A Besana arriva il divieto “della discordia”. I cittadini: “è un paese morto”

18 settembre 2017 | 23:40
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A Besana arriva il divieto “della discordia”. I cittadini: “è un paese morto”

Una realtà storica di Besana Brianza si appresta a festeggiare i suoi 100 anni di attività. Ma il nuovo divieto di circolazione posto dal Comune fa scaldare gli animi

A Besana spunta un cartello di divieto di accesso e sul web c’è subito chi fa polemica ma il sindaco puntualizza: “è solo una fase sperimentale, vediamo come va. Non c’è bisogno di creare subito un caso”.

A farne le spese, principalmente, è uno storico panificio che viene isolato proprio nell’ora di punta. Ci troviamo in via Pietro Carmine, a pochi passi dalla piazza della Chiesa, dove è stato posizionato un nuovo cartello di divieto di accesso alle auto per tutto il periodo scolastico, dalle 7.30 alle 8.30 del mattino e dalle 16 alle 16.40 nel pomeriggio. Un divieto che, dal 2010, era già stato posizionato all’inizio della via e che impediva agli automobilisti di accedere a via Pietro Carmine arrivando da via Garibaldi. “Eravamo stati interpellati sette anni fa per discutere la possibilità di avere questo senso unico e noi eravamo pienamente d’accordo con la scelta presa dalla polizia locale – spiegano i titolari del panificio Cavaleri che, oggi, sono amareggiati a causa del nuovo divieto di accesso che li isola proprio nell’ora più redditizia – il nuovo cartello di divieto che è stato messo in fondo alla via praticamente ci ha isolati in un’ora per noi molto importante: siamo un panificio e quindi è proprio la mattina presto che noi lavoriamo di più servendo chi deve scappare in ufficio oppure le mamme che fanno un salto da noi prima di portare i propri figli alle scuole. C’è stato detto che la scelta è stata presa per motivi di sicurezza ma noi viviamo qui da oltre 50 anni e di incidenti non ne abbiamo mai visti. Inoltre, c’è sempre un vigile a gestire il traffico dato la presenza delle scuole quindi non capiamo proprio questa decisione che sembra essere stata fatta apposta per creare un danno all’attività”.

panificio cavaleri besana brianza

Una scelta incomprensibile per molti, pare. Sul web, infatti, alcuni cittadini hanno commentato negativamente la scelta presa dal comune: “Besana è già un paese morto…facciamo di più per farlo diventare un dormitorio”, si legge. Oppure, “Follia pura … sembra quasi ci si provi gusto a far morire una storica attività”.

sergio-cazzaniga-sindaco-besana-brianzaAltri invece, non vedono alcun disagio perché, come spiega anche il sindaco, via Pietro Carmine non è isolata ma ci sono diverse modalità per raggiungerla e quindi usufruire anche dei servizi del panificio Cavaleri: “innanzitutto ci tengo a sottolineare che non si tratta di una divieto di accesso alla via ma di un senso unico ad entrare – spiega Sergio Cazzaniga, sindaco di Besana Brianza – la strada è chiusa per chi scende da via Garibaldi, è libera invece per chi risale dal Castano oppure arriva da Montesiro o da Renate. Insomma, chi vuole andare al panificio Cavaleri un modo ce l’ha. E comunque il fatto che abbiamo chiuso il traffico solo per un’ora la mattina e quaranta minuti il pomeriggio, e non tutto il giorno, dimostra la grande attenzione che l’Amministrazione ha per le attività del proprio paese. Come il fatto che abbiamo realizzato dei parcheggi proprio per facilitare i clienti dell’esercizio commerciale”.

Il nuovo divieto di accesso nel periodo scolastico, comunque, è nella sua fase sperimentale e rimarrà attivo per alcuni mesi poi, il Comune, in base anche alla reazione dei cittadini e al flusso della nuova viabilità creata, deciderà se renderlo permanente oppure toglierlo.

“Di certo non chiuderemo l’attività per questo divieto – commenta Claudio Cavaleri, titolare del panificio – ma sicuramente rende il nostro lavoro un po’ più difficile. Già i tempi, per le piccole attività come la mia, non sono facili. Scelte di questo tipo sembrano essere prese per favorire la grande distribuzione e ammazzare chi invece, con impegno e sacrifici, porta avanti un’attività tramandata da padre in figlio”. Il panificio Cavaleri, infatti, si sta avvicinando ad un grande traguardo: quello dei 100 anni di attività che saranno festeggiati a marzo 2019: “una volta il centro di Besana era colmo di negozietti – ricorda – fioristi, macellai, c’erano quattro calzolai, una merceria, negozi di stoffa, panifici. Ora, a Besana sembra non esserci più niente. Perché il comune non fa qualcosa per aiutare i commercianti?