Writer in azione in via Visconti, rischiano la vita per sfuggire agli agenti

Due giovani graffitari, sorpresi nella notte dalla Polizia locale di Monza, hanno abbandonato le bombolette e, nella fuga, hanno attraversato i binari ferroviari. Si indaga per identificarli.
Volevano approfittare del buio della notte per realizzare la loro “opera d’arte” su un muro tra via Azzone Visconti e Spalto Piodo. E quando gli agenti della Polizia locale di Monza li hanno sorpresi quasi alle 3 di notte, i due giovani writer hanno preferito rischiare la vita piuttosto che farsi prendere dai vigili. I due ragazzi, che avevano appena cominciato a imbrattare il muro, hanno abbandonato le bombolette spray a terra. E, nella precipitosa fuga, per liberarsi degli agenti alle loro calcagna, hanno scavalcato il muro di cinta della vicina ferrovia e attraversato i binari. Incuranti del pericolo, i due writer sono stati, in questo caso, fortunato. Perché, oltre ad evitare di essere investiti da un treno in arrivo, sono riusciti a dileguarsi. Per loro, però, non è detto che finisca qui. La Polizia locale, che ha recuperato e sequestrato le bombolette usate dai due ragazzi, sta conducendo le indagini per risalire all’identità degli autori del tentato murales. Una mano fondamentale in questo senso potrebbe arrivare dalle telecamere presenti nella zona. Che, a quell’ora della notte, era frequentata da pochissime persone. Se i due writer saranno acciuffati, rischieranno una denuncia per danneggiamento oltre alla sanzione pecuniaria.
Non è la prima volta che i graffitari sono protagonisti della cronaca monzese. A maggio MBNews aveva dato la notizia che alcuni componenti del collettivo di sinistra “Tarantula” avevano riempito di scritte e disegni il muro dei giardinetti del Nei appena ripulito nel corso delle Pulizie di Primavera (leggi qui). In quel caso si trattava, secondo i responsabili dell’azione, di una “free jam writing autorganizzata” per ridare colore a una città sempre più triste e grigia. Molto meno giocoso, invece, l’episodio accaduto nel febbraio di quest’anno a Carate Brianza. Dove un 16enne di Seregno ha accoltellato un coetaneo con il quale si contendeva il diritto di fare un graffito su un muro del sottopasso della pista ciclabile. Per la vittima era stato necessario il ricovero all’Ospedale San Gerardo di Monza. Per il responsabile del ferimento si erano aperte le porte del carcere minorile Beccaria di Milano.
A volte, però, i murales possono essere anche una scelta di decoro. E’ il caso dell’opera prevista sul muro di fronte alla scuola dell’infanzia della Suore Francescane Missionarie Gesù Bambino di via Morelli a Monza. Sono state proprio le suore, di comune accordo con i genitori e con il Comune, a chiedere di coprire i disegni e le scritte oscene realizzate dai graffitari sul muro. Ad occuparsi dell’opera gli studenti dell’Istituto d’Arte (vedi qui).