuole, si sta muovendo anche per sensibilizzare sul tema gli animatori di centri estivi e oratori (questi ultimi, che finora ne erano esentati, dovranno raggiungere almeno il 30% di rifiuto differenziato).

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«La difficoltà più grande è l’assenza di uniformità della raccolta, che cambia di comune in comune – ammette Colombo -. E tanti usano ancora i cestini per buttare la pattumiera di casa. Anche se il picco lo abbiamo raggiunto nel 2014, con l’introduzione del sacco col chip, e adesso siamo in diminuzione. Qualcuno potrebbe anche mettere il secco nella plastica, ma l’ufficio ecologica riferisce che non c’è ritorno di sacchi non conformi». Tutto bene, dunque. Ma c’è anche chi si lamenta che seguire scrupolosamente le regole della raccolta differenziata non significa risparmiare poi così tanto: «Il vero obiettivo è la riduzione del rifiuto. E per ora la parte variabile del sacco blu incide molto poco, poi aumenterà».

A Seveso sono in programma altre due “Cene col rifiuto”: il 15 luglio nella sala civica di via Silvio Pellico, a San Pietro, e il 21 luglio nel parchetto di via Mezzera.

Foto di apertura: Simona Colombo, Oriana Oliva, Marzio Marzorati e Patrizia Colombo, tutti di Legambiente Lombardia

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