Amministratori di condominio, da Monza parte la sfida dell’alta formazione

Negli ultimi anni gli interventi legislativi hanno reso l’amministratore una figura professionale, che ha bisogno di formazione e aggiornamento.
La formazione e l’aggiornamento sono ormai un obbligo anche per gli amministratori di condominio. Che, a partire dalla riforma del 2012 e con i successivi interventi normativi, devono rispettare precisi requisiti di onorabilità e professionalità. Ecco perché le competenze definite dal legislatore sono sempre più specifiche.
I tempi in cui l’amministratore di condominio era una sorta di “pater familias”, che svolgeva il proprio compito rappresentativo sulla base di un semplice legame di fiducia con i propri vicini di casa, sono ormai un lontano ricordo. Oggi questa figura ha un ruolo ed una funzione di primo piano nel rapporto diretto con i cittadini. E deve fare i conti con la sfida di responsabilità molto importante.
La consapevolezza di un contesto nuovo rispetto al recente passato ha portato l’Anaci (Associazione nazionale amministratori condominiali ed immobiliari) a puntare molto su una formazione strutturata e di alto livello dei propri associati. L’obiettivo è sedersi, con pari diritti e dignità delle altre associazioni di categoria e professionali, ai vari tavoli istituzionali. “Non ci serve un albo professionale per avere maggiore dignità – afferma il presidente Anaci nazionale, Francesco Burrelli (nella foto in basso)– ci vuole una formazione vera con un adeguato numero di crediti, che ci permetta di avere una certificazione di competenza, perché l’amministratore deve dimostrare la sua professionalità sul campo”.
Su questa strada l’Anaci Monza e Brianza ha colto la sfida. E l’ha dimostrato con la 1° edizione del Convegno “Ready to run”. Un titolo con un messaggio chiaro e dal forte valore simbolico. L’appuntamento, che ha visto cinquecento iscritti provenienti da tutta Italia, si è tenuto, infatti, presso la Palazzina Hospitality dell’Autodromo nazionale di Monza, il tempio della velocità per eccellenza. E anche gli amministratori di condominio devono fare in fretta per adeguarsi ad un mondo della professione sempre più unitario.
Non a caso il convegno di Monza ha visto la collaborazione dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili e della Fondazione forense di Monza, oltre al patrocinio di Regione Lombardia, Provincia di Monza e Brianza e Comune di Monza. Una pluralità di soggetti a cui l’Anaci Monza e Brianza sta aggiungendo le scuole e gli istituti universitari. Come spiega il presidente, Renato Greca, dal 2009 alla guida di circa 200 amministratori di condominio brianzoli.
In Italia la figura professionale degli amministratori di condominio deve fare i conti anche con un ordinamento giuridico non sempre ben definito. “Il diritto del condominio non è mai assunto a livello centrale – afferma Vito Febbraro, giudice civile del Tribunale di Monza – si tratta di una materia che dovrebbe essere codificata meglio dal punto di vista normativo e della chiarezza interpretativa”. Di fronte ad una Suprema Corte, che mostra un atteggiamento ondivago sul definire il condominio un soggetto giuridico, si affaccia anche l’idea di uno statuto della proprietà in condominio. “Sarebbe un concetto diverso dalla proprietà individuale e da quella collettiva, in grado di definire esigenze ed interessi specifici – sostiene Roberto Amagliani, professore di Diritto privato all’Università di Catanzaro – in questo possibile ambito, la materia dell’abuso del diritto, cioè il principio per cui un proprietario non può fare atti che danneggino i propri vicini, sembra una delle più interessanti”. Nel prossimo futuro sono da chiarire anche alcuni aspetti, modificati dalle legge di riforma del 2012 e legati alla nomina e all’incarico dell’amministratore. “A livello giuridico non c’è concordanza, ad esempio, su cosa dice la norma riguardo alla durata del mandato – afferma Arianna Chiarentin, magistrato civile presso il Tribunale di Milano – si parla di un anno, ma rinnovabile per un periodo di uguale durata. Alcuni l’hanno inteso come 1+1, altri come una nomina sine die”.
Le istituzioni sembrano pronte a far la loro parte per valorizzare la figura dell’amministratore di condominio. A partire dai rappresentanti degli enti pubblici locali. “L’attuale amministrazione cittadina mi ha voluto affidare anche la delega alle relazioni con le associazioni di categoria, proprio per creare un rapporto diretto con il territorio nell’ottica dello sviluppo – afferma Martina Sassoli, Assessore del Comune di Monza all’Urbanistica, Edilizia privata, Ambiente, Pari opportunità e Sviluppo del territorio – vogliamo diventare un palazzo di cristallo con le porte aperte per aprire un confronto anche sulla sicurezza, la semplificazione e la digitalizzazione. In questo senso – continua – gli amministratori di condominio sono per noi importanti perché rappresentano le prime sentinelle sul territorio”. Anche a livello regionale, la disponibilità a fare un percorso comune con l’Anaci sembra evidente. Soprattutto su tematiche come l’efficientamento energetico degli edifici e i regolamenti attuativi della nuova legge sulla casa. Quest’ultima permette “secondo il principio di sussidiarietà – afferma Fabrizio Sala, vicepresidente di Regione Lombardia e assessore alla Casa, Housing sociale, Expo e Internazionalizzazione delle imprese – anche ai soggetti privati di essere soggetti accreditati per le assegnazioni e quindi in questa fattispecie entra anche la categoria degli amministratori di condominio”.
Il convegno di Anaci Monza e Brianza, che ha visto anche la presenza, tra gli altri, di Claudio Bianchini, presidente Anaci Regione Lombardia e Leonardo Caruso, presidente Anaci Milano, ha trattato anche temi come il registro di contabilità, il conto corrente di condominio, i pagamenti ai fornitori e la giurisprudenza recente in tema di opere eseguite dal singolo condominio. Argomenti che saranno al centro anche del prossimo corso di formazione per nuovi amministratori condominiali e immobiliari promosso dalla sezione brianzola dell’ Associazione nazionale amministratori condominiali ed immobiliari. Al termine delle novanta ore previste, che si svolgeranno a Monza e partiranno ad ottobre, gli iscritti dovranno sostenere l’esame a norma di legge. (qui i dettagli)