“HIV Cancer Center”, serata tributo a Bono. Gori: “La ricerca salva la vita”

Per supportare l’HIV Cancer Center, ricerca di terapie innovative, l’Anlaids ha organizzato una serata musicale.
Un modello di cure per tutto il mondo: è quello frutto di uno studio multicentrico in Lombardia che ha come “punta di diamante” l’HIV Cancer Center del Reparto di malattie infettive dell’Ospedale San Gerardo di Monza alla cui testa c’è il professor Andrea Gori.
Il primario del nosocomio cittadino, che presenterà i risultati dello studio la settimana prossima all’EACS, il congresso europeo sull’Aids, e a febbraio 2018 al CROI, il congresso americano sulla sindrome da immunodeficienza acquisita, ha spiegato a MBNews che in quelle importanti sedi “si proporranno schemi di terapie innovative per soggetti affetti da HIV e con patologie tumorali. Mostreremo dei dati che evidenziano che col nostro modello c’è un miglioramento delle condizioni di sopravvivenza rispetto ad altri modelli”.
L’HIV Cancer Center è una struttura di ricerca nata un paio d’anni fa. “È uno sviluppo del Progetto di ricerca sulle modificazioni della risposta immunitaria nei pazienti HIV-positivi avviato con la Fondazione Ermenegildo Zegna – spiega il professor Gori – L’obiettivo è quello di cercare di migliorare il più possibile la qualità delle cure per le persone sieropositive con patologie tumorali. La mortalità in questi casi è estremamente diminuita e la sopravvivenza si prolunga sempre più. Però stiamo osservando un incremento dei tumori nei soggetti sieropositivi. Ciò è avvenuto con la diffusione della terapia antiretrovirale che, seppur efficace per permettere ai sieropositivi di vivere a lungo e tutto sommato in buona salute, aumenta al contempo il rischio di tumori a lungo tempo di incubazione in quanto, come è noto, l’AIDS è causata dall’HIV, un virus che causa un abbattimento delle difese immunitarie il quale, a sua volta, spiana la strada a infezioni di vario tipo e a tumori. Il nostro lavoro, che è supportato dall’ottimo Reparto di ematologia dell’Ospedale San Gerardo, serve proprio per ricercare il sistema per curare questi pazienti al meglio”.
Parlando di malati di AIDS in generale, i numeri dicono che la guardia deve rimanere alta. A confermarlo è lo stesso primario: “Se dal Terzo mondo giungono dati incoraggianti, grazie alla sufficiente quantità di farmaci messa a disposizione dalle organizzazioni internazionali, preoccupano quelli provenienti dal mondo occidentale e in particolare dalle aree metropolitane. Qui è infatti in aumento il numero di sieropositivi, soprattutto tra la popolazione omosessuale giovane. Si tratta dei ragazzi che non hanno vissuto i primi anni della diffusione dell’AIDS e che pertanto non hanno ricevuto un’informazione adeguata. Un altro dato allarmante proviene dai Paesi dell’Europa dell’Est, dove la malattia si sta propagando velocemente per una serie di fattori. Per quanto riguarda la nostra area, a Milano le infezioni non diminuiscono: ogni anno i nuovi casi sono circa 400, comunque inferiori a quelli di Londra, Parigi, Berlino e Barcellona. All’Ospedale San Gerardo i pazienti trattati sono circa 1800, mentre a livello di residenti in provincia di Monza e della Brianza sono poco più di 2mila”.
Per supportare l’HIV Cancer Center la sezione regionale di Anlaids Onlus ha organizzato la quinta edizione di “Un amico come me”, serata tributo a ricordo del cantautore Alessandro Bono, scomparso a neanche 30 anni nel 1994. L’evento benefico si terrà sabato 4 novembre, alle ore 21, al Politeatro di Milano, in viale Lucania 18.
La storica band di Bono (Pietro La Pietra, Flavio Piantoni e Paolo Saraceno), insieme al noto chitarrista Walter Muto, accompagnerà i tanti cantanti che reinterpreteranno i suoi brani: da Marco Massa a Marco Baroni, insieme ad Adriano Formoso, Giulia Penza, Francesco D’Acri, Ivano Conti, Marco Martinelli, Kava, Neroluce, Edo Pop e Manuel Puelli, che canterà “Oppure no”, pezzo con cui l’artista milanese si esibì per l’ultima volta al Festival di Sanremo. Gli ospiti speciali della serata saranno Grazia Di Michele, Andrea Mingardi, Mario Lavezzi, Massimo Morini e Massimo Priviero, che interpreterà una personale versione di “Gesù Cristo”, uno dei brani più famosi di Bono. Nel corso della serata verranno proiettati interventi-video di artisti che hanno collaborato con lui, tra cui Loretta Goggi, Mariella Nava, Pupo e Red Canzian.