Via Bergamo, il Comune lavora a misure contro la mala-movida

Aperto il dialogo con i residenti del Comitato No al Degrado e Malamovida e l’associazione degli esercenti.
Rendere via Bergamo meno rumorosa e pericolosa, migliorare la convivenza tra le attività commerciali presenti e i residenti, sfruttare anche gli strumenti normativi a disposizione, come il recente Decreto Minniti, per tutelare la sicurezza del quartiere. Sembrano essere queste le intenzioni del Comune di Monza. Che sarebbe pronto ad intervenire nella via a due passi dal centro storico. Dove, da tempo, tematiche come la vivibilità urbana e la quiete pubblica sono causa di polemiche e tensioni.
Ora, però, la situazione potrebbe cambiare. Almeno se avrà un seguito positivo il clima di ascolto e disponibilità che sembra aver caratterizzato l’incontro tra l’assessore comunale alla Sicurezza, Federico Arena, il comandante ad interim della Polizia locale di Monza, Gerardo Esposito e Giorgio Sorbara, coordinatore del Comitato No Degrado e Malamovida. Che dal 2015 è presente nel capoluogo brianzolo. E, in via Bergamo, lotta anche per difendere il diritto dei residenti al riposo notturno.
“Purtroppo da alcuni anni il fenomeno della ‘movida’ porta nelle vie coinvolte alcoolismo crescente anche tra i minori, schiamazzi notturni, episodi ricorrenti di violenza ed aggressioni – afferma Sorbara – via Bergamo ha caratteristiche particolari per quanto riguarda la propagazione acustica: essendo lunga e stretta, senza alcuna discontinuità edilizia, incanala i suoni ed i rumori che si amplificano a dismisura, impedendo ai residenti la possibilità di riposo negli orari di apertura dei locali”.
E proprio su quest’ultimo punto il dibattito con le istituzioni, le Forze dell’Ordine e l’Associazione “Borgo Bergamo”, un gruppo di commercianti della zona, titolari di ben 70 attività differenti, è ancora aperto. Attualmente i locali di via Bergamo abbassano le saracinesche alle 2 di notte. Il Comitato No Degrado e Malamovida vorrebbe, invece, non andare oltre mezzanotte. “Bisogna considerare anche i tempi di deflusso dei giovani dopo la chiusura che, al momento, non ci permettono di andare a dormire prima delle 3 di notte – sostiene il referente di Monza del Comitato – per questo chiediamo l’anticipo a mezzanotte durante la settimana. Il compromesso – continua – potrebbe essere quello di arrivare all’una il sabato”.
In generale, comunque, la richiesta è quella di un maggiore rispetto delle regole. Non soltanto per evitare il disturbo alla quiete pubblica. “Bisogna controllare che gli orari vengano rispettati dagli esercenti – afferma Sorbara – poi si deve impedire l’occupazione del suolo pubblico con sedie e tavolini, che invadono marciapiedi e spazi stradali antistanti, da parte degli stessi esercenti e dei loro clienti”.
Una delle possibilità in campo sembra essere quella di cominciare ad intervenire sul rispetto dell’ordine pubblico. Con multe ai giovani e agli avventori troppo indisciplinati e scalmanati, ma anche agli esercenti dei locali che commettono infrazioni. Più in generale la proposta del Comitato No Degrado e Malamovida al Comune di Monza si orienta verso la videosorveglianza in via Bergamo. “Si potrebbero installare delle telecamere, quale strumento di controllo e disincentivazione di comportamenti violenti , spesso rissosi e sempre troppo rumorosi” sostiene il referente. In prospettiva il Comitato lancia l’idea di “delocalizzare la ‘movida notturna’ in zone a minor densità abitativa, come già sperimentato con successo in altre città della Lombardia come Bergamo, Brescia – afferma Sorbara – e limitare alla ‘movida serale’, fino a mezzanotte appunto, le vie a densità abitativa elevata come via Bergamo”.
In attesa degli sviluppi di lungo periodo, nei prossimi giorni dovrebbero proseguire gli incontri tra i diversi soggetti interessati alle questioni di via Bergamo. Il Comune di Monza sentirà anche la voce degli esercenti dell’Associazione “Borgo Bergamo”, da pochi mesi guidata dalla presidente, Viviana Veronesi (nella foto a destra). Che in un’intervista ad MBNews (leggi qui) aveva annunciato la disponibilità alla collaborazione con i Comitati dei residenti. Un atteggiamento di fattivo dialogo che sembra aver trovato terreno fertile su entrambi i fronti.
Una buona premessa per trovare soluzioni in grado di rendere via Bergamo una zona in cui il divertimento si possa conciliare con la vivibilità.