Parco di Monza, M5S all’attacco di Regione: “Che fine hanno fatto i fondi promessi?”

7 ottobre 2017 | 19:51
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Parco di Monza,  M5S all’attacco di Regione: “Che fine hanno fatto i fondi promessi?”

Al Pirellone si è svolta un’audizione della commissione regionale Cultura sui principali nodi legati alla gestione del Parco e della Villa Reale.

Che fine hanno fatto i fondi promessi da Regione Lombardia per la manutenzione di Parco e Villa Reale? A chiederselo sono gli esponenti del Movimento Cinque Stelle reduci dalla commissione regionale Cultura convocata apposta per discutere i problemi segnalati qualche tempo fa dal direttore del Consorzio Villa Reale e Parco di Monza, Pietro Addis.

Nel corso dell’audizione è emerso che nonostante se ne parli ormai da due anni, non sono ancora stati effettivamente erogati i fondi della Regione all’Aci per il mantenimento del Gran Premio di Formula 1 a Monza. Stesso discorso per l’Accordo di Programma da 55 milioni di euro voluto per la valorizzazione del complesso Villa e Parco di Monza che non è stato ancora stipulato.

Critica la posizione dei grillini, che senza tanti giri di parole hanno puntato l’indice contro la giunta regione e in particolare contro il vice presidente, Fabrizio Sala. “Sull’Accordo di Programma ha vantato un mirabolante investimento di 70 milioni (poi ridotti a 55) – ha spiegato Gianmarco Corbetta, consigliere regionale del movimento -, ma alla fine, stringi stringi, solo 9 li metterà lui. I 46 milioni che mancano saranno un problema per chi gli succederà alla guida della Regione. Ancora una volta Maroni si rivela un maestro di “annuncite” e propaganda, ma poi tra il dire e il fare… c’è di mezzo una nuova tornata elettorale”.

Quanto al Gran premio, i grillini hanno ribadito la loro contrarietà all’erogazione di denaro pubblico per pagare la Formula 1. “Volendo essere ottimisti – ha concluso Corbetta -, va registrata come nota positiva solo l’accenno al fatto che la Regione in accordo con il Comune di Monza sta studiando un piano di lungo respiro per regolare meglio i rapporti tra pubblico e privato in Villa e il caos gestionale che genera”.