Tutto esaurito al Manzoni di Monza per la presentazione della nuova stagione

Lo spettacolo di Paolo Jannacci con la sua band ha aperto la nuova stagione teatrale monzese. Un offerta ricchissima quella ideata da Paola Pedrazzini, con sorprese, grandi ritorni e debutti di stagione.
Il Manzoni di Monza apre ufficialmente le porte alla nuova stagione teatrale 2017-18 e registra il tutto esaurito per la serata inaugurale. Ieri sera, giovedì 5 ottobre, protagonisti per il grande inzio Paolo Jannacci insieme alla sua band, per uno show di musica dal vivo a tinte jazz con diversi brani dal repertorio del grande Enzo. Tanti successi del passato, da “Faceva il palo” a Vengo Anch’io, no tu no” passando anche per altri grandi pezzi della canzone italiana come “Parigi” di Paolo Conte o “Com’è difficile” di Luigi Tenco. Si è passati dal ritmo incalzante di canzoni come “Musical” alla delicata malinconia di “Vincenzina”, con lo spettacolo che si è spento sulle note di un evergreen: “El purtava scarp del Tennis”.
La travolgente simpatia di Paolo Jannacci, unita alla grande professionalità della sua band, composta da Marco Ricci al basso, Daniele Moretto alla tromba e Roberto Gualdi alla batteria (in sostituzione di Stefano Bagnoli) ha conquistato il pubblico monzese tributando un grande omaggio alla figura del padre Enzo Jannacci, scomparso nel marzo del 2013.
Prima dell’esibizione, è stato presentato al numerosissimo pubblico presente in sala quello che sarà il programma stagionale offerto dal teatro monzese. Paola Pedrazzini direttrice artistica del Manzoni, in compagnia del sindaco Dario Allevi, dell’assessore alla cultura Massimiliano Longo e della direttrice della scuola Borsa Barbara Vertemati, ha illustrato dettagliatamente il libretto della nuova stagione.
Prima però, Dario Allevi ha avuto la possibilità di smentire le recenti indiscrezioni apparse sui giornali in merito alla questione dei conti in rosso del teatro. “La mia amministrazione non vuole certo relegare il Manzoni ad un ruolo di secondo piano– ha detto il primo cittadino- Come dimostra questa straordinaria offerta culturale ci teniamo che il nostro teatro superi il provincialismo e si trasformi invece in una sede di prim’ordine nel panorama lombardo e non solo”.
A giudicare dai tanti i nomi importanti che calcheranno il palco monzese si può affermare che l’obiettivo posto dal sindaco possa essere superato a pieni voti. Un cartellone davvero ricco di sorprese e dai grandi ritorni, con uno spazio notevole riservato ai debutti di stagione.
Gli artisti coinvolti rappresentano eccellenze assolute all’interno della scena teatrale italiana. Tanto per citarne alcuni, parliamo di attori e registi come: Michele Placido, Silvio Orlando, Isabella Ferrari, Anna Bonaiuto, Iaia Forte, Stefano Accorsi, Franco Branciaroli, Marco Baliani, Gioele Dix, Margherita Buy, Sergio Rubini, Alessandro Bergonzoni, Lella Costa, Manuela Mandracchia, Valerio Binasco, Marcido Marcidorjs, Teatro Del Carretto e tanti altri…
Un lungo elenco che si commenta da solo, in grado di soddisfare gli appassionati toccando le diverse sfaccettature dei generi e dei gusti teatrali. “Il progetto di questa stagione nasce dalla convinzione che il teatro non sia solo spettacolo ma spazio di reale scambio formativo– ha spiegato Paola Pedrazzini nel corso del suo intervento- Un luogo dove chi avverte il bisogno di riempire la propria inquietudine culturale e umana possa trovare momenti di confronto, stimoli per allargare i propri orizzonti, immagini da imprimere nella memoria. La qualità artistica è il denominatore comune di un’offerta teatrale varia e articolata nei generi drammaturgici e nelle messinscene, che propone capolavori classici come Eduardo, Euripide, Genete Basile; riscritture contemporanee di grandi autori classici, dai fratelli Grimm a Shakespeare; e interessantissime prove di drammaturgia contemporanea, vedi Schmidt, Esposito, Cita a ciegas eStarnone. Quello che viene proposto è dunque perlopiù un “teatro d’arte”, un teatro cioè che “non si muove solo in una logica di mercato, di consenso e di consumo, ma che si considera prima di tutto bene culturale”.
Come accennato, la principale novità è rappresentata dai molti attesissimi spettacoli al loro debutto nella stagione 2017/2018: “Come Stelle nel buio” con Isabella Ferrari e Iaia Forte, “Piccoli crimini coniugali” con Placido e Bonaiuto, “Favola del principe che non sapeva amare”, terzo capitolo del progetto dedicato ai grandi italiani con Accorsi e Baliani, “Appuntamento al buio”(che girerà solo in poche esclusive piazze) diretto da Andrée Ruth Shammah, “Lear schiavo d’amore” dei Marcido (in prima regionale subito dopo il debutto al Nazionale di Torino), “Perfetta” esordio in prosa di Geppi Cucciari e il nuovo (in costruzione e ancora senza titolo) spettacolo di Alessandro Bergonzoni.
Quest’anno il Manzoni avrà anche l’onore di ospitare una prima nazionale, si tratta del dialogo filosofico e teatrale “Tra la mia ragione e la mia follia ci sei tu” con Umberto Galimberti, Sergio Rubini e Margherita Buy. Un altro importante filone sarà quello degli spettacoli così detti cult, che comprenderanno: la la storica Medea di Ronconi, ripresa da Branciaroli; direttamente dalla Biennale di Venezia l’evergreen Biancaneve della Compagnia del Teatro del Carretto e la Traviata di Lella Costa, riallestita da Gabriele Vacis con musica dal vivo e le celebri arie verdiane cantate da soprano e tenore in scena. Non mancheranno ovviamente gli appuntamenti per gli amanti del genere comico, con tanti istrioni che calcheranno le scene monzesi, da Giacobazzi a Pucci, passando per Antonio Ornano.
Anche quest’anno infine verrà dato spazio alla sezione “Altri percorsi”, che offre l’opportunità di un confronto con compagnie teatrali impegnate in una particolarericerca sul linguaggio come il Teatro del Carretto e la compagnia dei Marcido Marcidorjs e Famosa Mimosa. Da ultimo, ma non certo per importanza, è giusto ricordare che l’offerta del Manzoni prevede ancora una volta una ricca commistione tra teatro ed altre esperienze artistiche. Quelle con il cinema non sono le sole virtuose contaminazioni: previsti infatti appuntamenti speciali con la musica, da Antonella Ruggiero alla Traviata, passando a Gaber e Jannacci proposti da un’inedita versione di Ale e Franz. La filosofia poi con lo spettacolo sopra citato di Galimberti, e l’arte con il “Michelangelo” di Vittorio Sgarbi, che torna a Monza dopo il successo dello scorso anno quando portò Caravaggio.
“Ancora una volta il Teatro Manzoni si conferma al centro della politica culturale cittadina– ha commentato Massimiliano Longo– E lo fa proponendo un cartellone fitto di appuntamenti capaci di coinvolgere, sempre di più, fasce di pubblico differenti. Un doveroso ringraziamento alla direttrice artistica Paola Pedrazzini che ha saputo tener conto del multiforme mondo del teatro, confermando ancora una volta la sua competenza”.
Non possiamo che trovarci d’accordo con le parole dell’assessore alla cultura, ansiosi di vedere in scena il primo spettacolo di prosa “Non ti pago” della compagnia Luca De Filippo.