Monza, lascia il cane senza guinzaglio in stazione: 102 euro di multa

22 settembre 2017 | 14:25
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Monza, lascia il cane senza guinzaglio in stazione: 102 euro di multa

Un meticcio di grossa taglia vagava solo e senza guinzaglio. Interviene la Polizia locale di Monza. Che, all’arrivo della padrona, l’ha multato per abbandono e l’assenza dei sacchetti di raccolta.

L’impressione è che anche il cane protagonista involontario di questa vicenda non fosse a suo agio con una padrona dal carattere molto litigioso e con diversi precedenti per rissa. Tanto che il quattro zampe, un meticcio di grossa taglia, aveva preferito salire perfino sul furgone della Polizia locale di Monza, che stava effettuando il presidio giornale davanti alla stazione centrale del capoluogo brianzolo.

E proprio gli agenti si sono insospettiti nel vedere il cane aggirarsi in zona da solo, senza guinzaglio. Sembrava vagare abbandonato, tra un sorso alla fontana e una buca nel vicino manto erboso. Poi, ad un certo punto, è spuntata la sua padrona, una ragazza marocchina di 20 anni, residente a Lissone e con un permesso di soggiorno in fase di rinnovo. Quando gli agenti le hanno fatto capire che non si può lasciare incustodito un cane, soprattutto se di grossa taglia, la ragazza ha reagito con una certa decisione. E, a domanda dei vigili, non ha nascosto i suoi precedenti per rissa e non ha negato nemmeno di avere un compagno in galera. Per lei sono arrivate due sanzioni, da 51 euro ognuna. La prima per aver lasciato libero il suo amico a quattro zampe, la seconda per la mancanza dei sacchettini per la raccolta delle deiezioni canine. Dopo le lamentele del caso, la 20enne marocchina non ha potuto far altro che accettare le multe. Il cane, dal canto suo, insistentemente voleva restare sul furgone della Polizia locale. Alla fine ha dovuto accettare di andare via con la padrona che la sorte gli ha assegnato. Magari con la speranza che il futuro gli riservi una vita meno agitata.

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Quest’episodio pone ancora una volta la stazione di Monza agli onori della cronaca. Negli ultimi giorni si era parlato di questa zona del capoluogo brianzolo per altri due casi. Il primo è quello di un 52enne italiano, residente alla casa comunale di Como, sorpreso dalla Polizia locale mentre urinava davanti a tutti  in una bottiglia di vetro. Il secondo  riguarda un 36enne marocchino che, in evidente stato di alterazione, aveva prima cominciato ad urlare in lingua araba e poi si era anche abbassato i pantaloni davanti ai passanti. Entrambe le volte era stata emesso il Daspo urbano, il provvedimento nazionale per il rispetto delle regole che, da poco più di un mese, viene applicato anche a Monza. Ma le misure previste, una sanzione pecuniaria di 100 euro e l’allontanamento per 48 ore, non sono di certo sufficienti per rendere la stazione di Monza più sicura e non in preda al degrado. L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco, Dario Allevi, ha già chiesto l’invio dell’esercito e l’arrivo della Questura in città.