Addio a Dionigi Tettamanzi, il (quasi) Papa della Brianza

Dionigi Tettamanzi è morto. L’annuncio arriva pochi minuti fa dalla Diocesi di Milano
Si è spento questa mattina, dopo una lunga malattia, il cardinale Dionigi Tettamanzi. Solo poche ore fa era arrivato dalla diocesi di Milano l’annuncio che le sue condizioni di salute erano drasticamente peggiorate nelle ultime ore . Ieri, nel primo pomeriggio il cardinale Angelo Scola e l’arcivescovo eletto Monsignor Mario Delpini avevano chiesto a tutti i fedeli una preghiera per lui. Alimentato artificialmente e sedato già da molto tempo, il cardinale Tettamanzi però, ha dato il suo ultimo addio alla comunità proprio poco fa.
Ricoverato a Triuggio, dal 2011, presso la casa di spiritualità “Villa Sacro Cuore” dove è stato curato e accudito fino ad oggi. Nell’ultimo periodo, infatti, le condizioni del cardinale continuavano a peggiorare fino a ieri pomeriggio, quando la Curia di Milano ha diffuso un comunicato stampa in cui si informavano i fedeli che per Dionigi Tettamanzi erano arrivate le ore più difficili e che la sua dipartita era imminente. E alla fine Tettamanzi, 83 anni e una lunga e impegnata carriera nel mondo ecclesiastico, si è lasciato andare. Sono in molti oggi a piangere una figura che, ha saputo lasciare il segno.
Brianzolo doc: Dionigi Tettamanzi è nato a Renate il 14 marzo del 1934. Da molti brianzoli, con orgoglio, è ricordato come il (quasi) Papa: il cardinale, infatti, ha partecipato a ben due conclave come candidato “papabile”. Il primo, nell’ aprile 2005, quando poi venne eletto Joseph Ratzinger. E, di nuovo, nel marzo 2013 partecipa ad una altro conclave come cardinale elettore conclusosi con la fumata bianca in favore dell’attuale Papa Francesco.
Dionigi Tettamanzi, comunque, è conosciuto e ricordato da tutti per essere stato Vescovo di Milano dall’11 luglio 2002, succedendo al cardinale Carlo Maria Martini, fino al 28 giugno 2011. Davvero difficile, però, concentrare in poche righe i tanti lavori e il grande impegno sociale che Tettamanzi ha lasciato in eredità alla comunità dei fedeli cristiani: entra in seminario a soli 11 anni, nel 1945, arrivando poi a insegnare teologia morale al seminario di Venegono Inferiore dal 1959; a motivo della sua predilezione per i temi del matrimonio, della sessualità, della bioetica, viene addirittura chiamato da Papa Giovanni Paolo II a collaborare alla stesura di alcune sue encicliche. Solo qualche anno fa, nel 2009, Tettamanzi scriveva una lunga lettera (Eppure tu vedi l’affanno e il dolore, pubblicata in 100mila copie) proprio a qualche giorno di distanza dalla gioranta mondiale del malato: ” Spesso chi vive nella sofferenza rischia di chiudersi in se stesso e non vuole condividere con gli altri il suo dolore e paradossalmente vuole restare solo: ci vuole coraggio, umiltà e saggezza – si legge – la prova cambia le persone in profondita’, ma può diventare anche motivo di purificazione e maturazione umana” . Parole che oggi potrebbero essere tranquillamente essere lette a lui, al cardinale venuto dalla Brianza.
Di lui si parlò molto anche per l’impegno sociale: nel 2008 il grande cuore di Dionigi Tettamanzi mise a disposizione un milione di euro in favore delle tante famiglie che, a causa della crisi economica che ha colpito il nostro Paese, si trovavano in grave momento di difficoltà.
Arriva oggi, per il cardinale Dionigi Tettamanzi, l’ultimo saluto da tutti i fedeli, estimatori, e da tutta la diocesi di Milano. A breve, saranno date indicazioni anche sul giorno e l’ora in cui verranno celebrati i funerali. Di poche parole il parroco di Renate, Don Ezio Castoldi, amico di sempre del cardinale che a Renate era nato e cresciuto: “sto aspettando che ci vengano date direttive per i funerali – dice velocemente, con la voce rotta – al momento non voglio rilasciare notizie, il dolore è troppo grande. E’ troppo presto per ricordare un momento con lui”. Un’amicizia e una stima che, tra i due, andava avanti da molti anni. Erano insieme, quando Dionigi Tettamanzi fu eletto Arcivescovo di Milano. In una vecchia intervista, rilasciata da Don Ezio, si legge: “sara’ un degno successore di un grande cardinale come Carlo Maria Martini. Ha le qualita’ del pastore, e’ buono, semplice, molto familiare. Qui e’ conosciuto ancora come don Dionigi, ogni tanto ci viene a trovare, frequenta la parrocchia. Quando si e’ saputo della nomina ufficiale, tutto il paese ha gioito”.
Aggiornamento 5 agosto 2017, ore 12.30
Una giornata di lutto anche per tutta la comunità di Renate che dice addio, con rispettoso silenzio, ad un concittadino oltre che ad una grande personalità del mondo ecclesiastico. A nome di tutti, arrivano le parole del sindaco, Matteo Rigamonti: “L’amministrazione comunale, unendosi al dolore dei famigliari, esprime il cordoglio di tutti i renatesi per la scomparsa del cardinal Dionigi Tettamanzi, illustre concittadino – afferma -la sua azione pastorale efficace e significativa e l’attenzione costante e concreta per i bisogni di tutti, in particolare degli ultimi, lasciano una traccia indelebile nel cuore della sua comunità d’origine alla quale è sempre stato legato da un affetto profondo”. E conclude: “Il suo esempio, comunque, continuerà ad essere una guida per tutti noi“.
Aggiornamento 5 agosto 2017, ore 15.00
I funerali del cardinal Dionigi Tettamanzi si terranno martedì 8 agosto alle 11 nel Duomo di Milano e saranno presieduti dall’amministratore apostolico, cardinale Angelo Scola, e concelebrati – tra gli altri – dall’arcivescovo eletto di Milano, monsignor Mario Delpini. Al termine della celebrazione Tettamanzi verrà sepolto in Duomo, sul lato destro della cattedrale, ai piedi dell’altare Virgo Potens dove è presente anche l’urna del beato cardinale Schuster. Intanto è aperta la camera ardente a Triuggio, presso la Villa Sacro Cuore dove il cardinale si era ritirato, nel 2011, alla fine del suo mandato.
Ecco gli orari: oggi, sabato 5 agosto, la camera ardente è aperta fino alle 21.30. Alle 18 verrà celebrata la messa di suffragio, mentre alle 20.30 il Rosario. Domani, domenica 6 agosto, la camera ardente è aperta dalle 7.30 fino alle 21.30. Alle 7.30 verrà celebrata la messa di suffragio e alle 20.30 il Rosario. Lunedì 7 agosto, la camera ardente è aperta dalle 7.30 alle 10.30. Alle 8 verrà celebrata la Messa di suffragio”. Lunedì 6 agosto, prosegue Milani, “la salma verrà trasferita in Duomo a Milano dove, dalle ore 16 e fino alle ore 22, sarà possibile sostare per la preghiera davanti alla bara chiusa. Sempre lunedì 7 agosto, alle 17.30, in Duomo verrà celebrata la Messa di suffragio da monsignor Gianantonio Borgonovo, arciprete del Duomo. Alle 18.30 il cardinale Angelo Scola presiederà in Duomo la recita del Rosario”
Aggiornamento 5 agosto 207, ore 19.30