“Se penso a Lentate mi viene il vomito”, Ex candidato sindaco nella polemica

«Terzo giorno a Strasburgo: si parla di futuro […] Poi penso a Lentate e mi viene il vomito, è più forte di me»: il post, pubblicato ha creato una polemica intorno all’ex candidato sindaco del PD.
«Poi penso a Lentate e mi viene il vomito, è più forte di me». Ha fatto scalpore il post che Marco Cappelletti, ex candidato sindaco per il Partito democratico, ha pubblicato su Facebook il 6 luglio. Subito ripreso sui social, è stato aspramente criticato sia dai cittadini sia dalla nuova amministrazione di centrodestra guidata da Laura Ferrari, che si era detta offesa e indignata da un commento del genere riferito alla propria città.
«Quel post è stato strumentalizzato, se ne è preso solo un pezzo per reinterpretarlo – si difende ora Cappelletti -: non è una manifestazione di odio nei confronti di Lentate, anzi, il contrario: mi trovavo a Strasburgo a parlare di evoluzione, giovani e futuro, mentre da noi la risposta della nuova amministrazione ai problemi della città è stata “tombini”. Vuol dire rimanere impantanati nella melma dove ci lamentiamo di essere».
Così facendo però Cappelletti ha prestato il fianco alle critiche, scatenando una polemica, ma che rende bene l’idea della spaccatura esistente a Lentate tra i due contrapposti schieramenti di destra e sinistra, nuova e vecchia amministrazione.
Al di là dei suoi avversari politici, in tanti hanno criticato le parole dell’ex candidato sindaco, pubblicate con troppa leggerezza: come si impara sempre troppo tardi, l’immediatezza dei social network è un’arma a doppio taglio. «Ferrari e Turconi (il vicesindaco, ndr) si stanno dimostrando per quello che sono – insiste Cappelletti -: visione politica zero, si limitano a fare manutenzione ordinaria, quello che potrebbero fare anche gli uffici tecnici. Se vanno avanti così – continua sarcastico -, in tre mesi avranno esaurito il programma elettorale. Tutti i progetti grossi che stanno partendo, però, sono quelli della vecchia amministrazione: e sarò curioso di vederli all’inaugurazione della scuola di FederLegno Arreda, un nostro progetto a cui erano contrari».