Vimercate, al Centro Orientamento Immigrati è tempo di bilanci e… diplomi

Più di 100 gli studenti che quest’anno si sono rivolti alla scuola del COI per imparare l’italiano. In 50 si sono diplomanti.
Più di 50 i diplomanti in occasione della fine dei corsi di italiano del COI – Centro Orientamento Immigrati di Vimercate. Tutti gli insegnati, ad ogni classe, hanno consegnato un attestato di frequenza per premiare chi, con costanza e impegno, ha portato a termine l’intero anno scolastico.
I corsi sono stati seguiti da più di 100 gli studenti. Il totale è di 8 corsi attivati, dal livello base A0, fino al livello B1 per chi l’italiano già lo mastica abbastanza bene.
Oltre ad aver ricevuto l’attestato di frequenza e di partecipazione ai corsi, anche quest’anno, una decina di studenti, sono stati accompagnati e preparati a sostenere l’esame di livello A2, quello richiesto dalla prefettura per ottenere il permesso di soggiorno lungo; anche questo un piccolo successo: tutti promossi!
I corsi, tenuti su base totalmente volontaria, sono gratuiti e gli studenti si iscrivono in ogni periodo dell’anno, da tutta la Brianza, alcuni addirittura da Monza, Lissone e Bergamo. “A ottobre le classi sono sempre molto piene, ma poi, durante il corso dell’anno cominciano a diventare una realtà molto fluida” spiega Chiara Dicorato – responsabile del settore scuola – “L’ingresso di nuovi iscritti, si accompagna all’abbandono di quelli che già frequentano e all’arrivo di rifugiati in carico alle cooperative che operano nel territorio. Diverse sono le cause quindi di questo rimescolamento: trasporti, ricerca del lavoro, ritorno al paese di origine, ricongiungimenti familiari.”
Per i volontari la sfida non è semplice: da un lato devono rispondere ai bisogni linguistici degli studenti, ma dall’altro devono fornire loro strumenti per orientarsi anche socialmente nella nuova comunità. Ogni lezione diventa una piccola cassetta di attrezzi di pronto impiego dove verbi, lessico, pronomi, aggettivi si mescolano a racconti di vita vissuta, di tradizioni, di speranza.
Il COI, Centro Orientamento Immigrati Onlus, nasce 50 anni fa, proprio per questo. Accogliere, aiutare, orientare chi è appena arrivato in una città nuova, in una nazione diversa, per religione, lingua e cultura. I tempi sono cambiati e se 50 anni fa, le persone che si rivolgevano al COI erano quelle che si trasferivano a Milano dal Sud Italia, dall’Albania o dalla Grecia, in questi ultimi anni gli stati di provenienza sono molto diversi. Le origini sono sempre più varie, dal Sud America all’estremo Oriente, con una presenza sempre massiccia di africani; quest’anno sono stati accolti tra i banchi, anche una decina di rifugiati politici e richiedenti asilo, ospiti delle cooperative che lavorano nel territorio.
Le classi sono sempre più miste, uomini e donne, giovani e meno giovani, musulmani, cristiani, ortodossi, buddisti e indù. E quando tra i banchi di scuola, una signora tunisina diventa amica di un giovane senegalese, quando si festeggiano insieme Ramadan, Pasqua e Natale, quando si raccontano in classe storie, si leggono i giornali e si scrivono poesie… è lì che si compie la vera magia di queste lezioni di italiano del COI. “E’ in questi piccoli dettagli che troviamo il valore aggiunto dell’insegnare italiano qui, come volontari” commentano gli insegnanti.