Tempi scaduti per i surgelati in decomposizione a Villasanta

Nell’ex stablimento della Lelit di Via Memili ora interviene il Comune. Un onere che costerà migliaia di euro.
I surgelati in decomposizione della ex Lelit di via Mameli a Villasanta hanno le ore contate. E’ infatti scaduta l’ordinanza del Sindaco che imponeva a Roberto Cavaliere e a Massimo Marcello Scarpati della Ma.Co. s.r.l. (ditta subentrata alla Lelit) di sgomberare e ripulire il capannone. E quindi ora tocca al Comune intervenire.
Una situazione ha dell’incredibile: dai primi di luglio decine di tonnellate di prodotti surgelati (pizze, gelati, torte, prodotti da forno ma anche pesce), giacciono in putrefazione nelle celle frigorifere prive di corrente elettrica, staccata a causa dei mancati pagamenti delle utenze della ditta in fallimento. Un controllo dell’ATS (Azienda a Tutela della Salute), chiamata in causa dal Comune, non ha registrato rischi imminenti ma i primi liquami iniziano a fuoriuscire dalle porte del capannone e si teme per ciò che si troverà nei frigoriferi.
“Una bella rogna” – commenta il Sindaco di Villasanta Luca Ornago. “La mia ordinanza che imponeva in termini di legge lo sgombero entro 7 giorni non ha portato ad alcun risultato. Prevedendo tale esito già la scorsa settimana ci siamo attivati interpellando delle ditte specializzate per lo sgombero di questi rifiuti organici “speciali” che necessitano di appositi impianti di smaltimento. Fatti i doverosi sopralluoghi siamo in attesa di ricevere i preventivi”.
Il Comune non ha potuto fare altro che accollarsi l’onere di questo lavoro che si preannuncia molto impegnativo e costoso ma inevitabile prima che la situazione igienico-sanitaria degeneri. Si parla infatti di cifre a 4 zeri, soldi che il Comune cercherà poi di recuperare dalla società responsabile, che si è scoperto essere già da mesi in amministrazione controllata, con la consapevolezza che l’iter legislativo e burocratico sarà lungo ed incerto come sempre accade nei casi di fallimento.