Le 5 cose più fastidiose per chi passa l’estate in Brianza

Passare l’estate in Brianza ha sicuramente i suoi vantaggi. Ad agosto, soprattutto, le città si svuotano e, all’improvviso, non serve neanche girare ore ed ore per trovare parcheggio. Fare la spesa, poi, richiede la metà del tempo; le casse sono vuote e, con un po’ di organizzazione, si esce dopo 15 minuti e senza aver dimenticato nulla. Nonostante ciò, ci sono alcune cose che turbano il brianzolo che resta a casa d’estate: ne abbiamo riassunte cinque per voi. 

1. D’estate, si sa, c’è chi ha i grilli per la testa. Ma qui, in Brianza, i grilli li abbiamo in casa. Con il loro colore verde sgargiante sembrano quasi rallegrare la casa e, certo, allontanano le zanzare, ma cantano. A volte cantano per tutto il giorno e non si possono mettere in ‘modalità silenziosa’.

2. Quando stai mangiando la tua insalatina sul balcone, pronto per la prova costume e il vicino di casa decide di fare la grigliata. Un attimo prima ti stai facendo i complimenti per quanto sei stato bravo a preparare un’insalata così colorata, ma un attimo dopo il profumo della grigliata è talmente forte da farti perdere la forma fisica solo sentendolo.

3. L’amico brianzolo che, quando ti incontra a fare la spesa, ti chiede: “Allora, quest’anno dove vai in vacanza?”, ma tu non hai ancora fatto programmi così ribatti con la canonica domanda: “Quando rientri al lavoro?”.

4. L’amico appena tornato dalle vacanze con un’abbronzatura spaziale, che ti chiede ironico “Non è il caso di fare una lampada?!”, ma tu non sei ancora andato in ferie e sei più pallido della nonna quando scopre che il nipotino non ha aspettato due ore dopo pranzo prima di fare il bagno.

5. L’erba alta dello svincolo de Il Gigante tra Arcore e Villasanta che si fa portatrice tanto di polemiche quanto di insetti e zanzare. Uno dei fattori di stress ricorrente di ogni agosto in Brianza.