ATS Brianza, accessi al pronto soccorso monitorati: istituita l’Unità di Crisi

4 agosto 2017 | 07:00
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ATS Brianza, accessi al pronto soccorso monitorati: istituita l’Unità di Crisi

L’ATS ha deliberato l’istituzione dell’Unità di Crisi dei Pronto Soccorso dell’ATS della Brianza, formata da diversi soggetti del sistema socio-sanitario territoriale.

La situazione relativa agli accessi nei pronto soccorso del territorio dell’ATS (Province di Lecco e Monza Brianza) è monitorata in modo continuo e puntuale dal “Gruppo di Miglioramento dei Pronto Soccorso dell’ATS Brianza”. Nonostante il grande caldo, che ha come possibile conseguenza l’aumentare del ricorso al pronto soccorso, nelle ultime settimane si sono registrati modesti incrementi di accessi, limitati soltanto ad alcune giornate ed alcune fasce orarie.

“A febbraio abbiamo istituito questo gruppo di lavoro – spiega il Direttore Sanitario ATS Silvano Lopez – composto dai diversi soggetti del sistema socio-sanitario direttamente o indirettamente interessati alle attività di PS. La finalità è quella di attivare azioni orientate principalmente a ridurre gli accessi in PS che potrebbero trovare risposte adeguate in altri setting assistenziali, migliorare le performance dei pronto soccorso in condizioni ordinarie e prepararsi a rispondere adeguatamente ad eventuali picchi di afflusso”.

Tra le principali attività del tavolo c’è quindi proprio quella di tenere sotto controllo i flussi d’accesso ai Pronto Soccorso. Per questo nelle scorse settimane l’ATS ha deliberato l’istituzione dell’Unità di Crisi dei Pronto Soccorso dell’ATS della Brianza, formata da diversi soggetti del sistema socio-sanitario territoriale, così da poter gestire al meglio eventuali ripetuti momenti di iper-afflusso al PS e conseguente sovraffollamento che, come successo a Dicembre 2016 e Gennaio 2017, possano determinare importanti disagi per popolazione e strutture sanitarie.

L’Unità di Crisi coinvolge i partecipanti al Gruppo di Miglioramento: ATS Brianza, AREU, ASST Lecco, ASST Monza, ASST Vimercate, Istituti Clinici Zucchi SpA, Casa di Cura Policlinico di Monza SpA, Fondazione Monza e Brianza per il Bambino e la sua Mamma, Medici di Medicina Generale Lecco, Medici di Medicina Generale Monza, Medici di Continuità Assistenziale.
A questi sono stati aggiunti, per supportarne efficacemente la realizzazione, con il principale ruolo di facilitare le dimissioni da PS verso altre strutture di ricovero e cura, la Casa di Cura Beato Luigi Talamoni, il G. B. Mangioni Hospital SPA e INRCA – Istituto Nazionale Riposo e Cura Anziani.

Il Dott. Emanuele Amodio, referente ATS nel Gruppo di Miglioramento, sottolinea come: “Stiamo tenendo sotto controllo la situazione relativa agli accessi ai pronto soccorso del territorio con un monitoraggio quotidiano. Negli ultimi giorni, i dati hanno evidenziato che il numero complessivo di accessi giornalieri si è mantenuto relativamente stabile con picchi isolati e temporanei. Va evidenziato però che esistono fasce orarie, soprattutto quella tardo-pomeridiana, in cui, complice il gran caldo, si registrano iperafflussi o accessi di pazienti a maggiore complessità assistenziale (codici rossi). La situazione è stata comunque gestita in modo da far rientrare in tempi rapidi le situazioni di criticità e riducendo al minimo i disagi per i pazienti. L’ATS Brianza continuerà il monitoraggio mantenendosi pronta ad attivare l’Unità di Crisi qualora si dovessero registrare sovraffollamenti che durino più di 24 ore o che interessino, contemporaneamente, diversi PS del territorio”.

Ad oggi, l’emergenza caldo non ha dunque portato flussi d’accesso tali da scatenare un’emergenza, e proprio per scongiurare questa ipotesi l’ATS, in base alla note di Regione Lombardia, aveva predisposto prima dell’arrivo del caldo estivo un piano di interventi per alleviare le problematiche legate al periodo estivo nei soggetti fragili.

A tal proposito il Dott. Rinaldi, Direttore Sociosanitario di ATS, chiarisce che: “Gli obiettivi principali del piano sono quelli di ridurre le emergenze estive dovute alle elevate temperature e alle situazioni di solitudine, anche temporanea, e di attivare interventi di assistenza a favore di persone anziane a rischio, favorendo delle azioni di prevenzione e messa in rete di tutti gli attori coinvolti. L’ATS ha inviato alle ASST ed ai Comuni che hanno aderito all’iniziativa un elenco di situazioni di fragilità sia sanitaria che sociale (es. anziani che vivono da soli) che meritano particolare attenzione. “Inoltre – continua il Dott. Rinaldi – esiste una capillare rete di supporto coordinata da AUSER, sia per l’ambito di Monza che di Lecco, operativa da anni, e che qui voglio particolarmente ringraziare; questa rete si prende cura, sia attraverso telefonate periodiche di controllo, sia facendosi carico di alcune incombenze (trasporto, commissioni ecc.) particolarmente utili nel periodo estivo, dei soggetti fragili ed anziani”.