SP 13 sommersa dai rifiuti. Sironi: “Il costo della pulizia non può pesare sugli agratesi”

6 ottobre 2017 | 16:25
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SP 13 sommersa dai rifiuti. Sironi: “Il costo della pulizia non può pesare sugli agratesi”

La Provincia chiede l’aiuto del Comune, ma per l’amministrazione serve un intervento sovracomunale. Intanto l’immondizia lievita…

Sacchi dell’immondizia, letti, materassi, copertoni, mobili e, da qualche giorno, anche secchi pieni di misteriose piante, indumenti, lavandini e vecchi giochi per bambini. La situazione sulla SP13, la Monza-Melzo, continua a essere sotto gli occhi di tutti: le piazzole di sosta lungo la Strada Provinciale site sul Comune di Agrate Brianza versano da tempo immemore in un fiume di rifiuti, scambiate per vere e proprie discariche a cielo aperto da cittadini incivili che abbandonano a bordo strada di tutto.

Consapevoli che il problema sia a monte, ovvero l’incredibile mancanza di senso civico di chi, invece di recarsi nelle apposite discariche, butta i propri rifiuti ingombranti proprio lì, MBNews ha cercato di solleticare le istituzioni sulla questione, per fare in modo che il problema, che va avanti da anni, possa vedere una volta per tutte soluzione.

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Solo un mese fa, abbiamo riportato il problema alla Provincia di Monza Brianza, a cui spetta la responsabilità della messa in sicurezza, nonché del mantenimento e della pulizia delle aree, trattandosi, appunto, di una Strada Provinciale. I tecnici incaricati, contattati dalla redazione, hanno spiegato che al momento non hanno un contratto in corso per consentire la rimozione immediata dei rifiuti, e hanno chiesto uno sforzo da parte del Comune per ovviare a questo problema divenuto cronico. Dopo un mese, però, la situazione è cambiata sì, ma in peggio: i rifiuti sono quasi raddoppiati e nella zona c’è un odore nauseabondo, frutto di immondizia che sta praticamente mettendo le radici in quel luogo da mesi.

La situazione è delicata, benché, in apparenza facilmente risolvibile. Il Comune di Agrate potrebbe sì intervenire, ma, come fa notare il Vice Sindaco e l’assessore ai Lavori Pubblici Simone Sironi, questo andrebbe a gravare sulle casse comunali e quindi sulle tasche dei cittadini.

“La situazione va avanti da anni – racconta Sironi – La Provincia, fino ad ora, è intervenuta a spot o a chiamata, ma non è mai stato trovato un reale modo di risolvere una volta per tutte la questione”. Il vicesindaco, poi, racconta che in passato l’Amministrazione si è resa disponibile a installare nell’area un sistema di videosorveglianza: “Era praticamente cosa fatta, Agrate avrebbe messo a disposizione gli impianti necessari, mentre alla Provincia spettava il compito di allacciare nel luogo la linea elettrica. L’accordo, che avrebbe potuto scoraggiare episodi di inciviltà e fare multe a chi si fosse fermato per buttare illecitamente rifiuti, però, è saltato perché la Provincia non l’ha mai firmato, pur avendolo proposto”.

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Da allora nulla è cambiato, anzi. È ovvio che serva un intervento collettivo di tipo sovraccomunale, come lo è, secondo Sironi, il fatto che la questione continua a essere sottoposta all’attenzione degli enti coinvolti durante tavoli di lavori e riunioni condivisi. Ovvia anche la necessità di un deterrente.

Resta un mistero, poi, la ragione per cui i comportamenti incivili si concentrino su quelle due piazzole: meno di un chilometro prima, in direzione Melzo, altre piazzole site sul Comune di Caponago sono pressoché linde.  I tecnici comunali hanno assicurato che in quella zona non interviene nessuno degli operatori ecologici di Caponago,  che sono pochi e già oberati di lavoro nelle aree di competenza comunale. Il che conferma che siano proprio quelle due piazzole agratesi ad attrarre gli incivili. Questione che fa pensare che un deterrente, come sarebbe un sistema di videosorveglianza, potrebbe davvero risolvere il problema.

Momentaneamente, quindi, non resta che aspettare nuovi sviluppi.