Arcore, Villa Borromeo in mostra il restauro con un’app speciale #video

La Villa Borromeo sarà un connubio tra passato, presente e futuro. A sottolineare la bellezza storica dell’arcorese Villa di Delizia sarà l’innovazione della realtà aumentata.
La Villa Borromeo sarà un connubio tra passato, presente e futuro. A sottolineare la bellezza storica dell’arcorese Villa di Delizia sarà l’innovazione della realtà aumentata. Durante l’edizione 2017 di Ville Aperte del 24 settembre, Arcore sarà capofila della giornata con un progetto del tutto nuovo: tutti i partecipanti potranno ammirare virtualmente il restauro grazie ad un’applicazione per smartphone che metterà il luce i progressi fatti partendo dalla ricostruzione storica fino ad arrivare alla vera e propria fase di recupero, con tante curiosità e fotografie d’epoca. L’idea è stata presentata questa mattina, giovedì 21 agosto, presso il Comune di Arcore.
Grazie alla collaborazione con SMART – Augmented Culture e Archè Design, il cantiere della villa sarà parte integrante di un progetto culturale ambizioso, quello di mostrare, in occasione della giornata Ville Aperte organizzata dalla provincia, tutte le fasi del restauro. I visitatori, a gruppi di massimo 30 persone, potranno seguire un percorso guidato del tutto originale e condividerlo con amici e partenti scattando fotografie e postandole sui propri social network.
Aurasma, questo il nome della piattaforma di realtà aumentata che ospiterà il canale dedicato alla Villa Borromeo d’Adda e che permetterà agli utenti di interagire direttamente con la responsabile del restauro, Giulia Putaturo, dal proprio smartphone. Una visita guidata delle tre stanze al piano terreno della villa – l’androne, la sala delle colonne e la biblioteca- attraverso la quale saranno disponibili immagini, spiegazioni e video legati al lavoro di restauro della villa.
“Un progetto meraviglioso che mostra come ad Arcore stia a cuore l’integrazione tra passato e modernità”, ha commentato l’assessore Paola Palma che, insieme al primo cittadino Rosalba Colombo, ha portato avanti l’idea con grandissimo entusiasmo.
“I visitatori non dovranno fare altro che inquadrare con la fotocamera dei loro smartphone uno dei tre punti selezionati come ‘marker visivi’ in grado di attivare la realtà aumentata e godere della fruizione di contenuti, foto e video. L’esperienza non sala isolante ma oggetto di condivisione”, ha precisato Sara Meroni che, insieme a Silvia Marcante – di SMART – e Ivan Coviello – di Archè Design – si è occupata di curare il progetto.
Motivo di orgoglio anche per l’ing. Navarro di Italiana Costruzioni, la ditta incaricata del restauro: “La nostra azienda si occupa di restauro dal valore sostenibile, abbiamo già osservato il successo della realtà aumentata in Villa Reale a Monza, anche se lì serviva il supporto di occhiali, mentre ad Arcore sarà sufficiente il proprio smartphone, dunque alla portata di tutti.”.
“La realtà aumentata metterà in luce lo sforzo di un recupero fortemente conservativo. L’Italia è un Paese che vuole vivere di bellezza e cultura, ad Arcore abbiamo risvegliato l’orgoglio culturale cittadino di tutti”, ha commentato con grande trasporto il sindaco Colombo.