Besana. Bulletti sullo scuolabus e i genitori chiedono più controlli

10 ottobre 2017 | 12:13
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Besana. Bulletti sullo scuolabus e i genitori chiedono più controlli

Il sindaco di Besana incontra gli studenti per arginare alcuni atti di maleducazione accaduti nel tragitto scuola – casa. I dettagli.

Quando si parla di atti di bullismo tra giovanissimi, vengono i brividi. Ecco perché il sindaco di Besana, Sergio Cazzaniga, insieme all’assessore alla pubblica istruzione Luciano Beretta e alla dirigente scolastica Elisabetta Biraghi, ha deciso di offrire ai ragazzi un momento di pubblico incontro (e confronto) per arginare sul tempo gli atti di prepotenza e aggressività che sono stati registrati nelle scorse settimane nel tragitto scuola-casa sui pullman comunali: qualche parola di troppo e piccole scaramucce tra compagni.

Niente di grave da far pensare al bullismo ma, come si dice, prevenire è meglio che curare. Ecco perché la dirigente scolastica, attraverso una lettera aperta ai genitori, ha richiamato all’ordine gli oltre 400 studenti che fanno uso del servizio di trasporto pubblico: “si sono verificati atti di prepotenza e di aggressività che denotano scarso rispetto sia per gli altri che per l’ambiente comune – si legge – riteniamo fondamentale educare i nostri studenti all’autonomia e al senso civico, pertanto chiediamo la vostra collaborazione affinché si possa intervenire con gli stessi obiettivi e rendere più proficuo il lavoro”.

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A far accendere i riflettori su questa problematica è stato un episodio in particolare: alcuni ragazzi frequentanti le classi quarta e quinta elementare si sono divertiti ad occupare i posti liberi dello scuolabus con i loro zaini, impedendo così ai più piccoli di poter prendere posto e far il viaggio seduti e in sicurezza. Un problema, che secondo il sindaco, non deve essere assolutamente ignorato: “al di là della cattiva educazione dei ragazzi che non rispettano con il loro atteggiamento, oltre i propri compagni, un servizio pubblico messo a loro disposizione per garantirgli il diritto allo studio – commenta – qui si parla di bambini delle elementari che viaggiano senza le condizioni di sicurezza necessarie perché, a causa di queste scaramucce tra giovani, i più piccoli sono obbligati a viaggiare in piedi nel corridoio del pullman”.

sergio-cazzaniga-sindaco-besana-brianzaE allora, si chiedono molti genitori, perché non mettere un controllore su ogni scuolabus? “Io credo che prima di tutto debbano essere gli stessi ragazzi a capire il motivo per cui devono rispettare un servizio di questo tipo che permette loro tutti i giorni di poter andare e tornare da scuola ed essere in grado di viaggiare senza il rischio che qualcuno si faccia male – continua Sergio Cazzaniga – bisogna puntare sull’autonomia dei giovani, non abituarli ad essere sempre tenuti per mano. Sulla questione del controllore rispondo ai genitori che puntano il dito contro il Comune sostenendo che non si vuole spendere i soldi, che prima di parlare bisognerebbe fare i conti nella maniera corretta: il budget destinato al servizio di trasporto pubblico si aggira intorno ai 250-300mila euro, se dovessimo pensare di mettere un controllore su ogni linea di pullman che fanno servizio scuola, dovremmo spendere circa 35mila euro. Questo per dire che i soldi ci sono, bisogna valutare bene anche come spenderli però”. Insomma, secondo il sindaco, che la scorsa settimana ha deciso di parlare direttamente ai suoi piccoli cittadini, bisogna: “Il discorso che ho fatto agli studenti prima di accompagnarli personalmente sullo scuolabus e insegnargli come si viaggia in sicurezza – dice – è stato quello che devono innanzitutto imparare a rispettare un servizio che tutti i cittadini pagano, i loro genitori in primis, e che quindi ha un grande valore”.