Atletica Monza, Linda Olivieri correrà agli Europei 2018 i 400 ostacoli

La 19enne ha il quinto tempo assoluto in Italia. In attesa di sapere se sarà a Berlino l’estate prossima, sta preparando i Giochi del Mediterraneo.
Berlino da oggi è un po’ più vicino a Monza. Almeno dal punto di vista sportivo. Merito di Linda Olivieri, specialista dell’Atletica Monza nei 400 ostacoli. Che figura tra le aspiranti portacolori della Nazionale italiana ai prossimi Europei di atletica, in programma, proprio nella capitale della Germania, dal 7 al 12 agosto 2018. Linda, lo scorso luglio, ha corso il giro di pista con gli ostacoli in 57 secondi netti alla finale dei Campionati europei Juniores di Grosseto, classificandosi al quarto posto (leggi l’articolo). Il suo crono è di gran lunga inferiore ai 57’’70 richiesti come minimo per partecipare l’anno prossimo alla massima competizione continentale dell’atletica leggera.
Attualmente la 19enne, torinese di nascita, ma da sempre a Novara, dal 2016 tesserata per l’Atletica Monza, dove allena il suo coach Giorgio Ripamonti, ha il quinto miglior tempo in Italia sui 400 ostacoli. A Berlino, però, vestiranno la maglia azzurra in quella disciplina soltanto tre atlete. Davanti a Linda ci sono connazionali più esperte e capaci di prestazioni migliori, come Yadis Pedroso, Ayomide Folorunso, Marzia Caravelli e Ilaria Vitale. Per la Olivieri, quindi, le speranze concrete di andare in Germania non sono altissime. A meno che, entro il 30 luglio 2018, non sia capace di superarsi ancora e scendere decisamente sotto il muro dei 56 secondi. Molto difficile, ma non impossibile. Soprattutto se si pensa che Linda nel 2017 ha abbattuto il suo personale sui 400 ostacoli di oltre 2 secondi, da 59’’03 a 57’’. Il pensiero, quindi, ora che siamo all’inizio della preparazione per la prossima stagione agonistica, vola inevitabilmente verso la realizzazione di un sogno e di un piccolo, grande miracolo sportivo.
“Non mi aspettavo di fare il minimo per gli Europei di Berlino – afferma Linda – quando l’ho saputo, sono rimasta molto sorpresa. Per giunta, averlo fatto di oltre sette decimi – continua – è una cosa che mi rende particolarmente felice e mi dà una grande iniezione di fiducia”. Nell’attesa di conoscere l’eventuale futuro per vestire la maglia azzurra in Germania nel 2018, l’atleta tesserata per la società di viale Cesare Battisti sta intensificando gli allenamenti per le gare indoor del prossimo inverno. Con l’obiettivo di partecipare ai Giochi del Mediterraneo Under 23, in programma a Jesolo, in provincia di Venezia, a gennaio 2018. “Si tratta di una manifestazione internazionale e multidisciplinare, sulla falsariga dei Giochi Olimpici, ma con soltanto i Paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo – spiega il coach Giorgio Ripamonti – speriamo che Linda possa vestire una delle due maglie azzurre assegnate. Per quanto riguarda gli Europei, non sono un obiettivo dei nostri programmi, anche perché si possono portare a Berlino solo tre atlete per nazione – continua – punteremo di più a migliorare la velocità di base, dove c’è ancora molto margine, con gare anche su distanze più brevi dei 400 ostacoli”.
Di sicuro a Linda non mancheranno le motivazioni per fare bene anche nel 2018. Quest’anno, infatti, tra le altre cose, è arrivato anche il titolo di campionessa italiana nei 400 ostacoli (vedi qui). E, poi, non c’è soltanto la pista a dare una spinta alla portacolori dell’Atletica Monza. La 19enne piemontese, infatti, ha anche cominciato l’Università. Sta studiando Architettura al Politecnico di Milano e, per il momento, quasi tutti i giorni della settimana, continua a percorrere in treno il tragitto Novara-Milano-Monza e viceversa. “Ho orari scomodi perché finisco tardi la sera con le lezioni e questo rende più difficile trovare il tempo per allenarsi – afferma la giovane ostacolista – spero di trovare presto una casa a Milano, in modo da poter gestire più comodamente i vari impegni”. Il tempo della costruzione dei sogni, di vita e sportivi, è, quindi, iniziato. I primi mattoni per una base solida sono stati già allineati. Per il resto dell’edificio, fino ad arrivare sul tetto, c’è ancora da aspettare.