Lissone, al convegno sul Referendum vanno in pochi

16 ottobre 2017 | 00:01
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Lissone, al convegno sul Referendum vanno in pochi

Non ha riscosso il successo aspettato l’incontro per spiegare ai cittadini le posizioni sul Referendum per l’autonomia regionale

L’incontro tenuto a Palazzo Terragni sul Referendum per l’autonomia organizzato dall’Amministrazione di Lissone non ha riscosso il successo aspettato. La sala dedicata all’evento era poco gremita e sicuramente il numero di partecipanti non era quello desiderato e ipotizzato dal Comune. Eppure la proposta fatta ai cittadini era ed stata interessante, l’intento di spiegare e illustrare le motivazioni e le tesi di questo Referendum è stato centrato in pieno da parte sia del moderatore (Elio Talarico, presidente del Consiglio comunale di Lissone) che gli ospiti, in grado di essere brillanti e esaustivi.

Presenti i consiglieri regionali Lino Fossati della Lista Maroni, Gianmarco Corbetta del Movimento 5 stelle, Sabrina Mosca Forza Italia, Enrico Brambilla del Partito democratico e il consigliere provinciale di Fratelli d’Italia Rosario Mancino. Ovviamente gli esponenti del centrodestra e promotori del referendum hanno esposto posizioni a favore, spiegando per prima cosa che sarà un vero e proprio esercizio di democrazia, visto che il Referendum è stato votato dai due terzi del consiglio regionale e non solo dalla maggioranza. Inoltre potrà essere il primo vero e fondamentale passo per dimostrare a Roma che il popolo Lombardo vuole più autonomia per quanto riguarda la gestione delle risorse locali, senza però far mancare l’aiuto alle altre regioni.

Tra i contrari al “Si”, ma più in generale al referendum stesso, Brambilla del Pd. Il consigliere giudica errata non però la richiesta di maggiore autonomia, ma le modalità con cui viene sostenuta e propone una classica trattativa con il Governo, non questa mossa totalmente mediatica senza alcuna efficacia reale, visto che a parer suo il 23 ottobre non cambierà assolutamente nulla. Anzi per Brambilla l’esito del Referendum si perderà nelle evoluzioni politiche del paese, sopratutto in vista delle prossime elezioni politiche Nazionali.

Insomma gli argomenti e le tesi non sono mancati, la passione da parte degli ospiti e dell’organizzazione nell’esporre le proprie posizioni neppure, tanto da rendere più chiara la situazione a chi ha partecipato. L’unica cosa che purtroppo è mancata è stata l’affluenza.