Test antidroga agli studenti: la proposta della Lista Maroni

4 luglio 2017 | 00:02
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Test antidroga agli studenti: la proposta della Lista Maroni

Il test del capello può prevenire l’utilizzo di droghe tra i giovani. In consiglio regionale, il progetto della Lista Maroni.

Allarme droga tra i giovani in Lombardia. Dalla Lista Maroni arriva la proposta di sottoporre gli studenti all’esame del capello per prevenire il consumo di sostanze stupefacenti.

“I dati diffusi in queste ultime settimane delineano uno scenario davvero inquietante. Il consumo di droga tra i più giovani è preoccupante e questo ci porta a pensare alla necessità di mettere in campo azioni mirate al contrasto anche all’interno degli istituti scolastici”. A dichiararlo è Lara Magoni, consigliere regionale del gruppo “Maroni Presidente – Lombardia In Testa”, che oggi in Aula ha presentato un’interrogazione urgente, indirizzata all’Assessore al Welfare Giulio Gallera, per valutare la realizzazione di un progetto sperimentale da attuarsi nelle scuole, a seguito di un tavolo di lavoro regionale per la prevenzione dell’uso di sostanze stupefacenti soprattutto tra i più giovani.

“Sono convinta che la prevenzione, soprattutto se attuata in ambito scolastico, sia lo strumento più valido ed efficace per contrastare l’utilizzo di droghe da parte dei giovani. I programmi di prevenzione attuati nelle scuole, infatti – sottolinea la Vice Campionessa del mondo di sci -, consentono di raggiungere i giovani in un’età in cui non hanno ancora consolidato comportamenti devianti, attraverso l’acquisizione di informazioni, conoscenze ed abilità comportamentali utili al mantenimento e al miglioramento della propria salute.

“Sono soddisfatta dell’impegno preso dall’assessore Gallera in Aula e ritengo che con la collaborazione delle ATS e dell’Ufficio Scolastico regionale, si possa elaborare un’efficace campagna di prevenzione. Il test antidroga sul capello, oltre a costituire uno strumento predittivo per l’identificazione precoce dell’uso di queste sostanze, potrebbe rappresentare – conclude Magoni, che è membro della Commissione Sanità – anche una valida azione per fare prevenzione e deterrenza”.