Stazione insicura, cacciato per 48 ore l’uomo che urina in pubblico

19 settembre 2017 | 13:42
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Stazione insicura, cacciato per 48 ore l’uomo che urina in pubblico

La Polizia locale ha sorpreso alla stazione di Monza un 52enne che urinava davanti a tutti in una bottiglia di vetro.

Magari la sua vescica era troppo piena e non riusciva più a trattenerla. O, forse, più semplicemente, è arrivato al punto da non avere più alcun senso del pudore. Resta il fatto che un 52enne, italiano, residente alla casa comunale di Como, è stato sorpreso dalla Polizia locale mentre urinava davanti a tutti nei giardini di fronte alla stazione di Monza. Proprio a due passi dal presidio dei vigili, l’uomo si serviva di una bottiglia di vetro per espletare il suo impellente bisogno. E alle rimostranze degli agenti, che gli si sono avvicinati per segnalargli l’inadeguatezza del suo comportamento, il 52enne pretendeva di essere assolutamente nel giusto. Per lui allora è scattato il Daspo urbano, il provvedimento nazionale per il rispetto delle regole che, dal 3 agosto, con apposita ordinanza del sindaco, Dario Allevi, viene applicato anche a Monza. Il Daspo prevede una sanzione pecuniaria di 100 euro e l’allontanamento per 48 ore, dall’area dove si sono svolti i fatti, dell’individuo a carico del quale è stato emesso. Sempre alla stazione di Monza, proprio nei pressi della scalinata che porta su corso Milano, pochi giorni fa, era stato colpito da Daspo anche un 36enne marocchino che, in evidente stato di alterazione, aveva prima cominciato ad urlare in lingua araba e poi si era anche abbassato i pantaloni davanti ai passanti (leggi l’articolo).

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La stazione di Monza, quindi, continua ad essere una delle zone calde della città. Da mesi si susseguono episodi di criminalità, risse ed atti di vandalismo. Che spaventano e rendono insicuri i numerosi frequentatori del più importante nodo ferroviario cittadino. Se, infatti, durante il giorno la presenza del presidio della Polizia locale serve, almeno in parte, da deterrente, quando cala il buio, con una frequenza allarmante, la stazione di Monza diventa terra di conquista di sbandati e malintenzionati. E, così, solo 3 giorni fa, il 16 settembre, è scoppiata una violenta rissa tra giovani marocchini lungo i binari. Ad avere la peggio un 27enne che ha rimediato una ferita al collo causata da una bottiglia di vetro rotta, impugnata come arma. Insomma il presidio della Polizia locale non è sufficiente. Ne è consapevole anche il sindaco del capoluogo brianzolo, Dario Allevi, che tra i punti principali del suo mandato programmatico alla guida di Piazza Trento e Trieste ha posto proprio la sicurezza. E al microfono di MBNews ha annunciato di aver chiesto la presenza dell’esercito e della Questura in città.