Monza, giardini di via Gramsci: patto pubblico-privato contro il degrado

Gli episodi di vandalismo e spaccio sono sempre più numerosi.
Emergenza degrado ai giardinetti pubblici di via Gramsci. Da anni la piccola oasi verde alle porte del centro storico è al centro di episodi di vandalismo e micro spaccio. Tuttavia, da alcuni mesi a questa parte la situazione sta degenerando.
Le lamentele e le richieste di un intervento di riqualificazione sono quotidiane. Tuttavia, in Comune, dove la giunta ha che fare con risorse economiche ridotte al lumicino, più che su di un piano di recupero dai tempi di realizzazione incerti, si sta riflettendo su di una collaborazione pubblico – privato.
Ogni notte i vialetti interni del piccolo parco sono teatro di bivacchi che stanno coinvolgendo anche il sagrato della vicina chiesa degli Artiginelli. L’indomani mattina, la scena è sempre quella: cocci di bottiglia, rifiuti, sporcizia e via dicendo. E al tutto, ovviamente, si aggiunge il via vai di tossici e spacciatori. Il risultato finale è il malcontento dei residenti che monta a vista d’occhio. Le soluzioni caldeggiate sono le solite: riqualificazione e controlli più assidui delle forze dell’ordine.
In Comune, tuttavia, il vice sindaco, Simone Villa, pare intenzionato a percorrere una strada diversa. L’amministrazione deve fare i conti con risorse economiche e umane limitate, mentre in giro per la città i casi analoghi a quello di via Gramsci sono sempre più numerosi. Inoltre, visto che la situazione sta scappando di mano, serve anche agire velocemente.
L’ipotesi buttata sul tavolo prevede di allestire all’interno del parco un chiosco o un piccolo bar che possa fare da richiamo per famiglie e bambini.
La loro presenza, pensano in Comune, potrebbe trasformarsi nel presidio più efficace e finirebbe per tenere lontano balordi e sbandati. Ma soprattutto il vice sindaco sta cercando di mettere le basi per aprire una collaborazione fra pubblico e privato con un duplice obiettivo: favorire un investimento da parte di tutti e individuare così una soluzione duratura all’emergenza degrado.