Inchiesta protesi: il chirurgo Bestetti sentito in Procura

23 settembre 2017 | 00:12
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Inchiesta protesi: il chirurgo Bestetti sentito in Procura

Il suo legale ha chiesto i domiciliari. Ieri si è presentato per l’interrogatorio.

Proseguono le indagini sul presunto giro di tangenti per l’utilizzo di protesi Ceraver da parte di alcuni chirurghi ortopedici di Monza, con nuove acquisizioni di documenti e approfondimenti su eventuali “casi sospetti”. Oggi è stato sentito Fabio Bestetti, uno dei tre chirurghi arrestati a seguito dell’inchiesta. Il suo avvocato Attilio Villa, a seguito del nuovo interrogatorio reso al Pm Manuela Massenz che conduce le indagini, ha chiesto i domiciliari “avevamo chiesto noi di essere sentiti, abbiamo approfondito alcuni punti della vicenda – ha precisato – ed ora attendiamo la decisione del Gip in merito alla nostra istanza”.

Presto saranno sentiti anche gli altri due specialisti arrestati, Claudio Manzini e Marco Valadè. Il Gip del Tribunale di Monza Federica Centonze ha invece respinto ieri la richiesta di domiciliari presentata dal promoter Ceraver Marco Camnasio. Arrivano numerose le segnalazioni di pazienti preoccupati a seguito di interventi per mano di chirurghi indagati. La Procura di Monza valuterà, con tutta l’accuratezza del caso, eventuali situazioni di pazienti per i quali gli interventi non sarebbero stati necessari o non eseguiti nell’interesse del paziente, qualora dovessero essersi manifestate conseguenze derivanti da dolo o colpa.

Le difese degli indagati, dal canto loro, stanno lavorando per produrre documenti e dati che dimostrino la totale assenza di conseguenze negative per i pazienti a seguito di interventi per mano dei medici sotto inchiesta.